Il mio ragazzo è depresso e ha scatti d'ira

Buongiorno,
Vi scrivo perché sono in una situazione che mi addolora molto..
Sono insieme al mio ragazzo da 2 anni, io ho 25 anni lui 33, ha sempre avuto episodi di umore altalenante, la situazione a casa (vive ancora con i genitori) non è il massimo, infatti 8 mesi fa l'ho convinto a rivolgersi ad uno specialista (psichiatra) che gli ha prescritto dei farmaci per la depressione. Il suo umore è molto cambiato, sta meglio e resta a casa mia 4-5 sere alla settimana, ma a volte succedono ancora degli episodi dove diventa aggressivo o passivo.
Lui è già di natura molto geloso e settimana scorsa ho pubblicato su Facebook un video dove ballavo con delle amiche e che lui ha ritenuto vergognoso e mi ha addirittura insultata..dicendomi di non farmi ne vedere ne sentire per un paio di giorni o settimane. Io ho provato a parlargli ma non voleva ascoltarmi. A mio parere il video non era nulla di squallido anzi, ora lui ha tirato su un muro non riesco a contattarlo in nessun modo, si è chiuso in un silenzio e sono rimasta sconvolta perché 5 minuti prima che pubblicassi questo video era tutt'altra persona e mi trattava in tutt'altro modo, parlando di progetti futuri e ripentendomi quanto mi amasse e subito dopo il video ha iniziato ad urlarmi addosso, evitarmi anche sul posto di lavoro (lavoriamo nello stesso stabile allo stesso pianto). A mio parere andava tutto bene anzi quando avevamo delle discussioni ne parlavano e chiarivamo subito...questa volta è diverso e mi fa molto male.
Ho molta paura di perderlo perché ci tengo molto a lui e alla nostra relazione, quando non ha questi episodi sono molto felice con lui e voglio stargli accanto nel suo percorso farmacologico, mi chiedo se però questa reazione sia dovuto ai farmaci o alla depressione..
Grazie per l'aiuto
S
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Queste reazioni non sono elemento patologico ma caratteriale e comunque andrebbe chiarito da subito che le relazioni a due sono libere dai condizionamenti dell’altro, altrimenti la relazione non è sana e va definita meglio.


Dr. F. S. Ruggiero

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