Personalità

vorrei chiedere un parere su mio marito. è facilmente irascibile, non ama avere contatti con gli altri. lavora e basta, io devo pensare a tutto, la casa i figli e tutto ciò che ci riguarda. quando dimentico di fare qualcosa si arrabbia, non è violento nel senso fisico ma lo è negli atteggiamenti. inoltre si arrabbia quando non abbiamo rapporti sessuali, li pretende e non capisce il mio disagio. sono 10 anni che siamo sposati e fondamentalmente è sempre stato così, ma sono stanca e vorrei che lui partecipasse attivamente alla vita familiare dato che sono sola, abbiamo due bambini di 9 e 4 anni, e quello di nove e anche disabile. datemi un consiglio. lui non andrebbe da nessun dottore. grazie
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
via internet non è possibile valutare la situazione del Suo marito dal punto di vista medico psichiatrico. Da quello che Lei descrive, non ci sono nemmeno gli estremi per costringerlo a fare una tale valutazione dal vivo, e, aggiungo, non è detto che la situazione va valutata in prima istanza come un problema di salute psichica di lui. Al primo piano risulta invece evidente la problematica relazionale fra di voi, forse un certo tipo di carattere di entrambi di lunga data (lui che si comporta in un certo modo e forse ha i propri concetti sul ruolo di ciascun coniuge, fra l'altro, purtroppo, insiti anche nella società intorno a noi e non necessariamente "tratti di un disturbo di personalità", e dall'altra parte - Lei, che, pur soffrendone, probabilmente non assume una propria chiara posizione).

In base ai dati forniti, non avendo mai visitato il Suo marito, né avendo lui scritto a noi, non posso valutare i rischi per la salute psichica di lui. Tuttavia, mi sembra chiaro che ci siano i rischi per la salute psichica di Lei, tanto più che, in una Sua richiesta di consulto precedente, Lei scrive di essere affetta da un disturbo bipolare. Questo disturbo La rende più suscettibile, e. dall'altra parte, non escludo che proprio le problematiche familiari sono uno dei fattori del Suo disturbo.

Se ha difficoltà a prendere posizione direttamente, posso consigliarLe di chiedere al Suo specialista curante di riceverLa assieme con il marito e di insistere che il marito venga. Magari, assieme con lo specialista si riuscirà a parlare più chiaramente dei rischi di una tale situazione per la salute psichica di Lei e della famiglia. Ed il Suo marito, in tal caso non si sentirà come un paziente, ma verrà coinvolto nella discussione della problematica e nella ricerca delle soluzioni, e forse riuscirà anche a spiegarsi.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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