Amo la vita, ma sono ricaduta nel baratro

Gentili Dottori,
dall'adolescenza ho sempre sofferto di ansie, paure, depressioni, etc. etc. con ricadute cicliche. Ultimamente mi ero illusa di esserne uscita perchè da più di sei anni ho vissuto in una specie di paradiso facendo di tutto di più con una energia vitale incredibile, compresi diversi anni di assistenza a parenti anziani che, pur avendo una badante, necessitavano delle mie cure. Ho continuato sempre a prendere le medicine come mantenimento: mattina : venlafaxina 37,5 + mezzo prazene - sera: mezzo protiaden e 4 gocce di en ed ha funzionato benissimo. Circa un mese fa, a seguito dell'idea del mio pensionamento - è assurdo, lo so, dovrei ritenermi fortunata perchè tanti oggi vi aspirano -, ho avuto una ricaduta rovinosa (enorme vuoto alla testa, corpo pesante, difficoltà a camminare, zero concentrazione, paura di guidare, solo voglia di stare a letto e brutti pensieri) . Così 15 giorni fa mi sono rivolta al mio neurologo che ha aggiunto alla cura di cui sopra un'altra dose di venlafaxina 37,5 e mezzo prazene dopo pranzo dicendomi che la compressa aggiunta avrebbe impiegato circa 10 giorni per funzionare. Ora, quella della mattina mi fa sudare, mentre quella del pomeriggio mi dà la sensazione di avere un corpo estraneo dentro di me e mi procura ansia, agitazione, tremori, insomma non trovo pace. Il dottore mi ha detto di sopportare perchè sono effetti collaterali del farmaco che durano pochi giorni. Ieri vi ho aggiunto 2 gocce di en ed è andata appena appena meglio. L'unica cosa positiva è che la notte dormo, ma al risveglio tutto ricomincia. Posso sperare che la cura funzioni ? Sono sola con marito e figlio adorabili, ma mi sento terribilmente in colpa perchè sto dando loro troppi fastidi e ho paura di fare qualche fesseria.
In particolare mi rivolgo al Dr. Francesco Saverio Ruggiero, perchè da quello che ho letto mi sembra che abbia grande esperienza con la venlafaxina.
Vorrei tanto ritrovare la gioia di vivere che è dentro di me: sono solare, amante della vita e fino a un mese fa vedevo sempre il bicchiere mezzo pieno e mi vantavo di aver fatto tanta strada.
Vi prego, rispondetemi presto, ho bisogno di un vostro consiglio
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Intanto le rispondo io sul tema dello stile di vita...
La qualità della vita dipende molto dalle proprie aspettative e dalle proprie capacità.
Avendo conservato le seconde, le prime nel suo caso devono cambiare.
Si chiama ciclo di vita.
Alle donne viene insegnato che la vita termina dopo il ciclo figlia-sposa-madre, che nel suo caso è stato procurato dal lavoro anche come badante di altri parenti.

A questo punto però la sua vita sarà ancora molto lunga (si prospetta sopra i novant'anni, ormai) e questo mette la mente di fronte al vuoto esistenziale.

Il dramma del vuoto esistenziale può essere riempito con gli psicofarmaci, ma è meglio cercare invece stimoli e attività, soprattutto relazionali efficienti, per far ripartire un nuovo ciclo, completamente diverso da quello figlia-sposa-madre, a cui la società non l'ha preparata e che invece sarà una parte essenziale dei suoi prossimi venti-trent'anni.

Trasformarsi in soggetto inutile e patologico è uno scherzo della mente, condizionata dall'inutilità nel contesto sociale e familiare moderno. Si ribelli e trovi qualcosa (anzi molte cose) per cui vale la pena combattere e vivere...

Dr. Manlio Converti

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Utente
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Gentile Dottore,
innanzitutto la ringrazio moltissimo per la rapidissima risposta. In realtà avevo già pensato a far ripartire un nuovo ciclo di vita ed era stato anche il consiglio del mio neurologo. Però ci sono 2 problemi:
1. Ora sto troppo male e pur stando ancora al lavoro (ma solo per pochissimo tempo), non ho voglia di fare niente, è come se qualcuno mi trascinasse la mente o il cervello in un vortice sempre più in basso: come faccio a risollevarmi senza l'aiuto di medicine?
2. Ho fatto la badante per tre anni a un genitore e mi sentivo anche gratificata. Poi è morto. Ora ho una zia che è completamente sola e malata ed è rimasta nella casa di famiglia. Finora ci sono andata tutte le domeniche e un pomeriggio la settimana (giorno libero della badante), quindi una specie di part-time. Anche volendola ricoverare in una RSA (già mi immagino come starei male a trascinarla in un posto dove non vuole andare) come faccio a combattere con i miei sensi di colpa?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non ho ben capito se sta assumendo il dosaggio di farmaco in due somministrazioni (37.5+37.5) e se la formulazione che sta assumendo è pronta oppure a rilascio prolungato.

E' anche importante capire se sta assumendo il farmaco con nome commerciale di brand (efexor o zarelis) oppure sta assumendo una venlafaxina generica e se è stata cambiata nel tempo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
E divertirsi mai?
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
sto assumendo il dosaggio del farmaco in due somministrazioni (37.5+37.5) a rilascio prolungato.
La venlafaxina è generica da molto tempo, solo all'inizio (ma non ricordo quanto tempo fa) prendevo l'originale "efexor", ma non stavo così male.
La prego, mi aiuti a riemergere... Poi proverò a fare cose nuove.
Grazie per la cortese e sollecita risposta
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
Fare cose nuove è terapeutico, ed ha un effetto moltiplicativo con le terapie farmacologiche...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L'utilizzo del prodotto generico non garantisce che il farmaco sia assunto con dosaggi effettivamente corrispondenti a quelli riportati.

I prodotti generici di venlafaxina pur riportando la dicitura "rilascio prolungato" non sono tali, a dimostrazione di quanto affermo può provare ad aprire la capsula contenente il prodotto e troverà delle pillole normali.

Questi effetti collaterali appaiono essere comuni per l'utilizzo di prodotti genericati.

Potrebbe essere utile tornare al prodotto con brand, effettivamente a rilascio prolungato e possibilmente in unica somministrazione, come previsto per l'utilizzo del farmaco in questione.
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Utente
Utente
Certo, le enumero quali erano le mie aspettative a fine lavoro:
- avevo deciso di andare al mare
- di pensare un po' alla salute e curare la mia sinusite e l'artrosi facendo le cure termali a cui avevo rinunciato da anni (mi facevano sentire in vacanza)
- di camminare perchè faccio una vita sedentaria
- di imparare una nuova lingua
- di andarmene in giro per mercatini (mio passatempo preferito)
- di preparare nuove pietanze per familiari ed amici
- di iscrivermi in piscina
- di fare ripetizioni
- di imparare a cucire
Forse sono troppe, ma qualcuna sicuramente l'avrei fatta. Adesso, se non mi rialzo, che faccio?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Dovrebbe far rivedere il trattamento farmacologico
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Utente
Utente
Grazie mille, Dottor Ruggiero, mi sembra di aver capito che dovrei tornare ad efexor (è questo che intende per prodotto con brand?). E per unica somministrazione intende 75 mg? In effetti il neurologo mi aveva proposto i 75 mg, (e credo che intendesse anche il prodotto originale) ma io mi sono spaventata per il dosaggio e gli ho detto se poteva smezzarlo. E quando dovrei assumerlo, al mattino, dopo la colazione? Da solo o con prazene? E la sera posso continuare a prendere mezzo protiaden e 4 gocce di en? Così sembra che riesca a dormire.
Può confermarmi tutte queste cose? Per me è di vitale importanza.
La ringrazio ancora una volta e attendo la sua risposta.


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Utente
Ah, dimenticavo, Dr. Ruggiero. Può avere effetti collaterali? E, in caso positivo, per quanto tempo dovrei tollerarli?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La decisione di trattamento va stabilita con il prescrittore, sia per gli orari che per l'aggiunta di eventuali altri prodotti.

Gli effetti collaterali dovrebbero essere comunque minori rispetto al farmaco non brand ed in ogni caso tendono a scomparire in breve tempo.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, ci tenevo a farle sapere che ho contattato il mio neurologo e mi ha confermato punto per punto quello che lei mi ha consigliato. In effetti la colpa è stata mia che in questi anni ero sempre ricorsa al generico (forse perchè i sintomi non erano di questa portata).
Mi ha detto che il farmaco deve essere originale, la somministrazione deve avvenire in un'unica dose di 75mg a r.p. al mattino dopo colazione e la sera posso continuare con il protiaden e qualche goccina di en. Inoltre dovrebbe agire nel giro di una settimana sperando che gli effetti collaterali siano sopportabili (questo lo aggiungo io). Mannaggia, ho perso 15 giorni di tempo!!!
Mea culpa, mea culpa....
Comunque grazie per le cortesi e sollecite risposte, le farò sapere gli esiti.
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17 20
ma nessuno le impedisce di fare queste ed altre cose subito...
solo la sua caparbietà a sospendere la sua vita in cambio del ruolo di malata imperfetta...
Una paziente perfetta è quella che da subito si attiva per cambiare il proprio stile di vita, che fa parte sicuramente del corredo che la farà migliorare e tantissimo, invece che giusto quel poco che i farmaci promettono e non sempre garantiscono.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
In poco tempo dovrebbe vedere il miglioramento dei sintomi.

Dissento dal fatto che il paziente perfetto è quello che si attiva per fare cose, prima di tutto perché la perfezione non è auspicabile e poi perché attendere che vi siano cambiamenti nel malessere porta a peggiorare i sintomi.
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Utente
Utente
"In poco tempo dovrebbe vedere il miglioramento dei sintomi"

Stamane ho iniziato il trattamento col farmaco brand. Al momento mi sento come una lampadina fulminata, un cervello spento ed un corpo vuoto. Sto seduta perchè non mi reggo in piedi, ma mi sono fatta forza e sono venuta al lavoro.
La sua frase mi ha rincuorato, speriamo che sia come dice lei.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Deve comunque attendere qualche giorno per poter avere degli effetti terapeutici consistenti.
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Utente
Utente
Al momento ho sudore a mani e piedi, ansia, corpo pesante e se parlo ho l'impressione che mi scoppino le orecchie. Comunque, rispetto a stamattina presto, riesco a fare qualcosina di più.
Aspetterò ancora, ho aspettato tanto.
Grazie ancora
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Gentile Dr. Ruggiero,
ieri sera ho creduto di morire: non riuscivo a stare neanche seduta, mi sono stesa sul letto sentendo battere il cuore forte nelle orecchie e nella pancia. Poi sono riuscita a dormire e, al risveglio, ho sentito che i pensieri erano meno negativi: pur sentendomi debole, riuscivo a vestirmi, a guidare e andare in ufficio. Tutto questo è durato poco, meno di un'ora. Mi sono messa al lavoro e sono riuscita, pur con sintomi atroci, ma con tutta la mia caparbietà (la mia forza di volontà è incredibile), a produrre qualcosa. Volevo chiederle un consiglio: a fine mese devo andarmene, ma io mi ostino a venire al lavoro sia per passare un po' di tempo e liberare dalla mia presenza mio marito, sia perchè inconsciamente tendo a ritardare il distacco da ufficio e colleghi. Faccio bene o sarebbe il caso di chiudere prima? Debbo fare per forza una decina di giorni di ferie, non so se cadenzarle o lasciarle tutte alla fine?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non è chiaro il ragionamento sulle scelte inconsce. Se ha delle ferie e le vuole usare le utilizzi come le è più comodo e congeniale senza scomodare meccanismi mentali per utilizzarle o meno.
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Mi scuso, forse la mia è stata una domanda stupida in un momento di grossa fragilità.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
No è solo dubbiosa ma deve scegliere sulla base dei suoi bisogni non di ciò attribuisce ad una entità inconscia, perché di fatto non ha alcun significato intrinseco.
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Siamo al 5° giorno di efexor e sono subentrate forti ansie e angosce, insonnia ed in casa non riesco a far niente. Sto peggio di prima. Il neurologo mi ha detto di continuare per qualche altro giorno.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Dovrebbe arrivare almeno a 20-25 giorni
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Grazie, lo farò, come anche dovrò muovermi e camminare perchè sono bloccata e in questo momento camminare mi costa molta fatica.
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Utente
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Ieri mattina sono uscita con la macchina e ho parlato con la gente, nel pomeriggio ho camminato tanto con mio figlio e mi sentivo un fantasma con un corpo vuoto. Stanotte, dopo tanti giorni, ho sognato una tavola imbandita di cose buone. Poi mi sono alzata, ho avuto una brutta notizia (non è morto nessuno), ma mi sono sentita male e sono andata al negozio vicino a fare la spesa, mentre volevo allontanarmi di più. Nel pomeriggio sono stata completamente bloccata, la testa mi ronza, le mani mi sudano e se parlo faccio fatica, se mi arrabbio peggio e non sembra essere la mia voce che viene da dentro, ma da fuori e mi fa uscire i ronzii (vere e proprie scariche elettriche) dalla testa svuotandomi il corpo. Ho la sensazione tremenda di essere solo scheletro. Mangio a forza, ma non sento il piacere del cibo, ho continui attacchi di panico, allora o sto ferma ho mi muovo in continuazione e faccio cose inutili. Non riesco a seguire tv, nè leggere, ma solo scrivere perchè mi piace molto farlo. Scusi se continuo a scrivere, ma sono disperata e vorrei indietro la mia vita di un mese fa.
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Considerato l'effetto eccitante dell'efexor e l'insorgere di gravi e continui attacchi di panico concentrati nello stomaco e nel basso ventre, il neurologo mi ha cambiato la terapia:
- mezzo sereupin 20mg prima di colazione
- mezzo sereupin 20mg prima di pranzo
- 5 gocce di en tre volte al giorno
- mezzo protiaden la sera
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ciò che descrive come "effetto eccitante" non è tale in quanto è normalmente presente quale effetto collaterale durante l'inizio o l'aumento.

Non è possibile pensare ad una variazione di questo tipo che è completamente differente dal trattamento precedente.
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Quindi, secondo lei, dovrei continuare con l'efexor e sopportarne gli effetti collaterali che sono tremendi? Effettivamente il farmaco originale lo prendo solo da 8 giorni. Posso prendere le 5 gocce di en tre volte al giorno o, almeno, nei momenti in cui l'eccitazione è maggiore?
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Utente
"Non è possibile pensare ad una variazione di questo tipo che è completamente differente dal trattamento precedente"



Ci ho pensato bene e ho deciso che continuerò con l'efexor. Credo che in questo momento cambiare farmaco potrebbe procurarmi guai peggiori.
Non so perchè, ma lei mi ispira molta fiducia.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Io però non posso autorizzarla a fare variazioni sulla base di considerazioni discorsive nell'ambito non diretto.

Sarebbe opportuna la valutazione di una variazione di medico, rivolgendosi ad uno psichiatra.
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Utente
Mi sono rivolta al mio psichiatra (che finora per puro errore ho chiamato "neurologo") ed ha concordato, visto che gli ho parlato di sovraeccitazione notevole e non di veri e propri attacchi di panico come gli avevo riferito, di continuare la cura con efexor aggiungendo le gocce di en 3 volte al giorno.
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Utente
Utente
Dopo 23 giorni di efexor nessun risultato; sono ancora più agitata e ho avuto pesanti somatizzazioni corporee : in un supermercato la sensazione di cervello tranciato a metà che premeva sulla testa (ho pensato all'ictus) e gambe vuote, incorporee. I miei capelli, nonostante i bigodini serali, non reggono e scendono inconsistenti. Non ce la faccio più, in casa la giornata non passa mai e fuori sto malissimo.
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Il mio corpo è vuoto, la mia mente pure. Che fare?
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Utente
Gentili Dottori, dopo tre mesi di sofferenze inenarrabili e dopo aver provato altre cure con il caldo asfissiante di questa estate, sono tornata al farmaco iniziale: Efexor. Dopoaver assunto efexor 75 mg (come ho scritto sopra) per oltre 20 giorni, ho avuto solo effetti collaterali. Perciò il medico ha pensato di farmelo prendere in due somministrazioni: al mattino 37,5 e a pranzo 37,5. Ma non lo tolleravo neanche così: dopo averlo provato in tutti i modi possibili, siamo arrivati a 4 somminstrazioni dividendo l'efexor 37,5 (cosa che non si dovrebbe fare, lo so): mezza ogni 4 ore: 8.30-12,30-16,30- 20.30.
Miracolo! Dopo due giorni (ieri) il farmaco ha iniziato a funzionare dandomi effetti benefici in tutto il corpo, però sono preoccupata perchè questi effetti durano poco e scompaiono in breve tempo. E' forse perchè la dose è troppo bassa? Però ho provato diversamente e dosi più alte non le tollero. La mia depressione stavolta è troppa. Cosa posso fare?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La venlafaxina è disponibile anche in formulazioni divisibili per cui non comprendo l'utilizzo del farmaco in questo modo.

Non è chiaro ancora che l'efficacia terapeutica si esplica dopo circa 4 settimane e la presenza di effetti terapeutici dopo tale periodo è una casualità rispetto all'utilizzo del prodotto in questo modo anomalo che, tra l'altro, perde le caratteristiche di rilascio prolungato con queste suddivisioni strane che non garantiscono, in ogni caso, che la dose assunta sia uguale durante tutto il corso delle 4 somministrazioni stabilite.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
so benissimo che l'utilizzo del farmaco in 4 somministrazioni è anomalo e le dosi possono non essere uguali, ma, dopo averlo provato in tutte le salse e, soprattutto, dopo il fallimento del primo efexor 75 mg a giugno nel quale credevo molto ( e non capisco perchè non abbia funzionato), cosa dovevo fare all'apice della disperazione? Sto tentando e ritentando perchè credo che questo sia il mio farmaco. Ora la dose che sto provando da tre giorni è:
efexor 37,5 : 1 cp. la mattina; 1/2 cp. a pranzo; 1 cp. ore 16,00; 1/2 ore 21,00. Le mezze dosi funzionano (per poco tempo), quella intera no.
La prego, mi aiuti a capire come posso utilizzare questo farmaco in modo corretto o sono io un caso disperato?
Quando dice che la venlafaxina è disponibile anche in formulazioni divisibili a che si riferisce?
La ringrazio molto se vorrà rispondermi, avrà capito che sono ridotta al lumicino.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ovviamente devo ripetere che non è possibile gestire la terapia on line e che il riferimento resta il suo psichiatra, se ne ha uno.
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