Fronteggiare il panico

Buonasera. Vi contatto perché sono veramente giù di morale per la mia situazione attuale. Sto evitando tutto e tutti, sto azzerando la mia vita sociale per colpa dell'ansia.
Sono una ragazza 23enne e la mia storia è questa: circa 4 anni fa ho perso mio padre per un aneurisma cerebrale all'improvviso. Facevo il 3 superiore e non ho mai accettato la cosa perché gli ero molto molto legata. Premetto che soffro di alcune piccole compulsioni da quando ero piccola e una volta ( alle elementari) ho avuto un episodio di derealizzazione credo ( che mi ha molto destabilizzata e mi ha portata ad un usare queste 'compulsioni' senza senso molto intensamente).
Sono stata 'benino' fino a quando al secondo anno di università ( studio economia e commercio) ho avuto alcuni strani sintomi alla vista e ad un braccio: le corse in ospedale, neurologi, risonanze, pev e controlli continui per un anno perché le RM mostravano alcune cicatrici comunque stabili nel
Tempo. Nel frattempo ho avuto di tutto e di più, ansia immane, dolori dappertutto ( eppure le risonanze erano sempre uguali e non giustificavano i sintomi)..
Da ultimo una fortissima dispnea che mi ha fatto passare 1 mese e mezzo di inferno e che ogni tanto ritorna.
A parte questo in aprile ho avuto il mio primo attacco di panico: sono anemica credevo fosse quello è invece no: ero in un locale a cena fuori e mi sentivo svenire, pressione bassa, tachicardia, sudore, un inferno. Andavano e venivano queste crisi finché non ho lasciato il locale. Poi non ci ho pensato più. Ad agosto altre 2 crisi da lì sempre peggio: crisi continue, ovunque, solo a casa non mi succede, non riesco ad andare più nemmeno al supermercato e per fare un esame universitario ricorro all uso di xanax. Insomma insostenibile. In più dolore muscolare continuo. Terrore anche di guidare. Un inferno. Ho provato con la psicologa per vario tempo, training autogeno ma nulla. Quando sto in un luogo affollato o fuori casa mi viene in mente il panico e da lì tutti i sintomi: tachicardia, sudore, perdita controllo, tremore e paura ( vera paura) di svenire in pubblico..
Cosa mi consigliate? Sono un po restia a provare SSRI ( ho fatto un paio di sett di cipralex datomi dal neurologo ma poi ho smesso perché mi sentivo troppo stanca e avevo nausea).
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La situazione andrebbe valutata da uno specialista in psichiatria per capire quali fenomeni possano essere specifici di un disturbo di panico e quali altri possono mettere in evidenza altre manifestazioni.

Un trattamento farmacologico può essere indicato nel suo caso.

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Quando allude ad 'altre manifestazioni' intende cause organiche?
Guardi non so da cosa derivi il mio stato, ho passato anni difficili ma si è scatenato troppo in fretta, ho anche pensato a possibili cause organiche sottostanti. Non so più che pensare. Proprio per questo non so se prendere i farmaci perché non so se sia tutto 'mentale' o sia 'organico' .
La ringrazio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non intendo dire cause organiche faccio riferimento a diagnosi differenti rispetto al "panico"
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dopo
Utente
Utente
Capisco. Secondo lei: il fatto che non riesca ad uscire quasi di casa o avere USA conversazione sana con qualcuno senza imbattermi nel panico, non riuscire a frequentarci luoghi chiusi, necessita di una cura farmacologica? Con antidepressivi? E per i sintomi invece? Stessi farmaci?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Una terapia farmacologica comprende trattamenti che possono curare tutti i sintomi che lamenta secondo quanto stabilità chi la visita.
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dopo
Utente
Utente
Ma secondo lei ( da quello che le ho scritto) che disturbo psichiatrico ho?
Poi le chiedo, fattori organici scatenano i sintomi che lamento compreso il panico,
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