Ansia-depressione

Gentili dottori, mi chiamo Lucio e scrivo per un problema che riguarda mia mamma: lei ha 61 anni e da circa 20 giorni manifesta i seguenti sintomi,eccessiva e costante debolezza,grave difficoltà di sonno ( dorme circa 3 ore al giorno non continue e solo dopo l'assunzione di farmaci che indicherò in seguito), dimagrimento ( circa 5kg in 30 giorni e il suo peso attuale è di 80 kg), preoccupazione di avere problemi gravi nonostante che tutti gli accertamenti fatti ( esame tiroideo, analisi del sangue,radiografia al torace, ecografia e mammografia, ecografia pelvica) siano risultati negativi, preoccupazione che questi suoi problemi rechino danni a chi le sta intorno ( familiari). A seguito di ciò ci siamo recati da un medico specialista in psichiatria il quale ha evidenziato una malattia di ansia e gli ha prescritto in data 9/10/08 la seguente terapia: metà pillola "xanax" 0,25 mg al mattino,e di sera una intera nonchè 5 gocce di "elopram" 40 mg/ml. In data 14/10/08 persistendo i problemi lo psichiatra modifica la terapia nel modo seguente: mezza(xanax) al mattino, 8 gocce(elopram) di pomeriggio e una pillola di sera (xanax. Oggi 18/10/08 non avendo ancora benefici lo psichiatra modifica ulteriormente la terapia: mezza pillola di mattina, 8 gocce di pomeriggio e una pillola e mezza di sera. Faccio noltre presente 1) che tali sintomi già precedentemente ( circa due anni fa) si sono manifestati e a suo tempo superati con analoga terapia, 02) noi figli, tentiamo di aiutarla con più presenza, portandola fuori, parlando di più ma senza alcun risultato. Alla luce di tutto ciò in quale altro modo è possibile risolvere la situazione?
Ma la diagnosi di ansia é esatta? cosa sarebbe oppotuno fare? il nostro comportamento nei suoi confronti quale dovrebbe essere? Sapreste consigliarmi un medico specialista nella mia provincia?
Tante grazie
cordiali saluti lucio

[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

per avere dei benefici il trattamento con l'antidepressivo deve essere protratto per un periodo di tre settimane a dosaggio pieno.

Mi pare che attualmente sia ancora sottodosato e, quindi, potrebbe non portare ad alcun miglioramento.

Sarebbe opportuna una nuova rivalutazione.

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[#2]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2013
Psichiatra, Psicoterapeuta
La sintomatologia da lei descritta sembrerebbe rientrare in un quadro più ampio rispetto al semplice spettro d'ansia, come d'altro canto attestato dalla terapia impostata dal suo curante. Appare infatti chiara anche la componente legata alla deflessione del tono dell'umore, per la quale può essere senza dubbio utile anche il vostro supporto per aiutarla a superare vissuti abbandonici o di solitudine correlati alla depressione.
Per quanto concerne la terapia il vostro curante ha correttamente pensato di aumentare gradualmente la posologia prima di effettuare eventuali variazioni terapeutiche essendo trascorsi solo 20 giorni. L'efficacia terapeutica di farmaci come l'Elopram, infatti, si manifesta non prima di 7-10 giorni, cui deve seguire una fase di valutazione del quadro al fine di comprendere, come già detto, se la posologia e, successivamnte, il farmaco siano corretti.
Tutto ciò partendo dal presupposto che alcuni disturbi (come il calo ponderale)non siano correlati a componenti organiche (che sembrerebbero escluse dagli esami praticati).
Cordiali Saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
grazie dr. Ruggiero, grazie dr.ssa Ronco.. grazie soprattutto per la tempestività! Mi chiedevo ancora una cosa, per ovviare al problema dell'insonnia ( che a quanto pare sembra essere la causa principale perchè lo stato ansioso,il malessere,-non so come definirlo- inizia proprio quando lei si rende conto che non riesce a dormire)cosa si può fare praticamente, (perchè la situazione è opprimente anche per me che le sto accanto), oltre alla terapia con i farmaci? e soprattutto se continua così? ( senza alcun risultato).

Ancora cordiali saluti lucio.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la terapia potrebbe non avere alcun risultato in quanto sottodosata e comunque attualmente non ancora nei tempi di risposta (in genere circa tre settimane a dosaggio pieno).

Il sintomo insonnia puo' rappresentare uno degli aspetti del disturbo attualmente sofferto da sua madre e dovrebbe tendere a migliorare con il funzionamento del trattamento.

Non e' possibile inoltre aggiungere altre sostanze, neanche di derivazione naturale, in quanto queste potrebbero interagire con il trattamento e non sono presenti dati al riguardo.
Eventualmente e' da discutere con lo psichiatra l'introduzione di un ipnoinducente.

Deve solo attendere che il trattamento faccia effetto o far rivalutare sua madre, considerando in ogni caso che la risposta ai trattamenti richiede un certo tempo.
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio infinitamente...
Allora aspetterò qualche settimana procedendo con la cura. Dopodichè in caso di ancora mancati risultati, provvederò a contattarla...
grazie ancora
Lucio
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
salve...
scusate se vado subito al dunque, ma la situazione che qualche giorno fa ho descritto a proposito di mia madre,non ha avuto nessun miglioramento... Anzi sempre peggio, non dorme mai,ha attacchi improvvisi,si lamenta, vorrebbe urlare,dice che si sente soffocare, gli batte forte il cuore e che sta per morire, ha senso di nausea ed è convinta che siano i medicinali che sta prendendo... credo che la diagnosi di ansia non sia giusta. Che strada devo seguire, cosa devo fare, in questi casi a chi ci si rivolge? è necessario il ricovero in un'ospedale psichiatrico?

Lucio
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la valutazione per un eventuale ricovero resta di pertinenza dei servizi territoriali di zona.
Generalmente per eta' e per la possibile presenza di patologie di altra natura, e' sconsigliato il ricovero a pazienti dopo i 60 anni (secondo le linee guida della Campania) a meno che non ci siano in anamnesi indicazioni a ricoveri psichiatrici.

Il trattamento deve essere mantenuto alla dose efficace per un tempo minimo di 3-4 settimane, prima delle quali possono presentarsi peggioramenti clinici ed alterazioni rapportabili agli effetti collaterali noti dei farmaci.

Dopo tale periodo in assenza di risultati apprezzabili e' utile una rivalutazione.
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