Memoria attenzione e concentrazione

Buongiorno,
per la mia domanda devo illustrare almeno un minimo il quadro.
Mio padre è stato colpito da arresto cardiaco il 9 aprile scorso. Quindi rianimazione in coma farmacologico, risveglio dopo 5 giorni e rianimazioni per ulteriori 20 gg con conseguente trecheotomia.
Vengono riscontrare coronarie chiuse o parzialmente con conseguente e urgente bisogno di intervento chirurgico. Nel frattempo viene messo in riabilitazione fisica e cognitiva per un mese. Lui parla bene, non ha problemi alle articolazioni, cammina poco (si stanca presto) ma i suoi veri problemi sono:
- Sbalzi di umore - irrequietezza
- perdita di memoria parziale e totale di quella a breve termine
- concentrazione quasi nulla
- Attenzione quasi nulla.
Viene eseguito l'intervento di angiografia 10gg fa.
Ora presenta più o meno gli stessi problemi, qualcosa è migliorato per quanto riguarda gli sbalzi di umore.
Rimane ancora il problema memoria e concentrazione.
Fa discorsi a volte sensati e a volte no.
Non si sa se c'è stata e quanto sia durata l'apossia prima dei soccorsi.
I medici dicono che ci sarà un recupero totale dal lato fisico ma per i problemi di memoria e concentrazione non sanno pronunciarsi.
La mia domanda è:
Sulla base di casi simili, possiamo aspettarci (forti anche della riuscita dell'intervento) un recupero almeno parziale di tali facoltà cognitive?

Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
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dopo
Utente
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63 appena compiuti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Per età i fenomeni descritti potrebbero essere reversibili, dipende comunque se vi siano effettivamente stati interessamenti cerebrali per la problematica attuale.

Deve attendere qualche settimana per capire quali sintomi residui saranno presenti.
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dopo
Utente
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Grazie mille,
aggiornerò lo stato nei prossimi giorni/settimane.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
In ogni caso, la consultazione on line on è sostitutiva della valutazione clinica diretta che può essere fatta sia durante il ricovero che nelle fasi successive alla dimissione.