Disturbo conversione

Buonasera Dottori,
scrivo per chiedere un parere, pur conscio dei limiti del consulto a distanza, sulla situazione di mio padre.
Mio padre di 56 anni, sempre stato in buona salute (a parte eccessivo acido urico in trattamento con Zyloric 300mg), da ormai 8 mesi presenta alcuni problemi che si stanno facendo invalidanti quali:
crisi ipertensive frequenti (valori altissimi- nell'ultimo accesso in PS aveva 250/145)
ipertensione costante con PA 160/110 trattata con Normothen 2mg 1cp/die e Atenol 100mg 2cp/die - con terapia PA controllata 130/80
ritenzione urinaria cronica (con anche due episodi di globo vescicale)
difficoltà nel prendere sonno

Per questo motivo sono stati fatti molti esami quali:
RMN encefalo: negativa
scintigrafia con MIBG: negativa
esame neurologico: iperreflessia 4 arti, clono esauribile piede sx, per il resto ok
Holter PA 24h (in assunzione di terapia): profilo iperteso, non-dipper con innalzamento notturno della PA - valori fino a 200/80
esame urodinamico: dissinergia vescico-sfinterica, per il resto ok
esame prostata: prostata di normali dimensioni
analisi del sangue con ricerca di anticorpi vari (non ricordo al momento): tutto ok

poiché gli esami escludono un'origine organica, la neurologa gli ha fatto la diagnosi di disturbo di conversione e lo ha indirizzato in una struttura psichiatrica dove lo hanno tenuto in osservazione per 10gg provando farmaci quali Valium, Lexotan, EN, Tavor ed altri ma con scarsi risultati e lo hanno dimesso dicendo che la diagnosi di disturbo di conversione non corrisponde e che non ha problemi a livello psichiatrico, ma senza un'altra diagnosi.

Abbiamo cercato di contattare altri medici (neurologi, internisti) che ci hanno risposto che sono già stati fatti tantissimi esami e nessuno si prende la briga di seguirlo. Abbiamo contattato un altro psichiatra che è anche psicoterapeuta e anche lui esclude l'origine psichiatrica.

Quello che io ed il resto della mia famiglia ci stiamo domandando è: come è possibile che siano state escluse sia le eziologie organiche sia quelle psichiatriche? Cosa rimane? C'è un modo per diagnosticare oggettivamente il disturbo di conversione?
Nella vostra esperienza che sarà sicuramente pluridecennale avete mai incontrato casi di pazienti con un disturbo di conversione che presentano questi sintomi (anche di questa entità per esempio le crisi ipertensive)?

Scusate se sono stato prolisso ma non sappiamo cosa fare, spero qualcuno mi vorrà rispondere.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Quello che descrive non è un disturbo di conversione che ha caratteristiche ben diverse.

Non so se siano state già valutate le condizioni relative all’iperinsulinismo che possono dare questo tipo di fenomeni ipertensivi e problematiche di tipo neurologico periferico come quelle descritte.

Eventualmente vanno valutate.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Grazie mille Dottor Ruggiero per la velocissima risposta.

Francamente non so se sono state fatte indagini per questa patologia, potrebbe indicarmi qualche "parola chiave" in modo che io possa cercare tra i vari documenti -sono tantissimi- se sono state fatte queste analisi.

Una cosa che ho pensato io dal basso della mia ignoranza in materia e da qualche reminiscenza delle lezioni di scienze a scuola è che svuotamento della vescica, addormentamento e pressione sono controllati dal sistema nervoso autonomo, ricordo bene? Potrebbe esistere qualche patologia in quell'ambito?

Il problema è proprio che come dicevo sono stati fatti molti esami e ricerche che non hanno trovato nulla di organico, ed è quello che difatti continuano a ripeterci tutti i medici da noi interpellati per un parere e ci rimandano sempre allo psichiatra con diagnosi di disturbo di conversione. Gli psichiatri a loro volta non concordano. Non sappiamo più che fare.

Se fosse questa patologia che ha suggerito, iperinsulinismo, quale sarebbe lo specialista indicato per fare gli accertamenti specifici? Un endocrinologo?

Se può aiutare specifico che mio padre non ha mai sofferto di ansia né preoccupazioni particolarmente influenzanti, conduce una vita sana e (prima che iniziasse questo calvario) era una persona serena. Conoscendolo bene non ce lo rivedrei in una persona che possa soffrire di disturbi psichiatrici.

Grazie ancora Dottore, spero vorrà ancora rispondermi con qualche prezioso consiglio.
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Buonasera Dottori, scrivo dopo un po' di tempo per aggiornarVi e per chiedere la possibilità di un ulteriore interessamento.

La situazione di mio padre è rimasta pressoché invariata:
crisi ipertensive importanti,
ritenzione urinaria cronica (questa volta l'esame urodinamico ha refertato ACONTRATTILITA' VESCICALE)
potenziali evocati sacrali alterati (lieve sofferenza sensitiva del nervo pudendo)

Durante questo tempo abbiamo girato come trottole tra psichiatri (la diagnosi che ci aveva fatto una neurologa era stata di DISTURBO DI CONVERSIONE). Nessuno psichiatra vuole avvalorare questa tesi. Mio padre sta facendo anche psicoterapia.
Se qualcuno di Voi Medici Psichiatri fosse interessato a questo caso, Vi prego di rispondere per darci una mano. Non sappiamo più cosa fare.
Cordiali saluti