Diagnosi psichiatrica non chiara

Salve dottori, vi scrivo a seguito di alcuni disturbi psichiatrici che ho avuto e sto avendo anche se in modo più attenuato.

Sono un ragazzo di 25 anni e sto studiando all’università.
Ho iniziato a soffrire di dismorfofobia con polarizzazione sul naso fin dalla prima adolescenza, passavo ore davanti allo specchio perché non mi accettavo, ossessivamente, per diversi anni.
La mia vita era diventata una sorta di loop se non mi piacevo non uscivo neanche tendevo all’ isolamento ricordo che volevo rompermi il naso...
Fortunatamente dopo anni questi sintomi sono spariti anche se a seguito di una relazione finita male sono entrato in depressione, i sintomi prevalenti erano ansia, anedonia, pensieri intrusivi, stanchezza cronica e scarsa concentrazione, decido allora di recarmi da uno psichiatra, più precisamente un centro di Neuroscienze a Firenze mi viene diagnosticata la depressione ansiosa associata ad ADHD.

Inizio così una terapia a base di xanax, brintellix e ritalin.

I problemi di concentrazione si attenuano ma purtroppo l’ansia rimane.

Ho sofferto successivamente di paura di esplodere e di diventare aggressivo tanto da allontanarmi per giorni dai miei amici.

Dopo questa terapia causa COVID mi sono recato da un altro psichiatra che mi ha prescritto paroxetina ricordo di aver avuto un miglioramento sull’umore/pensieri intrusivi ma purtroppo importanti problemi sessuali così gravi da interrompere la terapia di mia spontanea volontà.

L’ansia quindi rifà capolino sempre accompagnata però da una stanchezza cronica e poca voglia di fare c’è un sospetto di distimia da parte del medico.
(inizio terapia con venlafaxina).

Successivamente i pensieri si polarizzano sulla malattia mentale, ho avuto paura di essere schizofrenico perché ho uno zio che ne soffre, ero fissato, ricordo che passavo ore a documentarmi, con quote ansiose fortissime...
Scopro poi di essere celiaco e i sintomi di stanchezza con dieta sine glutine migliorano moltissimo.

Ora sono in terapia con deniban 50 (efficacissimo su di me) e ritalin 20mg sto bene ma a periodi mi torna un po’ di ansia.
Purtroppo non ho l’idee chiare su la diagnosi che credo non essere depressione.
Dimenticavo ho uno zio paterno schizofrenico è una madre bipolare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Molti degli aspetti che riferisce sono di tipo ossessivo. Poi c'è la diagnosi di adhd fatta.

La cura con cui sta bene è cura per l'adhd, più una cura che di per sé a quella dose sarebbe utile come cura antidepressiva minore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore, il deniban su di me soggettivamente funziona meglio degli ssri perché mi rende più attivo e molto meno ossessivo.
Tutto ciò secondo lei potrebbe essere un prodromo Di un disturbo bipolare dato che ahimè in famiglia c’è genetica...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Diciamo che il tipo di risposta è atipica rispetto ad un disturbo ossessivo. Ma anche un disturbo bipolare non risposte all'amisulpride a quelle dosi, che sono pensate per le depressioni minori.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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La ringrazio dottore
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