Medicinale per l'insonnia: stilnox

Sono una ragazza di 28 anni e da circa un anno mi è stata diagnosticata una sindrome depressiva. mi sono stati prescritti degli antipressivi e siccome ho grandi problemi di insonnia mi è stato prescritto anche lo stilnox. grazie a questo farmaco riesco ad addormentarmi subito ed a dormire 7 ore a notte, ma ultimamente ho cominciato a rendermi conto che il farmaco mi dà dei problemi. ho letto così il foglietto illustrativo con attenzione (cosa che sicuramente avrei dovuto fare prima) ed ho visto che questo farmaco non dovrebbe essere preso per più di un mese. il problema è che io lo prendo da più di quattro mesi tutte le sere e lo psichiatra che me l'ha prescritto non mi ha avvertito delle possibili conseguenze dell'uso prolungato del farmaco. ho sfoghi sulla pelle, soprattutto sul viso e faccio spesso degli incubi. dipende dal farmaco? cosa possa fare per smettere di prenderlo senza accusare sintomi da dipendenza? con quali altri farmaci posso sostituirlo?
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

i problemi che imputa all'uso dello stilnox potrebbero non essere dipendenti da questo.
Assume anche antidepressivi che qualche volta possono rendere i sogni piu' vividi.
La presenza di incubi andrebbe valutata anche in funzione della sintomatologia e delle problematiche quotidiane correlate.

La presenza di sfoghi sul viso puo' appartenere a tutti i farmaci ma a nessuno in modo specifico.

Sarebbe opportuna una valutazione del suo psichiatra, sia per capire se effettivamente tali disturbi possano essere correlati ai farmaci ma anche per evitare di fare il fai-da-te che comunque non e' mai consigliato.
Puo' tranquillamente discutere con il suo psichiatra sulla riduzione dello stilnox
Le suggerirei anche degli esami ematochimici per la valutazione delle funzionalita' degli organi.

https://wa.me/3908251881139
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
come lei sa, i foglietti illustrativi dei farmaci contengono una miriade di informazioni che spesso sono fuorvianti, altre volte sono deleterie (non a caso tali foglietti sono comunemente detti "bugiardini").
Per qualsiasi dubbio, perplessità di sorta, ipotesi di variazione terapeutica o altro, lei può e deve intavolare una aperta ed esaustiva discussione con il suo curante.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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