Abuso di cannabinoidi e schizofrenia aiuto!!

Stimatissimi Dottori,

Mia sorella ha 21 anni e da circa 3 anni consuma cannabinoidi in modo abituale e pesante. Ho potuto riscontrare personalmente una media di 3/4 spinelli al giorno, di cui uno prima di dormire,quantità che trovo enorme. Fuma anche sigarette.
Dopo una telefonata da parte di mia madre, chiaramente una richiesta di aiuto, ho deciso di raccogliere qualche informazione in più, per aiutare la mia famiglia.

Mia sorella è un soggetto irascibile di carattere, viziata dall'infanzia soprattutto dal papà, che si è sempre comportato come una vera e propria "chioccia" nei suoi confronti. Lei ha molte inibizioni alimentari, mangia solo patate, qualche verdura, pasta e formaggi, oltre a dolci prevalentemente di cioccolata, prediligendo cibi dal gusto poco marcato. Non mangia né carne né pesce per una scelta di gusto, mascherata da scelta etica.
Ora nei confronti del papà c'è un senso di rabbia, quasi odio, viene trattato in modo irrispettoso e violento( in senso verbale).
Oltretutto una recente lite ha spinto addirittura il nonno che non conosce i suoi problemi con la droga a dire che non si tratta semplicemente di maleducazione, ma che probabilmente c'è qualcosa di psicologico. Questo è stato forse rivelatore in quanto i nonni la vedono solo poche volte l'anno.
I miei pensano che si tratti di un comportamento da legare a crisi di astinenza, ma che io sappia i cannabinoidi non ne provocano, o almeno non dai precisi sintomi.
Io ho paura che sia l'inizio di una schizofrenia, in quanto abbiamo avuto un caso in famiglia (cugino della mamma).Ovviamente spero di sbagliarmi.
Lei va all'università ed è produttiva, ma frequenta anche persone discutibili, di estrazione sociale sicuramente inferiore alla sua.
In ogni caso, io credo che abbia bisogno di un sostegno almeno psicologico, per potersi analizzare meglio..e probabilmente anche neuro-psichiatrico per trovare un modo di sostituire la cannabis (dice che la rilassa).
NB 2 anni fa ha anche vissuto un momento che l'ha molto segnata a livello personale ed emotivo.

Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e spero nel vostro aiuto,

A.S


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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
la problematiche correlate con l'uso di sostanze sono complesse e di varia natura. Certamente un utilizzo di droghe quali anche la cannabis, predispongono alla possibile insorgenza di malattie mentali, specialmente in un terreno ove sono già presenti elementi di familiarità. Sua sorella non, ripeto, non ha bisogno di un sostegno psicologico bensì di una valutazione psichiatrica (meglio se lo psichitra ha competenze in tema di sostanze stupefacenti) al fine di avere una diagnosi certa ed una impostazione terapeutica adeguata. L'impostazione trapeutica potrebbe avvalersi anche di un sostegno psicologico, ma è chiaro che questa ipotesi deve essere una decisione secondaria alla valutazione ed alla diagnosi specialistica.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il consumo di cannabis, in soggetti predisposti, probabilmente su base genetica, può slatentizzare sintomi psicotici, o disturbi dell'umore o di ansia. O ancora causare disagio psichico con caratteristiche rispondenti a più disturbi. E' indubbio un effetto a lungo termine anche sulle capacità cognitive. Credo che sua sorella avrebbe bisogno di una valutazione specialistica che chiarisca le condizioni psichiche attuali con una diagnosi precisa e indichi il migliore trattamento possibile.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Gentile Utente,
condivido quanto detto dai colleghi e preciso alcune cose. Non vi è ancora certezza di un collegamento tra abuso di cannabinoidi e sviluppo della Schizofrenia, tuttavia è una situazione a rischio in particolare in soggetti con importante familiarità per disturbi psicotici e dell'umore. Spesso l'uso massiccio di cannabinoidi porta ad una condizione chiamata "sindrome amotivazionale" che ha dei punti di contatto con i sintomi negativi della schizofrenia, cioè con quei sintomi caratterizzati dall'isolamento sociale, dalla disorganizzazione del pensiero, ai deficit cognitivi. In questi casi è quanto mai importante sottoporre il paziente quanto prima ad una visita psichiatrica evitando di credere a false credenze e ideologie spicciole come che i cannabonoidi sono sullo stesso piano del fumo di tabacco o di basse dosi di alcoolici, perchè questo non è assolutamente vero e noi psoichiatri ne abbiamo la prova tutti i giorni.
Cordialmente

Dr. Claudio Lorenzetti

[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
Anzitutto desidero ringraziarvi per le risposte rapide ed esaurienti.
Ora vorrei chiedervi un consiglio di natura pratica.

Mia sorella non credo accetterebbe mai di andare dallo specialista se glielo proponessimo normalmente. Questo in correlazione con il suo carattere permaloso e poco incline ad accettare i consigli e le premure dei genitori. Posso dire che nei miei confronti è sicuramente più aperta e collaborativa.

Secondo Voi esiste un modo per indirizzarla senza che lei viva questa cosa come un'imposizione?

Vi ringrazio nuovamente,
Cordiali saluti,
A.S

[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Poichè con lei il rapporto sembra più aperto, potrebbe parlare chiaramente a sua sorella dei possibili rischi connessi all'assunzione prolungata di cannabis e proporle un consulto per chiarirsi le idee su tale argomento, senza però forzare troppo la mano o ritgliarle in qualche modo un ruolo da malata.
cordiali saluti e ci tenga informati