Vertigini cervicale o ansia

Buongiorno,
chiedo un consulto in merito all'oggetto poichè, nonostante i miei disturbi siano presenti da almeno 20 anni, non ho ancora capito la loro specifica origine e questo mette agitazione su agitazione.Premetto di essere un soggetto molto ansioso e che ho subito negli anni numerose problematiche di somatizzazione.Sono stata anche in cura da uno psichiatra che, con l'introduzione di medicinali, ha 'tamponato' per un paio di anni i vari problemi....Ed eccoci al dunque.Soffro di problematiche cervicali conclamate e diagnosticate con mezzi strumentali, tuttavia ultimamente i problemi di sempre stanno rovinando completamente il mio equilibrio già poco stabile.....
Le forti contratture cercivali mi provocano instabilità capogiri vertigini soggettive...mi sento ondeggiare, talvolta mi sento pendere da una parte, altre volte, se fisso un oggetto per qualche secondo mi sembra che esso si muova...talvolta quando cammino mi sembra di tremare e mi danno fastidio i riflessi delle cose su superfici lucide....tutto ciò scatena attacchi di ansia tremendi.
Adesso la domanda:come fà la psiche a creare questo senso di instabilità?Perchè quando sono in ansia percepisco questa sensazione?Perchè più ci penso e più sto male?Il mio obiettivo stavolta sarebbe quello di vincere senza medicinali anche se temo sarà impossibile, tuttavia una risposta alle mie domande penso sia l'inizio per un'analisi della mia interiorità.GRAZIE INFINITE
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Non è comunque la psiche, è il cervello se mai. Niente di strano nel pensare che un problema in una parte del sistema nervoso possa portarsi dietro un problema secondario che si esprime con sintomi diversi. Es. lei può facilmente comprendere che un problema di dolore cervicale possa produrre una contrattura muscolare, che a sua volta potrebbe schiacciare/irritare un nervo e produrre vertigini, cefalea etc.
La stessa cosa può accadere con aree che si esprimono con l'ansia.

Quindi se ha comunque attacchi d'ansia, può aver senso intervenire su quelli. In alcuni casi si scopre poi meglio che in realtà la cervicale, pur presente, non era il movente essenziale di quei fenomeni.

Lei sta già assumendo una cura per il disturbo d'ansia, e di preciso quale diagnosi ha ricevuto negli anni ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro Dr Pacini, mi ha curato le anni fa e molto bene....mi diagnosticò 'disturbo di ansia generalizzata con delirio ipocondriaco somatoforme' ho seguito la terapia per poi lasciarla....sono stata bene, ma adesso temo che ci siamo di nuovo.Non sa come vorrei evitare i medicinali per guarire anche se con il tempo ho capito che ho proprio necessità di quelli.....purtroppo vorrei essere forte, ma non ci riesco, sono attanagliata dall'angoscia...
La mia angoscia si presenta con sbandamenti, tensioni muscolari, nausea, tachicardia , tutti i giorni mi alzo con un solo pensiero:
COME STO OGGI?Tutto mi sembra difficile, ho paura, ed anche se io l'ansia la conosco, non la capisco e si nasconde dietro tutti questi sintomi che mi rovinano l'esistenza .Come è possibile che dopo tutti questi anni la mia ansia si mascheri così tanto con malattie fisiche tanto da non riconoscerla mai?????
Un caro saluto ed un ringraziamento profondo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Essere forti non significa non prendere medicinali, e tantomeno farsi passare i sintomi da solo. Non funziona ed è errata quest'idea per cui curarsi per problemi d'ansia o d'umore è evitabile tramite funzioni tipo "la forza" (lasciamola a Guerre Stellari).

Il coraggio va applicato ad accettare la cura e a usarla come un'arma per la propria salute.

Detto questo, niente di più normale che nelle ricadute ansiose, o depressivi, i sintomi sentinella siano quelli corporei.
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