Fobia di perdere qualcuno

Sono un ragazzo di 19 anni omosessuale che purtroppo non ha una vita bella è serena come vorrebbe, ovvero ho una bella vita ma non riesco proprio a godermela.
essendo omosessuale trovare un compagno e vivere una vita normale è molto difficile, poi ancora più difficile dato il fatto che vivo in un piccolissimo paese di montagna, ma dopo tanto sperare arriva un ragazzo che mi ama e finalmente vivo una vita normalissima, sono felicissimo e posso gridare a gran voce " FINALMENTE VIVO", fin qui sembra tutto normale tranne quando purtroppo, la sera prima di dormire il cuore mi batte forte e anche se sono stanchissimo non riesco proprio a dormire, ho paura anzi terrore che l'indomani il mio ragazzo mi possa mancare, morire investito, d'incidente, malattia, qualsiasi cosa, questa mia fobia purtroppo viene moltiplicata dal fatto che sono consapevole che ogni persona è differente l'una dall'altra e sono sicurissimo di non trovare nessuno come lui e quindi di vivere una vita senza senso, e per di più, ovunque io mi giri qualsiasi cosa pensi lui e lì e vivrei con l'angoscia il dolore e la morte nel cuore per tutta la vita, in poche parole se muore lui sono consapevole che muoio anche io, sono arrivato a dormire la sera dicendomi "ok allora se muore io mi suicido, perchè tanto nulla avrebbe più senso" è così solo così riesco ad andare avanti, ma essendo religoso ho paura di commettere peccato e quindi di non rivederlo se ci fosse un'ipotetico paradiso, quindi mi ritrovo in gabbia e a vedermi soffrire senza via di fuga, dolore finchè non muoio, senza nemmeno la speranza di togliermi la vita.
Il rapporto morboso, che mi fa venire questa fobia è dovuto dal fatto che io è il mio ragazzo abbiamo talmente tante cose in comune, talmente tante cose strane che ci sono successe, talmente tante cose (positive) che mi spingono ad amarlo alla follia e morbosamente, quindi non mi viene nemmeno da pensare che qualcuno possa prendere il suo posto.
Adesso che ci penso più che paura di perderlo è paura di ritrovarmi a dover soffrire tutta la vita per la sua perdita, e il fatto di questo pensiero egoista, che lui non farebbe mai, mi fa sentire ancora più male.
Questi chiamiamoli "attacchi di panico" anche se non ci sono, si verificano quando litigo con lui, quindi che mi venga a mancare proprio nel momento più brutto, un litigio...
Scrivo per farmi dare qualche consiglio, perchè quasi sicuramente mi direte di sentire uno specialista, io vi chiedo, per cortesia, c'è qualcosa che possa farmi stare meglio??? un consiglio? una tecnica? grazie per l'attenzione, davvero non so come ringraziarvi...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
gentile utente,

no, non chiamiamoli "attacchi di panico" perché è un termine che corrisponde ad altro. Il tipo di reazione denota se mai una vivacità particolare dell'umore, cosa che non credo le sia nuova, e una intensità nelle reazioni emotive spesso disturbante perché fonte di vulnerabilità.
Il mio parere è che la modalità di presentazione del suo problema (incentrato su una situzione specifica) si adatti più ad una risposta psicologica, quindi può proporre il problema anche ai colleghi psicologi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Cosa dovrei fare? spostare la domanda in psicologia?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
si
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