Rinnovo patente

Gentili medici, sono un ragazzo di 29 anni e soffro di un grave disturbo d'ansia generalizzato associato a sindrome depressiva.
Essendo l'ansia molto forte, anche la terapia che sto assumendo da diversi mesi è abbastanza "pesante":
En 2mg x3 volte al dì,
lyrica 75 x2 volte al dì,
Olanzapina 5mg la sera,
Efexor 150mg la mattina.
Premesso questo, riesco a condurre una vita abbastanza soddisfacente, ma a causa della terapia è da mesi che non me la sento di guidare, in quanto mi accorgo di essere più rallentato nei riflessi e a volte un pò intontito.
Ora dovrei rinnovare la patente, ma mi chiedevo se ciò avesse senso visto la mole di farmaci che sto prendendo...
Voi che ne pensate? Dovrei aspettare nella speranza di ridurre in futuro i farmaci?
Inoltre, se la rinnovassi e la commissione medica mi giudicasse idoneo anche per qualche mese, come funziona la copertura assicurativa in caso di incidente sotto effetto di farmaci?
Ringrazio anticipatamente della disponibilità chiunque sappia darmi informazioni utili.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Al momento della presentazione alla Commissione Medica deve produrre il certificato anamnestico del medico di famiglia che indicherà anche i trattamenti farmacologici che sta assumendo.

La commissione deciderà in merito sulla base della terapia.

La copertura assicurativa presenta dei problemi in evidenza di abuso di prodotti che possono compromettere la guida, ed è un ragionamento differente in presenza di utilizzo di farmaci che sono indispensabili per la propria salute.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Beh, che dire... la ringrazio infinitamente per le delucidazioni... vorrei però sottoporle un mio dubbio, anche se, dott. Ruggero, lei non è il mio medico curante.
Essendo io un dottorando in materie scientifiche, ed avendo una certa dimestichezza con gli articoli scientifici, la statistica,la psicologia etc. vorrei confrontarmi con lei riguardo tale questione: ho letto che l'utilizzo di benzodiazepine aumenta il rischi di incidenti stradali di ben 5 volte (!) e ho approfondito alcuni "paper" di ricerca scientifica inglesi/americani secondo cui ora come ora per il trattamento dei disturbi d'ansia le benzodiazepine non sono più il farmaco "d'eccellenza", causa i problemi di dipendenza e i danni a lungo termine che possono causare, ad esempio alla memoria.
Ho letto inoltre come, farmaci quali il lyrica, possono aiutare lo "scalare" o addirittura l'eliminazione delle benzodiazepine, sostituendosi ad esse e diminuendo la dipendenza da farmaco, magari associate, come nella mia terapia, ad olanzapina a dosi basse ed antidepressivi.
Discutendo di ciò con la mia psichiatra però ho trovato delle resistenze alla mia idea di scalare le suddette benzodiazepine, magari aumentando contemporaneamente le dosi di lyrica...
Ciò che è accaduto è che nelle settimane precedenti ho provato autonomamente a portare i 2 mg x 3 volte al dì a 1mg x 3 volte al dì,ma dopo qualche tempo i problemi di ansia generalizzata si sono ripresentati (penso perché appunto non avevo la copertura potenziale sufficiente data dagli altri farmaci).
Lei cosa mi consiglierebbe di fare? Di discuterne meglio con la mia psichiatra? Di cercare di scalare le benzodiazepine aumentando magari il lyrica che forse è meno dannoso e provoca meno sonnolenza/intontimento?
In attesa di risposta ringrazio anticipatamente della disponibilità e consiglio a tutti gli utenti di internet il vostro sito per chiarezza, padronanza della disciplina e l'utilità delle risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La scelta di trattamento resta comunque della sua psichiatra che stabilisce i trattamenti secondo le proprie cognizioni.

Il trattamento in politerapia andrebbe raggiunto quando quello in monoterapia sia stato considerato poco efficace per il trattamento di tutti i disturbi.
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