Sono disperata aiuto

Salve ho 33 anni e circa 6 anni fa ho iniziato a soffrire di ansia e attacchi di panico in accordo col mio specialista iniziai a prendere Entact 10 mg compresse, un antidepressivo ma nessun ansiolitico e iniziai una psicoterapia...In 3 o 4 mesi sono stata davvero meglio tanto che ero tornata ad essere una persona normale guidavo uscivo sola insomma una vita normale.
Poi luglio 2019 all'improvviso ebbi un attacco di panico e man mano è tornata anche l'ansia, non sono più uscita di casa proprio non ce la facevo, ho provato più psichiatri ma nessuno mi dava la cura giusta premetto che per tutti gli anni ho sempre continuato a prendere Entact, dopo la ricaduta ogni psichiatra mi dava una cura che non faceva effetto stavo sempre uguale...poi ho conosciuto una brava specialista che mi ha scalato gradualmente le cure date da altri e mi ha dato Sereupin 20 mg e En compresse da 0, 5 all'inizio sono stata meglio parlo di novembre dicembre fino a qualche mese fa diciamo un po meglio perché gli attacchi di panico e ansia ci sono sempre stati, non frequenti ma ci sono stati.
La settimana scorsa la mia psichiatra mi ha detto di prendere metà compressa di En nonostante le avevo detto che avevo di nuovo ansia mattutina e difficoltà a uscire tipo farmacia o a fare la spesa dato che è l'unica cosa che possiamo fare.
Insomma io sto davvero malissimo sono disperata e penso che non ne uscirò mai e non sarò mai più una persona come tante persone normali...Ho iniziato da pochi mesi una relazione con un uomo separato con figli e a volte litighiamo di brutto per tante cose non so se può dipendere anche da questo.
Io non voglio perderlo lo amo ma vorrei sapere se tornerò ad essere una persona normale e a togliere un gg i farmaci da mezzo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Ha postato nuovamente la stessa richiesta.

Comunque anche la sola assunzione di farmaci per periodi inferiori ad un mese non ne decreta il non funzionamento.

Probabilmente pone un obiettivo ora non realizzabile per cui non vorrebbe assumere farmaci.

Il problema principale è che se le terapie restano a dosaggi bassi gli effetti terapeutici possono essere limitati e non duraturi.

Anche la psicoterapia avrebbe dovuto dare strumenti per ridurre le ricadute.


Dr. F. S. Ruggiero

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