Riduzione psicofarmaci

gentili dottori, sono un ragazzo di 26 anni, assumo eutimil da più di 5 mesi 20 milligrammi al giorno, e posso dire di non aver avuto alcunchè di miglioramenti, tranne una leggerissima riduzione dell'ansia. La diagnosi che mi è stata fatta è di depressione reattiva (dopo aver avuto una delusione d'amore). Vorrei tuttavia smettere di prendere il farmaco, consapevole della sua inutilità. Non posso nemmeno più permettermi una nuova visita in quanto lo specialista al quale mi sono rivolto è molto esoso e l'iter burocratico della ausl della mia città mi rimanda ai prossimi mesi. credetemi è una realtà. o Paghi tantissimo privatamente o aspetti mesi nell'anticamera del servizio sanitario pubblico. Ho assunto anche il depakim per tre mesi 500 milligrammi al giorno ma ho già smesso da due mesi sempre su consiglio dello specialista.
Come posso liberarmi dell'eutimil? la mia intenzione è quella di cominciare ad assumere mezza dose per due settimane, poi cominciare a giorni alterni e diminuire via via i n questo modo. Tanto la sintomatologia è sempre quella, anche se non è invalidante. Ossia qualche giorno di ansia tristezza e poi si va avanti comunque.
in attesa di risposta vi auguro cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

la riduzione della posologia farmacologica deve essere sempre fatta da un medico.
Se il medico al quale si e' rivolto ha prezzi troppo alti per lei puo' rivolgersi ad un altro psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore grazie per l'immediata risposta. Tuttavia mi permetta una considerazione. Ci sono alcune microrealtà che sfuggono davvero ai medici. Le faccio un esempio, mi trovo in una città in cui la burocrazioa sanitaria è spaventosa. Considerando il fatto che pur pubblicamente un tichet andrà pagato. Bene io mi trovo nella condizione (attualmente purtroppo) economica in cui anche quei pochi euro di tiket non posso permettermeli. Figuriamoci una visita specialistica. Questo significa che, una volta cominciata una cura dovrò continuarla a seguire fino al momento in cui avrò la disponibilità economica di rivolgermi allo specialista. Ma questo potrebbe anche far passare qualche anno, Quindi il fai da te appare quasi obbligato. E nella mia realtà ne vivono tantissimi. Nessuno si assume la responsabilità di un consiglio e inanto il paziente, povero, o non si cura o se ha avuto la fortuna (se cosi' si puo definire) di essere riuscito a fare qualche visita, continua a prendere le medicine finchè qualcuno non gli chiede di smettere. allora, non avendo nemmeno un euro per alcunchè tranne la bontà unica della mutua che mi passa almeno i farmaci non mi resta che continuare a prenderli fino a quando non so. Da vero povero che si rispetti ho 2 scelte. continua a prendere i farmaci in attesa di qualche miracolo o smetto a modo mio. questa è la realtà. ora mi si potrebbero fare mille obbiezioni ma ad ogni obbiezione l'unica risposta sarebbe: non ho soldi per permettermi nulla, tranne la dignità di soffrire.
saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

se lei e' nella condizione di essere esentato dal ticket deve fare una richiesta e diventa esente ticket per reddito, diversamente e' tenuto al pagamento di 18.59euro di visita psichiatrica