Deficit dell'attenzione

Buongiorno.

Ho 30 anni e sto vivendo una situazione di forte disagio dovuta a quello che ritengo essere una carenza della soglia di attenzione ( unita a molti altre problematiche) che si è ulteriormente aggravata negli ultimi anni e che mi ha portato a lasciare il lavoro per scarso rendimento.
Dopo un infruttuoso e in parte umiliante consulto con uno psichiatra ( ho avuto la netta impressione di essere stato scambiato per un tossico in cerca di qualche sostanza più che un caso da affrontare, ma ad onor del vero non mi destreggio molto bene nei rapporti interpersonali e probabilmente ho lasciato involontariamente spazio a questo malinteso ) ho deciso di provare a documentarmi in rete sulle possibili cause di questo disturbo prima di decidere come muovermi ulteriormente ( cambio medico o semplice presa di coscienza della attuale condizione) ma conscio del fatto che è difficile essere obbiettivi in una autovalutazione sulla propria mente.
Ho riscontrato che presento quasi tutti i sintomi della ADHD ma non quello che dovrebbe essere il principale e cioè l'iperattività. Segnalo inoltre di essere affetto da ipertiroidismo curato con Tapazole e Inderal solo all'occorrenza ma attualmente ho sospeso il trattamento dato che contrariamente alle mie aspettative la cura ha accentuato la condizione.

É possibile che sia affetto da questo disturbo senza presentare il sintomo? quali altri disturbi presentano sintomi analoghi a quelli della ADHD ma compatibili all'assenza dell'iperattività?

Quali sono gli esami medici a cui sottoporsi per avere un riscontro?

Se ipoteticamente si trattasse di questa condizione ho letto che la cura è con farmaci come Adderal ,Ritalin o Strattera ma ho scoperto che sono assiduamente criticati e paragonati come effetti e dipendenza a droghe pesanti e che la loro prescrizione è difficile da ottenere e, paradossalmente la mia incapacità di portare a termine situazioni complesse mi crea un forte deterrente ad intraprendere questo percorso oltre al fatto che immagino ci siano pure ripercussioni sulla patente di guida. La scorciatoia dell'online sinceramente sta diventando sempre più allettante ma sono oltremodo preoccupato di peggiorare ulteriormente la mia già raccapricciante situazione.

Qual'è la verità su questi trattamenti? Il miglioramento di vita può valere tutte le avvertenze? Segnalo inoltre che il fattore dipendenza mi allerta non poco visto che ritengo di essere un soggetto incline a questa essendo un forte fumatore ( 15-20 sigarette giorno).

Ringrazio per l'attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
"Adderal ,Ritalin o Strattera ma ho scoperto che sono assiduamente criticati e paragonati come effetti e dipendenza a droghe pesanti e che la loro prescrizione è difficile da ottenere"

Sì, la loro prescrizione in Italia è resa impossibile per gli adulti da una serie di normative non chiare o "minacciose" per chi si prende la responsabilità di usarle senza esserne autorizzato dai centri appositi (che peraltro sono centri di neuropsichiatria infantile).

Questi trattamenti sono efficaci nell'adhd. Rischiosi se su diagnosi diverse, ma del resto questo vale in generale.

Lei sta dicendo che però non avrebbe la sindrome completa ma solo alcuni aspetti. La diagnosi è stata fatta dai medici ? Voglio dire, prescrizioni a parte, ritengono che lei soffra di questo o fanno diagnosi diverse ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr Pacini La ringrazio per la disponibilità.

In merito ad una diagnosi sui sintomi da un professionista non ho nessuna diagnosi. Ho consultato uno psichiatra e dopo un esame fisico ( controllo sistema cardiocircolatorio, peso, equilibrio ed ecografia al fegato) mi ha richiesto molteplici altri esami ( risonanza magnetica e molteplici esami del sangue) ma non mi ha accennato a nessuna possibile diagnosi. Attualmente sono semplicemente indeciso se proseguire con questo professionista oppure rivolgermi ad un altro specialista.

Ad ogni modo sono io che ritengo possibile, ma non ne sono ovviamente certo, che questa possibile diagnosi dalle informazioni raccolte in rete ma la mancanza di iperattività fisica mi fa dubitare che sia realmente questa la mia problematica.

Le chiedo gentilmente, a titolo semplicemente informativo, quali altre disfunzioni possono essere compatibili con la mia casistica in modo da potermi informare e valutare come procedere ulteriormente.

Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Tutti questi controlli che eseguito per quale motivo ? Un'idea se la sarà fatta lo psichiatra, poiché gli avrà sicuramente esposta la sua ipotesi dell'adhd.

L'autodiagnosi in rete non è una diagnosi, non lo è perché non è una procedura diagnostica quella che dice Lei, non perché uno non sia capace di vedere quanti sintomi ha di quelli elencati. Ma non si fa così la diagnosi, tutto qui.

Parta dal sapere che cosa ha, perché altrimenti è inutile ragionare sulle possibili evoluzioni. In ogni caso, la sua domanda sembra più una domanda da ossessività, ovvero chiedersi quali disfunzioni può comportare la sua diagnosi. Non vorrei che anche la concentrazione fosse una preoccupazione e non un qualcosa di corrispondente a ciò che si intende effettivamente come "deficit di concentrazione".
Molte persone con ipocondria si identificano con svariate sindromi,e di solito con quelle più "particolari", facendo autodiagnosi a partire dall'oggetto della loro preoccupazione.

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pacini.

non ho esposto la tesi della AdHd per il semplice motivo che non conoscevo questa condizione al momento del consulto psichiatrico. l'idea degli approfonditi controlli da parte dello specialista che mi sono fatto è che si sia fatto un idea su di me di un caso di tossicodipendente in cerca di psicofarmaci.

non ritengo di essere un ipocondriaco, dato che non ho mai fatto nessun particolare controllo medico e non mi sia sottoposto a cure al di fuori dell'ipertiroidismo, patologia che ritenevo fosse la causa della mia condizione attuale.
forse avrò un qualche problema di natura psicologica ma la mia condizione attuale è veramente vergognosa per me e mi ha portato ad un totale isolamento. il problema è che proprio non riesco a comprendere il decadimento negli anni delle mie prestazioni all'attuale livello che ritengo, e il comune senso del pudore, inaccettabili.

Le sottopongo qualche esempio
il mio appartamento sembra una stalla nonostante non abbia nessun impegno di nessun tipo da 7 mesi, 2 anni fa ho acquistato una moto perché ritenevo di avere bisogno di uno svago ma il mio procrastinare gli impegni più basilari hanno fatto si che non effettuassi nemmeno il basilare rabbocco dell'olio dato che non conoscevo l'esatta procedura. la moto l'ho ceduta e non sono nemmeno andato a prendermi il saldo dato che mi ha richiesto della documentazione che dovrei procurarmi.

ad ogni modo le descrivo la mia condizione

sintomi che si sono resi più accentuati negli ultimi anni e che mi hanno portato a pensare recentemente ad una problematica di psiche.

-incapacità a restare concentrato su una attività, procrastino e inserisco svariate gratificazioni orali ( sigaretta, caramella, bibita etc)
-incapacità ad apprendere approfonditamente nuove nozioni anche di mio gradimento.
-incapacità ad assolvere le più basilari attività personali ( cura del corpo, igiene casa ed ordine)
-insofferenza allo stress
-percezione del tempo alterata, nonostante attualmente non svolga nessuna attività di nessun genere e non ho nessuna interazione sociale di alcun tipo, non ho nessun sentore di noia. questa condizione è recente.
-azzeramento progressivo delle attività di svago ed hobby per incapacità a gestire ulteriori impegni.
-disinteresse ad intraprendere attività sessuali di coppia e amorose, attuale distacco da tutte le relazioni interpersonali.

condizioni preesistenti e non variate nel tempo.

-scarso senso dell'orientamento. utilizzo il gps per qualsiasi spostamento al di fuori dei tragitti ordinati : casa - lavoro, casa-conoscenti, ma ho difficoltà da andare tra 2 punti noti non abitualmente percorsi.
-scarsa memoria: non ricordo compleanni, ho sempre dimenticato in brevissimo tempo le nozioni apprese con difficoltà nel percorso di studi.
-disorganizzazione cronica: non riesco a gestire archivi, file etc, condizione che accomuna comunque anche la mia famiglia e che ritenevo fosse semplicemente un problema di educazione.

la ringrazio per l'attenzione, vorrei semplicemente apprendere se sottoporre il mio caso a qualche specialista ( psicologo, psichiatra, neurologo) o semplicemente accettare la mia attuale condizione.
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Utente
Utente
nelle condizioni preesistenti vorrei segnalare anche la difficoltà a riconoscere persone al di fuori dell'ambiente di consueto incontro e altre di incontri occasionali. intendo ad esempio il tabaccaio al di fuori della tabaccheria o le amicizie di fidanzate di lunga durata, o persone con cui ho avuto rapporti occasionali e questo mi ha sempre creato non pochi problemi. segnalo che non ho nessun problema di vista.

Ringrazio per l'attenzione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Certo che può sottoporre il caso ad uno psichiatra, ma lo ha già fatto. Dovrebbe a questo punto avere un parere diagnostico.

A non esprimere la sua ipotesi in realtà ha fatto più bene che male. Giudica il medico. Ma se non gliela ha detta perché mai il medico dovrebbe aver avuto l'idea che andasse a chiedere farmaci ? Gli ha detto che voleva dei farmaci tipo ritalin ?

Inoltre non vedo il nesso tra sospettare che la persona voglia prescrizioni per uso non terapeutico e fare quegli accertamenti, per vedere di preciso che cosa ?
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Utente
Utente
Gent.mo Dott Pacini

Non ho parlato di farmaci per il semplice motivo che non ho nessuna esperienza in questo settore. Conosco per nome quelli famosi nello spettacolo come Ritalin, Prozac o Valium ma non conosco l'uso terapeutico effettivo, non sono andato con nessuna opinione e non vedo come potesse nemmeno avere un senso averne esposta una in merito.

Ad ogni modo probabilmente è stata semplicemente una mia impressione forse anche dovuta all'innegabile imbarazzo dell'esporre la questione di persona, o forse il medico stesso ha provato a tastare il terreno per escludere questo scenario.

Ringrazio per il tempo dedicatomi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Quindi è andato dal medico, non gli ha parlato di adhd in particolare né gli ha chiesto di avere determinati medicinali. Perché quindi il medico dovrebbe ritenerla un tossicodipendente in cerca di farmaci (quali poi se non ne ha chiesti) ?

Gli accertamenti mi stupiscono perché sono un po' a 360 gradi, quindi non è chiaro quale siano le cose da accertare, e perché in questa fase del rapporto con il medico.

Il medico quindi non le ha detto di cosa potrebbe soffrire quale cura potrebbe intraprendere ? Niente di niente ?
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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pacini.

Ribadisco che ho avuto l'impressione che l'opinione che si è fatto di me il medico fosse quella proprio per gli esami a cui mi ha sottoposto, al fatto che si sia assentato con un banale pretesto appena ha avuto in mano i miei dati personali e alla semplice sensazione, ma ovviamente non sono sicuro di questo e di certo non voglio fare accuse di nessun tipo.
ammetto che ci potrebbe essere una forte possibilità di fraintendimento dato che non mi relaziono con altre persone in maniera verbale da mesi.
inoltre rileggendo le mie parole mi rendo conto di aver fatto un errore di forma, ed i commenti ed impressioni personali avrei dovuto riservarli a me.

Il medico semplicemente mi ha chiesto ulteriori accertamenti prima di effettuare una diagnosi e mi ha prescritto un farmaco da banco a base di galattosio.
non ho trovato anomalo questo fatto anche per le mie precedenti esperienze mediche, ma forse sono uscito un po' demoralizzato dal fatto di dovermi nuovamente imbarcare in tutta la complessità e l'esposizione della burocrazia medica, cosa che pensavo di potermi risparmiare andando come privato da un professionista.


Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Vedremo cosa dice lo psichiatra a livello diagnostico. Di solito la visita chiarisce quale tipo di problema c'è, e si conclude con una proposta terapeutica, in una o due sedute. Per gli accertamenti, chiarire che tipo di ipotesi dovrebbero escludere, così perché possa seguire il percorso diagnostico che si fa.