Probabile fobia sociale

Buonasera,
Ho 32 anni. Oggi, dopo l'ennesimo attacco di panico, mi son decisa a cercare on line una possibile risposta alle mie domande: ho una vita sociale normale,non ho problemi nello stringere nuovi rapporti umani, ma "funestata" da un po' di anni a questa parte da attacchi di panico, con tremore forte, localizzato alle mani, ed esagerato in corrispondenza di momenti di esposizione "pubblica" (supermercato,portare caffè in sale riunioni gremite, sollevare un bicchiere di coca cola -!!!-). Onestamente è frustrante e impedente.Cercando su internet, ho scoperto l'esistenza del Disturbo di Fobia Sociale: io ho molti dei sintomi descritti! Ho richiesto quindi un appuntamento ad un Medico specializzato in questa patologia, che usa la tecnica cognitiva comportamentale, con la speranza di risolvere una volta per tutte questo problema che mi sta rendendo sempre più imbarazzante la vita di tutti i giorni. Quello che vorrei sapere è:
- Studio recitazione (iscrizione fatta apposta per superare un-all'inizio così credevo-eccessiva timidezza ed insicurezza) e tra poco più di un mese dovremmo portare in scena uno spettacolo. Le domande sono: è possibile che tutti questi ripetuti attacchi siano causa dello stress da aspettativa? Ed inoltre, mi consigliate di perseverare e provarci, o meglio lasciar perdere questa "messa in scena"? Onestamente non so che fare perchè mi sta provocando molta angoscia, ma nello stesso tempo credo che potrei sentirla come una vittoria della malattia.(da dire che per tutto l'anno non ho avuto problemi a salire sul palco davanti ad insegnanti e compagni, ma ora mi sembra di morire).
- In passato ho sofferto di anoressia in forma lieve e al primo attacco di panico, il mio medico di famiglia mi ha prescritto lo Xanax, che devo dire mi ha dato un certo sollievo (ne prendevo 30 gg al giorno). non volendo arrivare a una dipendenza, circa 4 mesi fa ho sospeso la somministrazione, gradualmente. Pensate possa aver influito anche questo nella ricomparsa? Al momento sto cercando un effetto placebo con Fiori di Bach e Valeriana, ma devo dire che ovviamente c'è un risultato molto ma molto più blando.
Vi ringrazio per l'attenzione, spero di ricevere una vostra risposta asap.
Cordialmente
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
per gli attacchi di panico e la fobia sociale, che sono comunque spesso collegate e associate, se le verrà confermata questa ipotesi diagnostica, la terapia migliore in termini di efficacia e rapidità è l'associazione della psicoterapia cognitivo-comportamentale e di farmaci della classe degli SSRI, che non danno dipendenza, però vanno usati per periodi di tempo lunghi. Lo Xanax invece non è indicato per trattamenti a lunga scadenza.
Per quanto riguarda la sua attività di recitazione, la risposta va cercata dentro di lei: se questo impegno le piace e l'arricchisce, perché non continuare? Eventualmente può farsi consigliare dallo psichiatra un ansiolitico da assumere in occasione degli spettacoli.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
dopo
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Gen.le Dott.ssa Scapellato,

la ringrazio per la risposta che mi ha fornito, velocissima.

Quali sono i farmac SSRI? Mi è venuto in mente che hai tempi del mio disturbo alimentare lo psichiatra mi aveva prescritto anche il Prozac.

Per ciò che concerne il teatro, ciò che mi blocca sono i tipici sintomi che mi vengono sempre in corrispondenza di un attacco di panico: respirazione affannosa e un senso di instabilità sugli arti inferiori. Scusi la domanda che forse sembrerà stupida, ma per un attacco di panico si è mai svenuti? Insieme al tremore delle mani, lo svenimento è una delle mie fobie.

Grazie infinite.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
La fluoxetina (Prozac) è uno dei tanti SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina); lo specialista deciderà insieme a lei quale sia il migliore nel suo caso.
I sintomi che descrive sono tipici dell'attacco di panico; la fame d'aria porta a respirare più rapidamente con inalazioni più profonde, provocando ipocapnia e senso di mancamento.
In alcuni casi ci può essere lipotimia, cioè uno "svenimento" di breve durata, però se non le è mai successo non è probabile che le capiti.
Cerchi di respirare normalmente; alcuni fanno respirare in un sacchetto di carta, ma in pubblico è una cosa poco pratica.
La cosa più importante è impostare la terapia prima possibile per evitare le crisi: più gli attacchi sono lontani nel tempo, più la "paura di aver paura" si allontana a sua volta.
Cordiali saluti
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Grazie mille Dott.ssa,

a tal proposito, lei ha un suo collega a Roma da consigliarmi? Specializzato in questi disturbi? Il medico che ho contattato on line non mi ha ancora risposto, e vorrei iniziare la cura il prima possibile.

Grazie mille davvero.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

I sintomi che lei riferisce in parte richiamano il disturbo, ma anche altri disturbi della sfera dei disturbi d'ansia.
Mi sembra che stia cadendo in alcune trappole psicologiche della persona che tenta di curarsi scegliendo la via più rassicurante.
a) non c'è nessuna lotta contro la malattia, la malattia non è un essere pensante, quindi è lei che cerca di curarla senza un dialogo con essa;
b) un effetto placebo non si ricerca in maniera consapevole, è un controsenso. Cerchi di far utilizzare strumenti specifici al medico. Non abbia particolari aspettative né simpatie per nessuna tecnica.
Gli schemi efficaci abbinano farmacoterapie e psicoterapie della tecnica che lei ha detto, ammesso però che la diagnosi sia quella, quindi passi da uno psichiatra prima, che fa una diagnosi, o anche da uno psicoterapeuta medico, ma che faccia una diagnosi medica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Grazie mille Dott. Pacini,

non ho mai preso in considerazione la sua ipotesi, ma può benissimo darsi: in effetti questo stato mi fa angosciare molto e farei qualsiasi cosa per poter stare meglio velocemente.

Si, ho usato un termine errato io: non placebo, ma bensì dei rimedi "naturali" (con effetti pressochè nulli).

In effetti sto cercando un medico psichiatra-pscicoterapeuta, proprio perchè vorrei una diagnosi medica. Lei avrebbe un collega su Roma da consigliarmi?

grazie infinite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Autoescludendomi, i colleghi della clinica psichiatrica della Sapienza dovrebbero essere sufficientemente esperti.
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Grazie infinite.
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Dottor Pacini, mi scusi ma una curiosità se posso: perchè si autoesclude?

Comunque ho trovato dopo varie ricerche uno psichiatra con il quale iniziare una terapia. Non vedo l'ora, sinceramente.
Grazie mille comunque per tutto, ha un tono molto, mi perdoni,schietto, per non dire "duro", ma è molto chiaro e utile, naturalmente.
cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
mi autoscludo nel senso che a Roma ci sono anch'io, ma mi sembra un po' poco "delicato" dirle "IO" come risposta.
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Capisco, mi scusi la curiosità.

Grazie.
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