Presenze...?

Buongiorno a tutti,è la prima volta che chiedo un Vs parere/consiglio,e vi faccio i migliori complimenti per la Vostra professionalità.

Questo è il problema:
Praticamente da sempre soffro di depressione,ma da qualche anno,cioè dal 2001 ho iniziato a curarmi,sia con sedute psicoterapeutiche,che con un farmaco(Seroxat/Sereupin,che sono la stessa cosa.).
Il farmaco continuo a prenderlo,una pillola al giorno,a ora di colazione,mentre per diversi motivi"logistici"(Lontananza dagli ambulatori e interferenze con orari di lavoro in primis,mobilità esclusivamente tramite mezzi pubblici e bicicletta in quanto non ho la patente)ho dovuto interrompere,nonchè per una certa incompatibilità con la specialista in servizio alla struttura a cui facevo riferimento.Il che,non lo nascondo,non è che mi abbia fatto tanto bene...
Depressione a parte,mi accade spesso che quando qualcosa non mi funziona per il verso giusto,in me si instaura la fermissima convinzione che vi siano delle entità che"mi remano contro",fino ad arrivare a"costringermi",a volte,a episodi di autolesionismo in preda a crisi di furore.Tali eventi non sono mai rivolti ad altre persone,ma sempre a me stesso,tanto che uno Psichiatra certificò la mia non pericolosità verso gli altri.Questi"fenomeni"non succedono mai in pubblico,ma sempre quando mi trovo da solo.
Ho virgolettato alcune parole perchè,a mente fredda,mi rendo conto che queste entità(Una delle quali ha persino un nome)non esistono,ed è il prodotto della mia mente e/o della mia incapacità,imperizia,disattenzione,se non riesco ad eseguire quello che mi ero prefissato,ma nei momenti"caldi"queste convinzioni vanno a farsi benedire,e quelle entità diventano VERE,anche se non le vedo,le percepisco!Anzi,una sola volta l'ho vista(Allucinazione)e mi ero pure fatto avanti nel tentativo di affrontarla(Affrontare COSA?).
Questo nei momenti,appunto,"caldi",mentre una convinzione costante che ho è che la mia mente,in realtà,non sia totalmente MIA,e che alberghi un"qualcuno/qualcosa"di abusivo,sebbene mi renda conto che questo non ha senso.
Se può essere utile,posso dire che ho avuto un'infanzia piuttosto turbolenta e dal nucleo familiare non ho avuto un affetto e una considerazione pari ai bembini/ragazzi della mia età.

Avrei ancora molto da scrivere,ma mi rendo conto che non posso riassumere tutto in poche righe,ma ho tanta confusione in testa.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,
partiamo dai sintomi che riferisce. Vanno chiariti meglio, ma se ha avuto un'allucinazione e la coscienza di non-realtà è fluttuante (a momenti è "convinta" dell'esistenza di qualcosa senza saperne spiegare la consistenza, ma addirittura dandogli un nome), si tratta di un disturbo di un certo peso. A livello comportamentale si sono verificati poi episodi di autolesionismo (presumo nel senso letterale del termine, cioè si è ferita o lesionata fisicamente).
La DIAGNOSI non la riferisce, e non è "depressione", poiché questi fenomeni possono sì comparire durante un episodio depressivo grave, ma questi fenomeni sembrano avere un decorso indipednente e centrale nella sua sindrome. Lo psichiatra che le fece quel certificato di "non-pericolosità" quale diagnosi specificò, e fece riferimento a questi sintomi che riporta qui ?
In ogni modo, cerchi subito un altro specialista e si faccia valutare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Gentile utente, i suoi sintomi appaiono in effetti suscettibili di approfondimento: l'impressione di essere controllato da entità esterne che la possono ostacolare potrebbe, in effetti, suggerire l'esistenza di una condizione da affrontare, volendo, anche a partire da una revisione dell'attuale farmacoterapia. Anche perché mi sembra di capire che i Suoi comportamenti, in questi momenti di "furore" si siano manifestati in maniera sufficientemente evidente da indurre le persone attorno a Lei a volersi sentire rassicurare da uno specialista. In base a ciò Le suggerirei (come il collega) di approfondire la questione con uno specialista di fiducia, da reperire anche in sede diversa dalla precedente, visti i non buoni rapporti che si erano instaurati col precedente curante.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
certamente il suo grado di conoscenza in merito alla specificità dei disturbi pare elevato (riferisce per esempio di allucinazioni senza, pare, che nessuno abbia mai fatto cenno a tutto ciò). A maggior ragione le capacità da lei dimostrate sono uno strumento importante che deve essere un coadiuvante nella cura dei disturbi manifestati.
Si rivolga pertanto ad un professionista con cui instaurare un rapporto di lavoro efficace e di beneficio per le problematiche da lei espresse.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com