Uso farmaci antipsicotici.

Sto seguendo una psicoterapia psicoanalitica da oltre due anni e, da poco, ho iniziato anche degli incontri con una psichiatra.
Non mi è stata mai comunicata una diagnosi precisa e, ogni tanto, sento il bisogno di sapere esattamente cosa sono, cosa ho, se si possa parlare di psicosi, se ho un disturbo di personalità, se sono lievemente autistica, se sono una semplice inetta che non sa affrontare il mondo.
Il mio terapeuta ha detto che non sono un barattolo, a cui si può porre sopra un'etichetta.
I farmaci che ho preso finora sono Modalina (ora sospesa o presa al bisogno) e Seroquel 25mg (che credo aumenterà e diventerà a rilascio prolungato). Sono antipsicotici, ciò vuol dire che ho qualcosa che ha a che fare con le psicosi o vengono somministrate anche in altre circostanze patologiche, a dosi minime?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
parecchi dei farmaci antipsicotici (compreso, ad esempio, lo stesso Seroquel, cui principio attivo è la "quetiapina") NON sono indicati e NON sono usati SOLO nei disturbi psicotici. Tuttavia, in base ai farmaci prescritti non sempre è corretto e non sempre è possibile indovinare la diagnosi. Per sapere la propria "diagniosi psichiatrica", la deve chiedere allo psichiatra che La segue e non allo psicologo. Tale "diagnosi psichiatrica" aiuta a comprendere il razionale dell'approccio di cura dello psichiatra e della rispettiva farmacoterapia, ed è importante per prevenire ad un approccio di cura corretto, ma non dà la risposta alla domanda importante che Lei pone ("cosa sono?"). Non bisogna confondere le due cose. La comprensione di sé non si fa strada tramite le diagnosi mediche (e qui il Suo psicoterapeuta ha ragione).

Dr. Alex Aleksey Gukov