Rivedere ex fidanzata dopo mesi

Salve, mi sono lasciato 6 mesi fa, un amore malato che aveva reso due tranquille persone in mostri che continuamente litigavano, con una rottura da film con divani che volavano e genitori suoi presenti.
Era già da tempo fuori di me, ma dopo quel giorno ho affrontato momenti bui, ho sviluppato tante ossessioni e paranoie, tutte fortunatamente messe alle spalle. Al quarto mese ci siamo anche risentiti, finché io ho deciso di chiudere ogni forma di contatto perché non riuscivo a fidarmi di ciò mi raccontava e mi sono accorto di covare ancora tanto odio e risentimento verso di lei che le ho palesemente detto. Abita a centinaia di km di distanza da me, quindi essendo impensabile rivederla, ho affrontato bene il silenzio, frequentando anche un altra ragazza, giusto per non farmi mancare il sesso.
Oggi ho saputo che la mia ex verrà tra 1 mese per 15 giorni dove io lavoro (lei era una ex collega, trasferita per un avanzamento carriera) , la cosa è stata un fulmine a ciel sereno, non me l aspettavo un giorno di poterla avere a pochi passi dal mio naso. Sono stato assalito da mille dubbi, quando finalmente regnava indifferenza, adesso ricompare; devo essere sincero la prima cosa che ho pensato è stata: '' ecco finalmente avrò la mia vendetta" . Poi a mente lucida mi sono detto di aspettare che la notizia sia ufficiale o che magari sia lei stessa a comunicarmelo. Io non posso accettare di vederla e fare l indifferente, oppure mettermi in malattia per evitarla, piuttosto cercherò in ogni modo di impedirle di venir qui, so di non essere sincero e consapevone nel pensiero, ma quella donna merita il peggio da me!
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Dr. Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7 27
Ogni separazione è dolorosa, le separazioni dopo una relazione amorosa importante sono spesso anche travagliate. Per molte ragioni: il dispiacere, il senso di colpa, i rammarichi, le frustrazioni, il non detto e il troppo detto. Le separazioni, indipendentemente da chi sia il primo attore ovvero se si venga lasciati o sì Lassie, equivalgono ad un lutto. Le tre fasi del lutto hanno una successione precisa, molto ben descritta da Bowlby nei suoi scritti. La prima fase è quella della negazione in cui si accusa l'altro di essere stati abbandonati o si fa finta che non sia accaduto niente ,come se le tutto potesse tornare come prima, in questa fase può regnare la rabbia o l'indifferenza. La seconda fase è quella della disperazione, quella in cui Si prende coscienza che l'altro è scomparso dalla propria vita, che è "perduto" e in cui appare un senso profondo di disperazione, e prostrazione talvolta depressione. La terza fase è quella della presa di coscienza, chiamata anche rassegnazione, ma meglio definita come il recupero di ciò che è buono c'è stato un rapporto e che nessuno potrà mai più toglierci, che compensa quanto c'è stato di negativo e il dolore della perdita. La prima e la seconda fase si possono alternare per molto tempo oscillando gli stati d'animo tra il far finta di nulla come se nulla fosse accaduto, in una pace apparente, o anche desiderio di vendetta; e poi rabbia, disperazione o depressione. È un processo lungo che a volte richiede alcuni anni anche se nel frattempo è possibile intraprendere altre relazioni sentimentali, continuare a vivere. Conoscere quello che ci accade è sempre importante per poter essere il più possibile padroni delle proprie emozioni, poterle governare e non essere governate da esse, non compromettere la propria vita lavorativa e sentimentale e auspicabilmente non soffrire troppo. La sofferenza non è un valore aggiunto, è però qualcosa che nella vita "accade" e rispetto alla quale si può essere aiutati da un percorso di psicoterapia o analisi che ci permetta affrontare meglio le difficoltà del momento inserendole nel complesso della propria storia e della propria vita in generale.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ha una domanda da porre in merito al suo scritto?

https://wa.me/3908251881139
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Utente
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Ringrazio la dottoressa Lucattini, essere considerato il mio stato come una normale fase post rottura , dolorosa ma cmq passeggera;:mi fa ben sperare.
So che è questione di tempo, ma ci sono giorni che sembrano non passare mai, giorni in cui mi manca, altri in cui la odio, altri in cui mi sento in colpa per i miei errori .... Non sono coerente e non riesco a mettere un punto, come se ci fosse ancora qualcosa in sospeso tra di noi.
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Utente
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Dott Ruggiero avrei centinaia di domande da porre, le più importanti vorrei farle a quella stronza della mia ex, che mi disse : " ora che è finita, datti le risposte che più ti fanno comodo, pensa di me e di noi cio' che vuoi" .
Per quel che riguarda il mio scritto, penso che si sia capito che la notizia di un suo probabile breve ritorno mi ha destabilizzato.
Dopo 2 mesi di silenzio, a parte qualche suo squillo; sapere di avere un occasione per rivederla e parlarle forse per un ultima volta non so che potrebbe causare, quindi mi chiedo se sia giusto provare a risentirla prima del suo ritorno, ignorare il tutto e darsi per latitante oppure solo farle sapere che certe cose non sono ancora alle spalle e poi decidesse lei cosa è meglio per lei....