La sospensione dell'eutimil

dopo circa 4 anni di terapia con eutimil associato a terapia cognittivo comportamentale, per un disturbo da ansia generalizzata, il mio psichiatra ha deciso con me la sospensione dell'eutimil (mezza pasticca per 4 settimane , mezza pasticca a giorni alterni per altre 2). Già prima della sospensione totale ho iniziato ad avvertire una riproposizione dei disturbi d'ansia e sempre insieme al mio psichiatra abbiamo deciso di riprendere la terapia. Dopo una settimana con mezza pasticca da 8 giorni ho ripreso la terapia con una pasticca ma ancora non rivedo effetti positivi. So che esiste un periodo di latenza, ma sono spaventato dalla possibilità che una terapia che ha sempre funzionato non funzioni più. E' Possibile?? Scusate ma noi ansiosi siamo spaventati e pieni di paure
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La sospensione dell'eutimil non si decide "un bel giorno" per motivi non meglio precisati. Essendo comunque una prova, anche per rendersi conto a che punto si trova la malattia, se è in remissione clinica o biologica, deve procedere con una certa lentezza. Il che non signfica scalare lentamente, ma trascorrere un perodo a dose ridotta prima di procedere oltre.
Se lo scalaggio avviene con rapidità e la malattia non è in equilibrio quel che si produce è semplicemente una riesacerbazione dei sintomi, che poi impiegano qualche tempo per tornare a posto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. E' evidente che la malattia non era in equilibrio. D'altra parte lo stesso psichiatra mi aveva evidenziato la possibilità di una risacerbazione dei sintomi. Io posso vivere tranquillamente con l'eutimil, per me non è un problema prenderlo. Ho sempre pensato di prenderlo come mia madre prende la pasticca per l'ipertensione. Ho un grosso impegno a metà aprile e spero che l'eutimil rifaccia il suo lavoro per quel tempo.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

Mi chiedo perché' dopo poco tempo ha ripostato la stessa richiesta

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Rispetto alla precedente richiesta, c'è la ripresa della terapia, le mie domande oggi non sono sulla sopsensione ma sulla ripresa. Avrei voluto agganciarmi al precedente post ma il sito ha molto successo e ritrovarlo è stato impossibile.
Mi scuso Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Bastava cliccare sul proprio nome utente e avrebbe trovato il post.

Ad ogni modo, mi pare che ci sia una modalita' dubbiosa rispetto ai trattamenti o alle sospensioni che le vengono proposte e questo puo' essere un limite da valutare per l'efficacia dei trattamenti stessi.
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Utente
Utente
La ringrazio. Queste ultime sue considerazioni, mi hanno consentito un colloquio franco ieri con lo psichiatra, il quale mi ha spiegato le linee guida per la sospensione della paroxetina, i rischi di ricadute e le percentuali di recidiva. Abbiamo anche concordato che siccome la sospensione ed il rischio di recidiva possono comportare problemi che quando lui riterrà secondo le linee guida che è possibile sospendere il farmaco concorderemo insieme i tempi onde non pregiudicare la mia attività lavorativa. Gli ho anche detto del mio ricorso ai vostri consulti e lui non si è mostrato infastidito anzi ha detto che è positivo che i pazienti si informano. Peraltro la paroxetina sta incominciando a produrre i suoi effetti, in quanto da due giorni i livelli di ansia sono di molto diminuiti.
Grazie di nuovo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

mi fa piacere che ha avuto il coraggio di dire chiaramente le sue problematiche al suo psichiatra.

Lo scopo di questo servizio e' appunto non sostituirsi al curante ma dare delle informazioni, anche generiche, rispetto ai dubbi.

Se tutti gli utenti facessero come lei ha fatto, avrebbero una maggiore soddisfazione dai trattamenti con i propri curanti e verrebbero chiarite molte incomprensioni.
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