Ritardo mentale?

Gentili Dottori,
mia figlia ha 11 anni e mezzo ed è nata e cresciuta in Italia.
Io però sono straniera e la bambina fin dalla prima infanzia è stata cresciuta dalla mia mamma che le parlava il russo, che però a sua volta non era la sua lingua madre e pertanto la conoscenza di questa lingua era limitata.
Sono stata l'unica a parlarle in italiano fino ai tre anni, quando ha iniziato la scuola materna.
Mia figlia ha sempre avuto difficoltà nel parlare, non è mai riuscita ad esprimersi come vorrebbe.
E' una bambina molto solare e allegra. E' socievole e intelligente. Ha praticato vari sport e non ha nessun deficit motorio.
Osservandola mi rendo conto che è diversa dai suoi coetanei, che iniziano a fare dei discorsi seri, mentre lei continua ad esprimersi in modo molto semplice per la sua età. Infatti, tende a giocare e relazionarsi con i bambini più piccoli, anche perché viene praticamente isolata da quelli della sua età. Le sue amiche fanno le battute e si aspettano una risposta che però o non arriva o arriva ma che non c'entra assolutamente con l'argomento di cui parlano. Sembra che non capisca di cosa si stia parlando. E come se abbandonasse l'argomento e passasse ad altro. Si vede che vuole partecipare alla conversazione, ma non sa come.
Quest'anno inizierà la scuola media, e ho paura che i ragazzi saranno spietati con lei. La sua pediatra dice che non si tratti di un deficit mentale, ma guardando gli altri bambini mi rendo conto che qualcosa non va.
E' cresciuta senza stimoli, quasi segregata in casa, perché io lavoravo. E pertanto mi sento anche terribilmente in colpa. Solo il pensiero che possa avere qualche problema mentale mi distrugge.
A scuola va bene, prende dei buoni voti, non ha mai avuto l'insegnante di sostegno. Legge senza difficoltà, suona il pianoforte. Va in bici. Nuota. Insomma, fa tutto quello che fanno i bambini normali, ma è comunque diversa.
Attendo il vs. gentile riscontro.

Cordialmente
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Credo lei debba valutare per sè stessa una psicoterapia, non si offenda, per ridurre l'ansia che hanno comunque tutti i genitori di fronte ai propri figli, ma anche sinceramente, il suo medesimo isolarsi eccessivo, che la porta a fare tanti quesiti online.
Cerchi dal vivo le risposte a tutti i suoi quesiti, sono sinceramente troppi da poterLe dare un aiuto online.

Tanti auguri per sua figlia, che ai suoi occhi sarà sempre diversa, giustamente, speriamo soprattutto in positivo!

Dr. Manlio Converti