Problemi di scarsa attenzione e confusione

Egregi Dottori,
mi chiamo Giuseppe, ho 21 anni e sono uno studente.
Il mio problema riguarda il livello di attenzione e di concentrazione, decisamente troppo basso per una persona della mia età. Scordo sempre tutto: dalle chiavi al cellulare, dalle commissioni da adempiere agli impegni che devo ultimare.
A questo si aggiunge anche uno stato di confusione generale: nella vita di ogni giorno, quando sono in contatto con altre persone, ho difficoltà nell'essere diretto e nell' esprimere concetti obiettivamente banali... Insomma ci giro sempre intorno e il risultato è che creo una lieve confusione anche nell'ascoltatore.
Chiaramente, il problema sta a monte: essendo confuso, faccio anche confondere.
Tutto ciò mi fa star male, porto sempre con me un senso di angoscia e di inadeguatezza che non riesco mai a superare, visto che quell'inadeguatezza è da ricercare in me.
In teoria dovrei negare me stesso per poter superare questa fase.

E' facile capire che sono un tipo timido, introverso, non ho molti amici: se provo per un attimo ad essere simpatico finisco per non dire mai quello che penso...risulto sempre insufficiente e per niente carismatico.
Non lo so...c'è qualcosa che mi frena. Infatti sto seriamente pensando di entrare in Analisi, così da chiarire tutti i dubbi, le incertezze, le fraglità che caratterizzano la mia persona.
Anche perchè mi preme capire se la mia scarsa attenzione è riconducibile a una mia crisi/crollo psicologico, a una fase della mia vita o se è una condizione di esistenza .
Quello che chiedo a voi è questo: posso provare a fare una cura con il Ritalin per vedere se può apportarmi de benefici?
Procedo per logica: se migliora la mia attenzione e la mia concentrazione, migliorerà anche la mia autostima (danneggiata per buona parte da questi motivi).
Però su internet ho letto che il ritalin è un farmaco molto efficace quanto pericoloso, quindi non saprei se vale la pena PROVARE... Voi che consigli mi date?
So che un V.stro consulto non sostituisce quello del medico curante ma poso almeno avere un parere?
E' necessario avere la ricetta per comprarlo o non è necessaria?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

non so come possa essere possibile che Lei faccia richiesta direttamente di un farmaco.
Nel web come nella visita diretta di solito il medico decide il trattamento per il paziente considerando l'eta', l'anamnesi patologica remota e prossima, quella familiare, ed altre considerazioni di vario genere come possono essere possibili problematiche organiche e metaboliche.
Detto cio' anche la sua riflessione sull'ANALISI in qualche modo viene ad essere una scelta che non viene consigliata da alcuno specialista.

A questo punto, non ritengo opportuno andare da uno specialista e consigliare un farmaco ma credo che una visita psichiatrica la possa aiutare a considerare i vari aspetti di questa situazione per poi decidere con il suo curante la strada da intraprendere.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
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Va bene anche una visita psicologica o è più opportuna quella psichiatrica?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
A mio parere e' opportuna una visita psichiatrica
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio, provvederò
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile utente, provi a descrivere un po' di più la sua situazione ed anche come ci è arrivato, la sua situazione familiare, di studio o lavoro, possibili eventi passati significativi, una "crisi o crollo psicologico" in una fase della sua vita, come Lei dice. Potrà forse essere possibile darle indicazioni più specifiche. Comunque non è detto che sia necessario per forza un approccio farmacologico - il Ritalin è un farmaco un po' controverso, solo da poco autorizzato in Italia - possono essere utili anche interventi psicoterapici (forse intendeva questo con "ANALISI"). Questi possono essere di vario tipo e orientamento, più o meno intensi, approfonditi e prolungati, individuali o anche di gruppo o familiari, e vengono fatti da medici specialisti o psicologi specializzati in psicoterapia. A volte è lungo e faticoso trovare la strada per migliorare la propria situazione, ma sicuramente le consiglio di non demordere. Altro consiglio: non cerchi di curarsi da sè, per sentito dire, non faccia prove. Consulti eventualmente sia uno psichiatra che uno psicoterapeuta e poi valuti il da farsi, parlandone ovviamente anche col suo medico curante.

Dr. Gianmaria Benedetti

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