Amica bulimica e stalker

Buonasera, vorrei avere un vostro parere a proposito di una situazione che mi sta creando molto disagio. Recentemente mi è capitato di reincontrare un'amica del periodo dell'università che non vedevo da tantissimo tempo,poichè affetta da una gravissima forma di bulimia fin da ragazzina che l'aveva addirittura portata, quando studiavamo insieme, a derubarmi per procurarsi il denaro necessario alle abbuffate. La malattia le provocava alternanza tra momenti in cui sembrava sull'orlo del suicidio tanto era disperata, a momenti di esaltazione in cui si credeva migliore di tutto e tutti, e trattava me come altri amici in modo sgarbato e sprezzante. Ad un certo punto,stanca dei furti e di un'amicizia dove mi sembrava più che altro di fare assistenza sociale, ho diradato sempre di più i contatti fino a troncare quando per lavoro mi sono spostata in un'altra città. Ultimamente mi sono di nuovo trasferita nella mia città natale ed ho rivisto questa donna in un negozio. Lì ho avuto la peggiore idea che mai mi potesse venire: mossa a compassione, le ho chiesto se voleva prendere un caffè, ma lei mi ha liquidata in modo sbrigativo dicendo che non aveva tempo. Aveva la voce impastata dello stesso periodo in cui prendeva farmaci pesanti per il suo stato, e sembrava uno spaventapasseri. Da allora, circa un mese fa, ha iniziato a tempestarmi di sms e squilli di telefono, con continue richieste di voler uscire, spesso fatte in modo perentorio sul genere "dobbiamo assolutamente vederci", "io questa mattina sono in centro, ti voglio vedere nel tal posto alla tal ora" eccetera. Poichè il ritmo era ed è tutt'ora di 2 sms ed uno squillo/telefonata al giorno,mi sono sentita molto a disagio per questa insistenza ed ho sempre trovato scuse per non vederla, evitando di essere brutale poichè temo seriamente che possa fare un gesto estremo, più di una volta ha tentato il suicidio. Adesso evito di rispondere al telefono ed agli sms, ma purtroppo lei usa whatsapp e se per sbaglio apro un suo messaggio, lei se ne accorge e ripartono le telefonate ossessive.Per fortuna ho cambiato casa e non sa dove abito, ma i continui messaggi e telefonate mi stanno creando ansia.Penso di aver innescato io la miccia con quell'invito per un caffè,ma chi mai si sarebbe aspettato un tale accanimento? Non ho più intenzione di avere a che fare con questa ragazza, che tra l'altro in passato aveva pure perseguitato un ragazzo che non la corrispondeva con telefonate, pedinamenti, ed infine danni alla macchina. Dovrei essere chiara e dire in modo schietto che mi lasci in pace?Mi fa una pena enorme, ma non mi sento in grado di farmi carico di una persona per la quale nessuno specialista in più di vent'anni è riuscito ad essere di vero aiuto. La situazione si sta facendo pesante e mio marito vorrebbe addirittura che mi rivolgessi ai carabinieri.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
2 sms ed uno squillo non sono un fenomeno di stalking.

Intanto deve chiarire che non può incontrarla, poi sarebbe più utile che non si muova a compassione se non ha intenzione di aiutare seriamente questa persona.

Di fatto, non ha le competenze per prendersi carico di nulla e la pena è un sentimento che non porta a a nessuna soluzione.

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