Mamma oppositiva con problemi di alcool

Salve e grazie in anticipo Avrei bisogno di aiuto con mia madre, ne ha passate tante (ha perso il padre molto piccola, brutto rapporto con la madre ed il fratello).
Premetto che non mi ha mai fatto mancare niente, fondamentalmente è stata una buona madre, se non per il suo problema con l’alcool che Per lei non esiste e che per mio padre è una valvola di sfogo, perché lei non ha hobby, ma solo il lavoro.
La sera diventa odiosa, probabilmente quando arriva l’astinenza, che poi colma con una bottiglia di vino divisa per cena con mio papà (che beve meno di lei) e se le va anche una birra o altro vino.

Fin da piccola ricordo i suoi sabati pomeriggio a pulizie della casa...io e mio papà uscivano a fare giri ed una volta tornati a casa la trovavamo ubriaca...negli anni non conto le volte che l’ho vista persa, che le ho urlato contro per questo (ahimè, lo so, sbagliando, ma era tanto la rabbia che non riuscivo a trattenermi), che mi sono vergognata di portare le amiche a casa per non mostrare al mondo questo orribile lato di lei...per proteggerla?! perché si, quando beve diventava insopportabile: provocava me e soprattutto mio padre criticandolo e portandolo fino allo sfinimento, fino a liti furibonde in cui io dovevo sempre fare da mediatore.
Purtroppo il giorno dopo lei non ricordava nulla ed io più di un broncio non riuscivo a fare, perché le poche volte che le avevo parlato di quello che era successo mi sentivo dare risposte sulla difensiva, minimizzanti il problema, per cui negli anni ho lasciato correre ed evitato le discussioni.
Ho sofferto molto, in silenzio, sono diventata succube per non sentire sempre lamentele o critiche...La trovo insoddisfatta, frustrata e perciò petulante ed oppositiva, sempre pretenziosa di ragione, incapace ad avere rapporti di amicizia (all’inizio adora le persone, ma poi se ci sono divergenze di qualsiasi tipo, le giudica ed elimina dalla propria vita)
A 21 anni, dopo la laurea, me ne sono andata di casa per fare una esperienza fuori regione (ed essere finalmente indipendente e lontana dalle liti), fino ad oggi in cui per scelte economiche dovute alla mia carriera universitaria (non lavoro e ho bisogno di aiuto col bambino perché il mio compagno lavora fuori regione) sono tornata nell’appartamento di proprietà dei miei, accanto a loro, con la mia famiglia.
Inizialmente la cosa mi rendeva felice, ma col tempo sono di nuovo usciti i lati pessimi del carattere di mia mamma, tanto che una sera abbiamo lasciato per cena il bimbo (2 anni e 1/2) ai miei genitori e quando siamo tornati il piccolo era a letto con mio babbo ancora sveglio e mia mamma in cucina ubriaca...il mio compagno ci ha poi parlato, con buoni risultati (sembravano), ma poi alla fine ha etichettato anche lui ed ha trovato un modo per litigarci, come sempre.
Oggi sono seguita da uno psicoterapeuta, lei mi ha promesso divenire con me quando sarà il momento e li spero di poter farle capire la gravità degli effetti della sua dipendenza.
Grazie di cuore...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
Utente
Ha ragione, mi scusi, per sbaglio l’ho cancellata. Vorrei sapere come poter affrontare costruttivamente questa situazione e come poter aiutare mia mamma.
Grazie!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Mi pare di capire che sua madre non abbia alcuna intenzione di voler gestire questa situazione ed anche la psicoterapeuta che verrà con lei da sua madre in quale veste potrà mai presentarsi a casa sua?


Il punto è che vuole poter forza risolvere una questione che non può gestire.
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dopo
Utente
Utente
Con tutto il rispetto, mi sta dicendo che la soluzione migliore sarebbe lasciarla in questa situazione??? Quindi dovremmo lasciar cuocere nel proprio brodo ogni paziente refrattario alle terapie???
Il pz con dipendenza è classicamente colui che non riconosce il proprio problema, ne nega l’esistenza e qualsiasi conseguenza che ne derivi...
Si parla di una donna che non è mai stata aiutata da un professionista e che ad oggi è disponibile a farlo, in primis per smussare gli spigoli caratteriali, ma implicitamente anche per risolvere la una dipendenza.

Perché starei sbagliando nel voler sistemare per forza una questione che non posso gestire ? È mia madre, credo sia il minimo per lei e per me poter riuscire a coesistere in maniera tranquilla e serena...

La mia mia domanda era una richiesta d’aiuto per potermi rapportare costruttivamente con lei, non per risolvere il problema (perché ovviamente li serve uno specialista), ma per poter raggiungere una situazione di quieto vivere e serenità che una figlia vorrebbe con la propria madre...