Sospensione psicofarmaci

Salve a tutti gentili dottori.
Sono una ragazza di 23 anni.
A causa di una forte ansia e attacchi di panico ho effettuato una cura psicofarmaci per 18 mesi.
nella precisione ho assunto paroxetina (sereupin 20 mg) , Depakin e Mutabon.

Ho assunto la cura piena per quasi otto Mesi pieni.
riducendo molto gradualmente tutte le dosi.
fin quando assumemmo esclusivamente sereupin mezza pasticca al mattino e mezza alla sera, anche questo andando gradualmente a ridurlo.
sono arrivato a prendere un quarto la mattina e un quarto la sera, fin quando insieme al mio psichiatra abbiamo deciso di togliere il quarto della sera continuare a prendere quello della mattina per altri sei mesi.
non appena ho tolto il quarto della sera dopo circa un mese ho iniziato a riscontrare già alcuni sintomi ansiosi, che si sono poi cronicizzati quest’estate, tanto da limitare anche le uscite.
Nel frattempo avevo già iniziato un percorso di psicoterapia dove la psicologa oltre ad aiutarmi a superare tutte le mie paure mi ha anche convinto di non tornare indietro con i farmaci bensì rimuoverli definitivamente.
a luglio ho incontrato il mio psichiatra e ha deciso di togliere anche quel quarto che prendevo la mattina dal 1 settembre.
ad oggi, di una settimana esatta sento molto agitazione, che già c’era da quest’estate ma adesso è ancora più presente.
Il mio psichiatra mi aveva già avvisato che più o meno per una settimana sarei stata agitata Ora chiedo un parere a voi se è possibile che l’assenza del farmaco possa causare questi effetti o se effettivamente il disturbo si è ripresentato.
Arrivato a questo punto sicuramente tornare indietro non mi entusiasma, anche perché ci sono stata molto male per tutti i farmaci che prendevo E non vedevo l’ora di smettere completamente.
Non so se aspettare un’altra settimana prima di sentire il mio psichiatra, nel frattempo la mia psicologa mi dice che non devo più prendere nulla.
Sono in assoluta confusione perché non so cosa fare, non voglio tornare indietro ma nel frattempo non voglio neanche stare male.
Chiedo un parere a voi prima di sentire il mio psichiatra.
Grazie In anticipo per la vostra disponibilità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"a psicologa oltre ad aiutarmi a superare tutte le mie paure mi ha anche convinto di non tornare indietro con i farmaci bensì rimuoverli definitivamente."

Su quale base non si sa, contro ogni logica di decorso e anche di funzione della psicoterapia.

Non si tratta di tornare indietro, ma di come andare avanti. Almeno che il problema non diventi curarsi anziché avere un disturbo. Il fatto che uno viva come una vittoria personale la sospensione della cura è sbagliato: o è il segno della fine del problema, o è una prova.
Peraltro, 8 mesi di cura sono un periodo dopo il quale la recidiva è abbastanza frequente.

Ultimo punto: la cura non sembra solo per attacchi di panico, perché c'è il depakin.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Salve dottor Pacini. Grazie per la sua risposta immediata.
Ci tenevo a precisare che la cura non è durata otto mesi , bensì 18. Otto mesi è il periodo di tempo in cui ho assunto solo la paroxetina avendo eliminato gli altri due farmaci dopo aver riscontrato finalmente un ottimo benessere. I miei problemi sono sorti quando ormai non prendevo più la dose piena di paroxetina. Per quanto riguarda la mia psicologa non so cosa pensare , ne ho viste altre due entrambe convinte del fatto che ce la potessi fare senza farmaci , ma nonostante tutto ho sempre seguito La cura in maniera scrupolosa.
Io non so più che fare , anche perché non credo che quel quarto di paroxetina che assumevo giornalmente potesse sinceramente cambiarmi la vita.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
18 mesi anche, dopo i 2 anni si stima una percentuale più bassa di ricaduta ma comunque il ragionamento generale è lo stesso: è una prova.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Quindi secondo lei dovrei sentire il mio psichiatra prima del controllo che ho già il 13 ottobre ? Mi scusi per l’insistenza ma mi trovo nel pallone
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
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dopo
Utente
Utente
Salve a tutti dottori !
Mi ricollego ai consulti precedenti in quanto avendo sentito il mio psichiatra per telefono mi ha detto che non ha intestazione ( almeno fin quando non ci vediamo ) di darmi più nulla , perché secondo lui vorrebbe dire ritornare indietro e non uscirne più! La prossima settimana ci vediamo e mi ha detto che vuole bene capire come sto. Io sono in realtà molto preoccupata perché sto davvero male, i sintomi dell’ansia si sono ripresentati, con la differenza che ora so cosa mi succede e non mi agito più tanto come quando ho iniziato la terapia quasi due anni fa. Secondo voi c’è la possibilità che il mio psichiatra possa darmi qualcosa di meno forte rispetto ai farmaci che prendevo in precedenza? Ovvero la paroxetina? E qualora dovessi riassumere la paroxetina avrei di nuovo gli stessi effetti collaterali che ho avuto all’inizio ?
Vi ringrazio in anticipo
Buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Si sta facendo tutta una serie di domande prive di costrutto. Avere una risposta a queste domande, risposta inesistente in quanto domande sul futuro, non le cambia nulla. L'ansia è tutt'uno col porsi domande, porle al medico e mettergli fretta su iniziative che non necessariamente sono indicate o sussistono, se uno sta facendo una cura che funziona con certi tempi.

Dr.Matteo Pacini
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