Marijuana

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 18 anni, non ne ho mai fatto fatto un uso abituale ma, da un annetto a questa parte capita che una volta ogni 1/2 mesi mi ritrovi a fumare marijuana con un gruppetto di amici, arrivando, in certi periodi, ad una volta a settimana (cosa capitata forse 2 volte durate 4 settimane). Premetto che sto attraversando un periodo abbastanza stressante della mia vita caratterizzato da un forte stato ansioso persistente. Ultimamente, dopo l'assunzione della sostanza, mi capita di sentirmi stanco, confuso, con problemi di memoria e problemi di concentrazione che non fanno altro che aumentare i miei dubbi. la mia domanda è quindi: è possibile che abbia arrecato danni al cervello irreversibili?
Sono abbastanza sicuro che questi problemi siano causati anche dal mio stato d'ansia, ma non posso non pormi questo dubbio e non mi va di parlarne con un genitore o con uno specialista in quanto non mi va di farlo sapere agli altri per via delle conseguenze. Sono solo sintomi passeggeri dovuti all'assunzione anche abbastanza recente? Comunque sia ho intenzione di smettere di fumare o quantomeno di prendermi una lunga pausa. Vi prego di prendere in considerazione questa mia domanda.
Grazie in anticipo.
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Dr. Simone Di Pietro Psichiatra, Psicoterapeuta, Tossicologo 22 1
Buonasera, il suo cervello non ha subito alcun danno irreversibile. I sintomi di cui si lamenta sono almeno in parte legati all'assunzione della sostanza, ai suoi postumi e allo stato d'ansia di cui ha accennato. Mi sembra una buona idea interrompere l'assunzione e soprattutto non utilizzarla come rimedio per l'ansia.
Cordiali Saluti

Dr. Simone Di Pietro