Mi sento come se fossi morta e meccanica

Salve,
non so più dove sbattere la testa. Ci provo a riprendermi ma c’è un qualche impedimento, forse di natura fisica, qualcosa che nonostante la mia forza di volontà non mi permette di guarire. Non so neanche quale sia il problema, l’unica cosa che so è che sono morta dentro. Non provo nulla e tutti mi sembrano estranei. Ci provo con tutta la forza che ho a mettermi in contatto con il resto del mondo ma c’è sempre un muro tra me e l’esterno. Sembro chiusa in una bottiglia, vedo ma non riesco a vedere davvero, sento ma non riesco ad ascoltare, è qualcosa legato alla sfera emotiva. A volte mi sembra anche di non riuscire a percepire le cose, fisicamente voglio dire. Cioè io guardo un faccia una persona ma mi sembra come se appartenesse ad un’altra realtà, la vedo e la sento ma è…distante. Non so come spiegarlo. La mia psicologa mi ha detto che si tratta di derealizzazione ma non sono molto convinta di questa diagnosi, ho letto su Internet di cosa si tratta e non mi sembra la stessa cosa o forse ne soffro in modo più lieve. Ho una visione distorta della realtà, nel senso che quando rifletto su qualcosa parte involontario il pensiero peggiore che si possa fare (squallido e perverso) e questa cosa mi procura ansia e senso di colpa (avendo sofferto di doc potrebbe essere quello). Poi ho serissime difficoltà a concentrarmi e a memorizzare le cose, come se la mia testa non ne avesse più la facoltà. Per questo parlo di limite fisico, io voglio migliorare, uscirne se possibile ma la mente non mi dà una mano. Vado a ricercare le cose più futile e meno impegnative da fare perché la testa non ce la fa a concentrarsi e faccio uno sforzo immane per cui poi mi deprimo. Sono talmente apatica e catalettica che mi capita di passare le giornate a fare sempre, ripetutamente le stesse cose, tipo guardare sempre lo stesso spezzone di quel film, a volte non concentrandomi neanche sui dialoghi e le battute (banali comunque, niente di filosofico e di profondo) ma limitandomi a guardare le immagini. Memorizzare una cosa stupidissima come il programma della lavatrice o il significato di una parola è un dramma: ho un file doc di un centinaio di parole annotate negli ultimi 3 anni per le quali non mi sono neanche preoccupata di ricercare il significato perché l’ho fatto le prime volte ma mai sono riuscita a ricordarne uno. Non so come fare, i miei premono per l’università e io continua a temporeggiare perché non ce la faccio ad avere una conversazione “reale” con mia madre o mia sorella, figuriamoci affrontare gli studi ma nessuno capisce, dicono che esagero. Non riesco a farmi un’amicizia che non sia formale e basata sull’accondiscendenza. Mi sembra di non essere presente. A volte qualche sensazione sembra arrivi ma poi sfugge via, faccio spesso l’esempio di una parola sulla punta della lingua: arriva e non arriva e poi magari sfugge nonostante gli sforzi. Ecco è così che lavora la mia mente e la mia emotività. Non so se sia suggestione, sta di fatto che non riesco a fare nulla che non sia meccanica, robotica. Stavo facendo psicoterapia, l’ho iniziata un mesetto fa e l’ho temporaneamente interrotta per motivi economici. Cosa può essere? Più va avanti e più peggiora.
Vi ringrazio
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
gentile utente

riferisce di essere in trattamento psicologico, per quale diagnosi? che tipo di trattamento sta facendo?

Ha mai fatto una visita psichiatrica?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Sono stata depressa e ho sofferto di disturbo ossessivo. Mi era stato prescritto il Cipralex non dal mio psicologo ma dal medico di base e con una certa leggerezza. Ho voluto evitare di assumerlo. In effetti stavo pensando di consultare uno psichiatra ma è una cosa che rimarrebbe nascosta a mio padre ad esempio, economicamente poi è un problema e mi sento tremendamente di peso non essendo l'unica ad avere bisogno di sostegno psicologico in famiglia. Per qualsiasi cosa avverto una forte ansia. Ecco perchè finora ho rimandato.
La ringrazio per l'attenzione.
[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
visto il persistere della sua sintomatologia,e le conseguenze negative che lei descrive,penso sia decisamente opportuno accedere ad una visita specialistica Psichiatrica.Da ciò che dice le costerebbe un certo sforzo,ma credo che i vantaggi di ricevere una diagnosi più precisa,ed una terapia adeguata srebbero superiori alle difficoltà da lei prospettate.Talvolta la sola"forza di volontà"non appare essere sufficiente per uscire dalle difficoltà di un periodo di disagio psichico,mentre un valido aiuto professionale potrebbe essere risolutivo.
Cordiali salut
Piergiorgio Biondani.i