Ansia depressione insonnia

Ho 47 anni, soffro a fasi alterne di attacchi di ansia con episodi di attacchi di panico e depressione.
il primo fenomeno acuto di attacco di panico è stato a 17 anni, e da allora la vita è cambiata (fenomeni di evitamento - non guido la macchina, agorafobia, paura dei ponti e viadotti). Nonostante un paio d'anni di forte depressione e panico e molti anni di evitamento, tutto sommato sono riuscito ad andare avanti, ho trovato un lavoro, una moglie e ho dei figli.
Il problema che a seguito di un forte stress al lavoro, per delle questioni di cui non so se è colpa mia e che ho paura ad affrontere, da circa tre anni la situazione è peggiorata, in questo periodo per non fare come 30 anni fa quando ho lasciato incancrenire la cosa, Da un anno sono in psicoterapia ( 1 volta asettimana) e ho consultato una psichiatra che mi ha prescritto entact al mattino (0,25) xanax (4 volte al dì -0,25 - che sto scalando ora prendo 1 0 2 pastiglie al dì) e lendormin (0,20) la sera.
Faccio presente che mio padre ha sempre sofferto di attacchi di panico e che mia madre a seguito un grave sconforto circa due anni fa ha tenteato il suicidio.
La terapia mi sembra che abbia portato alcuni benefici, anche se ho paura di non uscire da questo tunnel.
Vorrei sapere se la terapia prescritta ha controindicazioni gravi e se vi sembra adeguata, se è vero che la depressione è genetica e in tale caso ho paura che ogni mio sforzo sarebbe vano, se è vero che i sonniferi provocando una sorta di paralisi del cervello alla lunga fanno male (senza non riuscivo a dormire) e se il sonno indotto non è sufficiente ad un sano riposo.
Per quanto riguarda la psicoterapia si è arrivati alla conclusione che il mio è stato un problema di evitamento continuo, dovuto alla mia bassissima autostima e che i problemi di questi ultimi annni hanno fatto riemergere le mie paure che non ho mai voluto risolvere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Il tipo di sintomi che riferisce suggeriscono un disturbo d'ansia, che è curabilissimo. Tuttavia, il tipo di terapia impostata non è indicato come terapia continuativa nei disturbi d'ansia, e induce assuefazione con conseguente perdita dell'effetto iniziale sui sintomi. Inoltre, una volta assuefatti per togliere il farmaco si deve farlo con gradualità, ed è quindi un'operazione più o meno fastidiosa. Terzo, assumere a lungo termine tranquillanti tende a peggiorare i sintomi ansiosi e a indurre depressione.
Per la cura dei disturbi d'ansia esistono farmacoterapie efficaci e sicure, che uno psichiatra medio dovrebbe conoscere. Chieda sicuramente un secondo parere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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