Cambio terapia da Escitalopram ad Alopram + Gabapentin

Salve,
ho assunto per oltre 12 anni escitalopram per disturbi di DAP e DOC, il farmaco ha funzionato perfettamente, poi ha perso efficacia, lo psichiatra mi ha fatto salire a 15 ha rifunzionato per un altro anno.
Poi a seguito di due tentativi di sospensione falliti (mi ha fatto sospendere lo psichiatra) , successivamente ai quali ho dovuto riprendere la terapia di corsa, ha smesso di funzionare nuovamente e ora neanche a 20mg funziona più (ho alzato la dose sempre dietro prescrizione da 2 mesi) , ho avuto un miglioramento rispetto ai 15mg ma ancora ansia e umore sono altalenanti.

Cambiato psichiatra mi ha proposto di cambiare dall'escitalopram(20mg) all'elopram (40mg) con un processo di cross tapering di tre settimane e di aggiungere gabapentin 400mg (100+300) a partire da 100 e salire in questi 20 giorni.

Credete che possa trarne benefici?
L'elopram non è uguale all'escitalopram tranne per la presenza della molecola con chiralità differente?
Se l'escitalopram non funziona più bene l'elopram potrebbe funzionare?
E il gabapentin? è indicato in queste situazioni?
Avendo preso l'escitalopram per più di 12 anni non avrò sintomi da sospensione?

Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

francamente, dovendo cambiare l's-citalopram, la prima scelta non sarebbe il farmaco che lo contiene (non è a chiralità differente, è una miscela dei due tipi di molecola al 50%).
Inoltre, non comprendo perché del cross-tapering, è una cosa praticamente uguale, di cui l's è la parte principalmente attiva.

Il gabapentin è un farmaco antiansia che si associa spesso, ma in seconda battuta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Grazie dott. Pacini, il mio dubbio infatti è il perché l'elopram?
Lo psichiatra mi ha risposto che è più indicato per il DAP rispetto all'escitalopram.

Ma il dubbio più forte è un altro. Io con 20mg, non sto ancora bene, ma sto molto meglio rispetto ai 15mg (niente derealizzazione, niente tachicardia, solo dei picchi d'ansia che mi pare stiano scemando), non è che aspettando un altro po le cose si sistemerebbero?

Lui ha risposto che lo stesso farmaco non va preso per più di 4-5 anni per mantenere l'elasticità del cervello (per evitare tachifilassi e perdita di efficacia) e lui infatti ai sui pazienti li cambia anche se i pazienti stanno bene.

Vale la pena affrontare il cambio (che a me fa paura) per l'elopram?

il precedente psichiatra mi aveva proposto se con il 20mg di escitalopram non avessi risposto bene di aggiungere il DENIBAN 50mg e eventualmente senza mancanza di risposta aggiungere anche l'anafranil 75mg. Dopo di che se non avesssi avuto miglioramenti passare al fevarin o al paxil.


Onestamente no so quale strada intraprendere.
Ha senso chiedere allo psichiatra di tenere il cipralex a 20mg per un altro poco visto che ho avuto miglioramenti rispetto al 15? Aggiungendo magari solo il Gabapentin?

E' vero che gli ssri vanno cambiati ogni 4-5 anni?
Perché il gabentin in seconda battuta? nel senso che è una seconda scelta o che va aggiunto solo in mancanza di risposta e non preventivamente?

Grazie

[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

A parte il fatto che non mi risulta questo fenomeno di perdita di efficacia a lungo termine, ma la parola "tachi-filassi" significa "assuefazione in tempi rapidi", quindi non c'entra proprio niente.
In ogni caso il passaggio da s-citalopram a r/s citalopram non è un cambiamento, ma una continuità dell's-citalopram.

Quindi questo discorso non mi torna dall'inizio alla fine.

I farmaci come il gabapentin si possono aggiungere anche subito, niente lo vieta, però se qui si cerca una risposta migliore sulla diagnosi di partenza, la questione mi pare cercare una monoterapia alternativa al s-citalopram.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Buonasera Dott. Pacini, la ringrazio per la cortese risposta,
oggi ho risentito lo psichiatra che ha ribadito:

- Il tentativo di sospensione del cipralex mi ha fatto peggiorare, quindi ora dopo 12-13 anni non funziona più (perché sono peggiorato).

- Gli antidepressivi vanno cambiati anche se funzionano (quindi anche se il paziente sta bene) ogni 4-5 anni per evitare che il cervello si abitui alla stessa molecola in quanto poi un eventuale cambio renderebbe la terapia ingestibile (!?)

Quindi praticamente da quel che ho capito ho fatto un danno enorme prendendo lo stesso farmaco per 12 anni, perché ora il cambio sarà difficilissimo

Ora mi permetta di chiedere se in base alle sua conoscenze mediche ed esperienze cliniche questo è vero.

Grazie






[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Per me questo discorso non ha senso. Forse non lo ha inteso bene, non saprei.

Se è peggiorato è una cosa, e lo posso capire.
Che prendendo il farmaco per anni poi non funzioni assolutamente no, anzi se mai l'opposto.
Che sospendendolo il disturbo si sia aggravato e quindi dopo non risponda più è un ragionamento che torna, e appunto per questo mi pare che sia opposto al concetto che invece i farmaci smettono di funzionare se si prendono a lungo.
Se si prendono a lungo il disturbo ha una maggiore probabilità di restare spento e anche una maggiore autonomia prima della ricaduta in caso di sospensione.

Prendendo lo stesso farmaco a lungo non ha fatto alcun danno, se mai non funziona più perché il disturbo si è aggravato o ha cambiato connotati, che è un discorso diverso.
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Purtroppo la risposta al farmaco anche alzando la dose (a 20mg) è solo parziale nel senso che non ho DAP, derealizzazione, ma solo alcuni picchi di di ansia senza somatizzazioni, non tutti i giorni, ma ce li ho.
Mentre prima la risposta era completa.

Esiste la possibilità che risponda ad una altro SSRI?

Posso sperare ancora in una monoterapia?

In base alla sua esperienza crede che il passaggio ad un altro farmaco dopo tanti anni di assunzione dell'escitalopram sarà particolarmente problematico?

Grazie
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Se non funziona più un medicinale mi par logico si passi a un altro, ssri o meno che sia.
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Posso rispettosamente chiederle se In base alla sua esperienza crede che il passaggio ad un altro farmaco dopo tanti anni di assunzione dell'escitalopram sarà particolarmente problematico?

O se non vuole o può rispondere in questa sede il motivo?

Grazie
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Io non capisco tutta questa inesistente questione del "dopo tanto tempo". E' una questione che non vedo, non è che ci siano cose su cui non rispondere.
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto