Depressione, autolesionismo e depersonalizzazione.

Buonasera,
Ho 30 anni, quattro anni fa ho iniziato ad avere attacchi di panico e crisi d'ansia con frequenza quasi giornaliera solitamente nelle ore notturne, così ho deciso di rivolgermi al CSM della mia città. Dopo alcune visite la neuropsichiatra mi ha prescritto 10 gocce di cipralex e lexotan (10 gocce la mattina, 5 il pomeriggio e 15 la notte). In seguito, causa difficoltà nel prendere sonno, un'altra neuropsichiatra ha tolto le 5 gocce di lexotan del pomeriggio per aggiungerle a quelle della sera. Ho continuato questa terapia fino a un mese fa, quando ho deciso di interromperla causa un aumento del peso di circa 15 kg, senza supporto medico perché purtroppo non ci sono attualmente professionisti disponibili per prestazioni erogate dal SSN. Durante questi anni ho scoperto di soffrire della tiroidite di hashimoto con presenza di noduli di natura benigna, anche se dagli esami la tiroide sembra funzionare correttamente. A questo devo aggiungere degli episodi particolari che hanno iniziato a presentarsi dall'infanzia, in alcuni momenti la sensazione di sentirsi al dì fuori del proprio corpo che in età adulta si sono trasformati nel non riconoscermi allo specchio.
Purtroppo da quasi un anno ho iniziato ad avere saltuari episodi di autolesionismo, nello specifico mi taglio su braccia e cosce.
Vorrei capire da cosa può nascere il non riconoscermi allo specchio e sentirmi al dì fuori del mio corpo, come se rimanesse solo un guscio; aggiungo che pur avendo un'ottima memoria ho dei buchi nella memoria che risalgono all'età di 8 anni circa. Potrebbe essere legato a questo e è consigliato ricercare quei ricordi rimossi? Vi ringrazio sin da ora per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sembrano episodi di derealizzazione, che possono accompagnarsi ad autolesionismo e amnesia. Sono fenomeni che andrebbero riferiti allo psichiatra perché hanno le loro cure, inoltre gli antidepressivi non sempre sono adeguati in presenza di crisi di questo tipo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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