Stomaco e reni come se tirassero

egregi dottori, è un periodo di tempo che non mi sento bene, ho i reni tesi come fossero corde di violino, e così pure lo stomaco è diventato rigido, gonfio e teso e poi ho spesso fitte in entrambi i fianchi. Devo precisare che arbitrariamente ho ridotto la dose di ansiolitico da 40 gocce di stiliden son passata a 22 e per un periodo di tempo, circa 10 giorni non l'ho proprio assunto( periodo dal 10 al 20 agosto). sto ogni giorno provando a rintracciare il mio psichiatra, ma niente, continuamente cellulare spento, il medico di base è in ferie, che faccio? dovrei fare un ecografia ai reni o ritenete che sia una conseguenza della riduzione dei psicofarmaci, datemi un consiglio perfavore, grazie.
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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Una riduzione troppo brusca di un ansiolitico può determinare la comparsa di un quadro ansioso legato a fenomeni di dipendenza dal farmaco. Generalmente, però, alla riassunzione del medesimo i sintomi tendono a recedere.
In ogni caso anche un utilizzo per lungo periodo di tempo di farmaci ansiolitici porta allo sviluppo di tolleranza, con conseguente riduzione dell'efficacia degli stessi.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
egregio dottore, la ringrazio immensamente per la sua pronta risposta, ma se possibile le chiedo, cosa dovrei fare ora io? aumento la dose, lascio così? non sò come si suol dire " che pesci prendere". La saluto cordialmente e grazie ancora
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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Fornire prescrizioni specifiche senza una diretta conoscenza del paziente è una cosa "lievemente" illegale. Posso solo soggerirLe di ripristinare la dose prescrittale dal collega, ma in ogni caso in Sua assenza sarebbe utile che Lei si rivolgesse ad un altro medico in grado di aiutarLa, così da non operare da sola.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente

innanzitutto non riferisca i sintomi a organi interni, ma alla zona (in corrispondenza dello stomaco e dei reni non significa allo stomaco e ai reni). Non vedo perché abbia preso un'iniziativa così avventata e autolesionistica. A parte che la riduzione da 22 gocce a 0 comporta un minimo (una settimana-due) di fastidi vari, viene meno la copertura terapeutica sul disturbo di base, ragione per la quale stava assumendo la terapia. Quindi si espone alla ripresa dei sintomim della sua malattia di origine.
Non mi sembra ci siano particolari ostacoli nell'andare in un pronto soccorso, far presente quel che ha fatto con la cura e farsi dare un'indicazione dallo psichiatra di turno in attesa di trovare il suo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

gia' nei suoi precedenti consulti riferiva di assumere un trattamento con ansiolitici.
I suoi consulti sono superiori ad un anno.

Credo che sia opportuno ricordare che il trattamento con sole benzodiazepine comporta assuefazione e dipendenza.

Se il suo medico di famiglia fosse in ferie avrebbe un sostituto al quale poter fare riferimento.

A mio parere sarebbe piu' utile una visita psichiatrica con una opportuna rivalutazione della situazione.

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
egregi dottori, vi ringrazio per le vostre risposte. Anch'io concordo in una visita da uno pschiatra, ma quale? Nel senso,come ha riferito il dott Ruggiero è ormai più di un anno che io assumo ansiolitici e mi cura uno psichiatra di Mugnano di Napoli, il problema è che questo medico son mesi che non riesco a rintracciarlo, non mi risponde al cellulare o lo spegne, ora io vorrei cambiar psichiatra, non per professionalità, ma per una maggiore disponibilità, ma mi spaventa un pò il fatto che dovrò instaurare un rapporto di fiducia con questo nuovo medico, mi dovrà conoscere e tante altre cose, invece in questo psichiatra riservavo la massima stima, anche se negli ultimi tempi si è reso irreperibile, poi ho chiesto se potevamo abbassar un pò la dose, ma lui ripete sempre andiamo bene così, io assumo anche il tavor da 2,5. Cmq voglio seguire i vostri consigli e mi rivolgerò ad un altro specialista. Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

puo' facilmente trovare numerosi specialisti psichiatri ad Avellino.

Credo che lei non effettui una visita psichiatrica da oltre un anno.

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
come già ampiamente indicato dai colleghi, è necessario che lei si affidi ad uno specialista per la gestione della sua terapia psicofarmacologica. Non sarebbe etico darle delle indicazioni terapeutiche senza conoscerla.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
E perché ha chiesto allo psichiatra di abbassare un pò la dose ? Lui ha detto che andava bene così elei l'ha abbassata lo stesso e anzi poi sospeso tutto. Perché questo auto-sabotaggio ?