Interazione paroxetina, piracetam e l-acetil-carnitina

Buongiorno,
sono un ragazzo di 26 anni anni che nell'ultimo anno a causa di varie vicissitudini ha subito un crollo. Per questo motivo mi è stato prescritta la paroxetina (nello specifico daparox) che ho assunto per circa 6 mesi a dosi di 20 mg/giorno, la mattina dopo la colazione. Volendo terminare l'assunzione, mi sono recato da uno psichiatra che mi ha prospettato la terapia di diminuzione: 10 gocce (corrispondenti a 10 mg) di daparox per 10 gg, poi scalare di 1 fino a sospensione.
Poichè avevo inoltre difficoltà di memorizzazione, di ragionamento, di brillantezza mentale, ho deciso senza prescrizione di assumere Piracetam (Nootropil), capsule da 1200 mg 3 volte al giorno dopo pasti (colazione, pranzo, pomeriggio) e L-acetil-carnitina (Nicetile) 500 mg 1 volta al giorno (colazione). La terapia di diminuzione del daparox è iniziata in contemporanea con questa. L'assunzione è finalizzata alla necessità di un intensa attività di studio per sostenere gli importanti colloqui.
Dopo circa 5 gg sono comparsi dei sintomi che ora, a 15 gg di distanza, sono molto marcati. In partiolare lievi stati di ansia passeggeri, ma soprattutto una strana sensazione che non so ben descrivere, di pesantezza dentro la testa, come se fosse un palloncino pieno d'aria. E' simile alla sensazione che si prova nei vuoti d'aria sugli aereoplani. Questo mi provoca anche vertigini, quando cammino, e giramenti di testa improvvisi e violenti. QUesti sintomi sono quasi assenti alla mattina, insorgono il tardo pomeriggio e si fanno molto marcati la sera. Segnalo anhe potenti e prolungati acufeni alla sera.
Tuttavia quasi subito dall'inizio della terapia ho notato una netta diminuzione dei sintomi che avevo prima quali soprattutto narcolessia. Adesso riesco a dormire anche 5 ore a notte (contro le usuali 10) ed essere lucidissimo durante il giorno.

Vorrei chiedere la seguente cosa: i sintomi che ho accusato sono imputabili alla sospensione del daparox, al nootropil o alla combinazione dei due farmaci?
Il nootropil, che ho letto essere molto sicuro, può essere usato tranquillamente in periodo di forte stress per aumentare temporaneamente le capacità cognitive offuscate dallo stress? E' effiace per la capacità di apprendimento, concentrazione e memoria? Esistono farmaci/integratori che sono più efficaci per quegli scopi considerando studi scientifici attendibili?

Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei è molto preoccupato della sua efficienza mentale, ma non è chiaro se questo sia una delle caratteristiche della sua personalità o un problema oggettivo.

Nel ragionamento manca la diagnosi, perché il termine "stress" è niente più che un modo di dire, e spesso un errore di scambio della causa con l'effetto.

Dr.Matteo Pacini
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
la sospensione della paroxetina richiede dei tempi molto lunghi per cui la presenza dei sintomi lamentati può essere normale nel periodo di sospensione soprattutto se è piuttosto veloce.

L'uso di piracetam e l-acetil carnitina non favoriscono le funzioni mentali in pazienti giovani ed in buona salute in quanto il loro utilizzo è riservato a pazienti anziani con problematiche cognitive.

Sarebbe il caso che faccia valutare seriamente la sua condizioni psichica e si affidi alle cure di uno psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottori, le vostre risposte sono state sicuramente utili tuttavia le questioni da voi sollevate stanno venendo trattare dai miei medici, mentre sulle domande che ho posto, e a cui purtroppo però non ho ricevto risposta, i medici che mi stano seguendo non hano saputo dare una risposta.
Dottor Ruggeri, sono in cura da uno psichiatra. Ammetto lo sbaglio di aver preso dei farmaci non prescritti specificatamente da lui.
Dottor Pacini, lo stress me lo sono autodiagnosticato, così come la "cura" con il nootropil. Come detto, errore mio. Adesso sto seguendo la posologia che i dottori mi hanno dato.
Lo psichiatra mi ha detto di prendere 1 sola nootropil per qualche giorno, poi di sospendere. Il medico curante ha dato lo stesso consiglio, ma aggiungendo di scalare il daparox con meno velocità. Infine il medico curante mi ha prescritto il microser per i capogiri.

Appurato quindi che i vostri consigli di farmi seguire da uno psichiatra stanno già venendo applicati, vorrei ricevere una risposta per quanto riguarda le domande che ho fatto: secondo la vostra esperienza clinica, i capogiri e la confusione sensoriale (che, comunque, non pregiudica la lucidità mentale e la capacità di ragionamento) possono essere dovuti solamente alla sospensione del daparox (modalità di sospensione che, ribadisco, ho seguito alla lettera come mi è stata prescritta dallo pschiatra) oppure dall'assocazione con i farmaci nootropil e nicetile.
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Dottor Pacini, lo stress me lo sono autodiagnosticato, così come la "cura" con il nootropil"


Per carita, non si autodiagnosticato niente, anche perché stress non significa niente. Idem l'autoprescrizione secondo questi criteri, è una cosa che va bene per tutti e per nessuno.

Ripeto, si nota una certa apprensione per le sue funzioni mentali, al di là di quello che può banalmente essere una sindrome da sospensione o quant'altro. Questo è l'aspetto da gestire col suo medico, e da riferire
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dopo
Utente
Utente
Dottor Pacini, le spiego dettagliatamente la situazione. Perchè, aldilà del mio errore che ho ammesso, semba che io nasconda le cose al mio medico psichiatra e al mio medico curante, quando in realtà io ho detto loro tutto, evidentemente non hanno ritenuto importante indagare il perchè io abbia cosi a cuore le mie performance mentali che io ritengo essere degenerate in questo ultimo periodo.
Come ho scritto nell'OP, prendevo daparox da circa 6 mesi, ma causandomi sonnolenza, fatica mentale, aumento di peso, e in ogni caso sentendomi meglio, sono andato dallo psichiatra chiedendo consiglio se fosse il caso di smettere. Lo psichiatra ha detto che tipicamente la cura è più lunga ma avendo eliminato una delle cause del mio malessere (cioè stare fuori casa e dei problemi associato a questo, in particolare problemi di lavoro e di convivenza) in questo caso la situazione si è risolta rapidamente, e che potevo iniziare a smettere, dandomi la posologia da me descritta, ovvero 10 gocce (10 mg) per 10 giorni e poi scalando di 1 goccia al giorno. Quelle che ho riportato sono, grossomodo, le parole dello pischiatra. Durante la mia chiacchierata con lui ho anche esposto le mie preoccupazione riguardo le mie facoltà mentali, e in particolare sulla continua sensazione di affaticamente e sonnolenza, chiedendo se potevo integrare con nootropil, avendo letto che aveva avuto ottimi risultati per l'innalzamento delle facoltà mentali e mnemoniche con trascurabili effetti collaterali. Lo psichiatra dunque disse che non c'era bisogno di assumere tale farmaco, limitando solamente ad un integratore alimentare. Dopo il mio colloquio con lo psichiatra, avendo avuto notizia di dover sostenere a breve dei colloqui lavorativi importanti, ho fatto di testa mia (già ammesso l'errore) prendendo il nootropil come su indicato.
Per cui come può vedere io ho detto bene allo psichiatra che la mia preoccupazione era rivolta al decremento delle facoltà intellettive (che sia solo una mia impressione o un dato di fatto è poi da vedere), ma lui non ha ritenuto opportuno approfondire. Poichè, come detto, le risorse mentali mi sono preziose in questo frangente, ho deciso di fare di testa mia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Secondo me la questione è questa. La causa del disturbo è presunta, per cui se la cura doveva durare più a lungo, resta il fatto che invece è finita prematuramente. Sarebbe stato logico passare ad un farmaco alternativo, se quello creava problemi di peso.
Quindi io farei rivedere la questione a partire da questo.
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