Parestesia, miocloni, insonnia

Premetto che soffro di gastroduodenite erosiva che curo con lucen 20 e Maalox al bisogno. Da circa un mese, con brevi intervalli di remissione, soffro di una parestesia-formicolio al lato più esterno della mano sinistra, appena sotto l'attaccatura del mignolo, e tende ad estendersi lungo l'asse mano-avambraccio generando una sensazione molto fastidiosa che produce uno strano senso di agitazione, con abbondante sudorazione di mani e piedi. Soffro di ipercifosi che non mi ha mai dato alcun disturbo . In questo mese però molto spesso avverto un formicolio insistente con perdita di sensibilità tattile all'altezza dell'attaccatura tra collo e spalla a sinistra. Sono inoltre comparse mioclonie insistenti, che si manifestano con improvvise contratture delle dita del piede, e successivamente movimenti della spalla. più raramente sono coinvolti altri muscoli, ma mi bloccano il sonno. Il neurologo visitandomi non ha trovato nulla di patologico. una tac alla testa di due anni fa non rilevava nulla di anormale. Una radiografia del rachide cervicale pure di due anni fa non riscontrava alcuna patologia. Circa quattro settimane fa ho avuto una forte contrattura muscolare che ha provocato irrigidimento della mascella, del collo e delle spalle. I sintomi sono comparsi circa otto giorni dopo questa prolungata contrattura muscolare risoltasi più o meno spontaneamente dopo tre settimane. I sintomi che descrivo erano in remissione e nelle ultime tre notti ero riuscito a dormire normalmente ma nel corso della giornata di ieri la parestesia alla mano e il formicolio al collo sono tornati. Questa notte il fastidio e i miocloni mi hanno impedito di prendere sonno malgrado la melatonina e quando sono riuscito ad addormentarmi si è trattato di brevi sonni caratterizzati da sogni molto vividi.
Negli ultimi tre giorni sto prendendo Polase, ritenendo possibile che i sintomi fossero legati a carenza di magnesio e/o potassio. Notavo un miglioramento sia del sonno sia dei miocloni ma stanotte tutto è nuovamente peggiorato.
Il curante attribuiva la contrattura improvvisa dei muscoli avvenuta quattro settimane fa a un principio di tetano forse arrestato da immunoglobuline somministrate 8 giorni dopo una ferita sospetta. questa tesi è stata però scartata dal neurologo.
Noto anche lieve aumento della minzione e occasionali improvvise sensazioni di freddo che tendono a scomparire dopo alcune ore. Comincio ad essere esasperato soprattutto per l'interferenza pesante di questi sintomi sul riposo notturno che è pressoché annullato da quattro settimane con poche eccezioni e malgrado l'uso tentativo di benzodiazepine a basso dosaggio, che non mi hanno procurato alcun giovamento ma anzi mi è parso che aggravassero i miocloni.
Gli ultimi esami del sangue sono di marzo e non rivelano null'altro che ipercolesterolemia che sto trattando con ArmoLipid plus e omega tre. Non so più cosa pensare, internet non fa che seminare confusione. Qualche suggerimento?
Grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Buongiorno a Lei,

ritengo vi siano alcuni esami indicati per valutare la sua attività bioelettrica cerebrale e la struttura/architettura del sonno.

In particolare una "Video-PSG" ovverosia una ripresa "Video di un esame Polisonnografico per studio quali/quantitativo del sonno" con aggiunta di "sensori di movimento agli arti interessati dai movimenti mioclonici".

Si rivolga ad un neurologo esperto in Medicina del Sonno o meglio ad un Centro di Medicina del Sonno.
Ritengo riuscirà ad ottenere le risposte ai suoi quesiti e, a seguire, un pianificazione del trattamento più adeguato.

Per saperne di più: http://www.otellopoli.it/polisonnografia/

La "ipotesi tetania latente o spasmofilia" è facilmente testabile mediante un "esame EMG con test ischemico".

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Poli,
Ringrazio per la celerissima risposta. Vorrei porle un quesito: le contrazioni delle dita dei piedi, occasionalmente delle dita delle mani, dei muscoli facciali e della spalla possono derivare da carenza di magnesio provocata dall'uso di antiacidi protratto da tre anni? Se sì, un esame del sangue fatto domattina evidenzierebbe scarsità di elettroliti anche se da due giorni assumo Polase? Dopo quanto tempo dovrei notare un beneficio dall'assunzione di Polase se fosse proprio una carenza di magnesio la causa delle parestesie alla mano sinistra (in misura minore ai piedi, soprattutto il sinistro e soprattutto a riposo). Ho notato, a riposo, alcuni tremiti muscolari al piede che non portano a un movimento ma solo a un breve tremolio che scompare rapidamente e ho notato una discreta rigidità ai muscoli addominali. Non so se abbiano significato clinico. Vorrei sottolineare che non ho mai avuto disturbi del sonno né ho mai sofferto di ansia di alcun tipo. Da quando ho questi sintomi invece mi scopro quasi al limite di un inspiegabile atteggiamento ossessivo nei loro confronti che so non appartenere al mio normale modo di essere. Può essere un segno clinico? La ringrazio di nuovo per la cortese attenzione.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La carenza di Magnesio è una delle possibilità come causa periferico/dismetabolica di crampi e mioclonie.

Una magnesemia domani mattina: poco indicativa

Mi premurerei di valutare anche la possibilità di una genesi centrale.

Per entrambe le ipotesi ho citato gli esami che ritengo indicati.

"...Da quando ho questi sintomi invece mi scopro quasi al limite di un inspiegabile atteggiamento ossessivo nei loro confronti che so non appartenere al mio normale modo di essere. Può essere un segno clinico?...";
circa questo aspetto ritengo indicata una vautazione clinica neuropsichiatrica.

Penso anche come Le occorra una figura professionale di riferimento in questa semplice o complessa circostanza. Questa naturalmente non può essere il "consulto a distanza".

NB: Questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituirsi ad una visita medica.

Cordialmente.
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