Diagnosi sbagliata?

Salve, da poco sono stata diagnosticata con distimia, problemi d'ansia, alterazione dell'umore e disregolazione del comportamento alimentare e del sonno.
Sono almeno tre anni che soffro di gravi momenti di umore molto basso e umore normale anche nell'arco della stessa giornata.
Durante la quarantena di marzo 2020 ho passato almeno un mese a letto, facevo fatica anche ad alzarmi per andare in bagno e la notte riuscivo a prendere qualche energie per scendere al piano di sotto e mangiare (mi abbuffavo e mangiavo molto male, arrivando a prendere 7+ chili).
Già mi seguiva una psicologa da almeno un anno e ad ottobre 2020 mi ha consigliato una visita psichiatrica.
Racconto dei miei umori alti e bassi (soprattutto bassi) e lui mi diagnostica una depressione e mi consiglia i farmaci.
All'epoca ero minorenne e i miei hanno preferito non dargli retta, così decisi di interrompere entrambe le terapie (andavo due volte a settimana dalla psicologa e una dallo psichiatra) perché ormai mi ero completamente demoralizzata e non ce la facevo ad andare a tempo con tutti gli altri intorno a me.
Ormai sono quasi due anni che dormo la mattina/pomeriggio e sto sveglia la sera, riuscendo a recuperare solo per pochi giorni un circolo normale.
In quarto liceo mi sono fatta bocciare (non ho frequentato da ottobre a giugno) ed ero molto intenzionata a mollare la scuola.
Poi mi sono iscritta ad una privata e non prendendo in considerazione voti/presenze come una scuola normale non ci sono praticamente mai andata, continuando la mia vita come al solito.
Parlando con i miei mi sono decisa ad andare in fondo al problema e decido di andare a fare dei test presso una psicologa forense.
Ero molto sicura di avere ADHD e mi ero auto convinta di un disturbo Borderline.
Alla fine esce la diagnosi qua sopra scritta e attraverso il test di millon escono i pattern del dipendente, il sadico, lo schizotipico, il borderline ed il negativistico.
come sindromi cliniche importarti; l'ansia con somatizzazione, il bipolarismo, il disturbo del pensiero e la depressione maggiore... È possibile ci sia stato un errore nella diagnosi finale?
So che è difficile dirlo senza un consulto dal vivo ma quanto meno credo sia ciclotimia (anche se non ho mai avuto fasi ipomaniacali).
Non chiedo di essere diagnosticata su internet ma quanto meno chiedo se possa esserci stato un "errore" di valutazione finale.
Anche perché non ho eseguito nessuna seduta, solo test per possibili disturbi dell'attenzione e un test emotivo.
Grazie per il disturbo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La diagnosi non c'è, perché non si fa con i test e non è il commento al risultato di un qualsivoglia questionario. I questionari servono al medico per orientarsi e come metodo di controllo, e quasi mai si utilizzano a livello psichiatrico per fare le diagnosi ambulatoriali se si riesce a visitare la persona in maniera estesa.
Inoltre, questa sfilza di diagnosi ha degli elementi tra loro incompatibili, e elementi di natura diversa: disturbo del pensiero è un vago tipo di sintomi (come dire disturbo della respirazione), mentre bipolarismo è un ambito diagnostico con vari sottotipi, depressione maggiore è una diagnosi non completamente definita, ma non è compatibile con disturbo bipolare. Ansia con somatizzazione è un modo di descrivere sommariamente una situazione, non una diagnosi. La sfilza di disturbi di personalità non è chiaro se siano disturbi o tratti, e comunque è noto che quel tipo di diagnosi è poco valida e tipicamente multipla.

Quindi, io direi di fare una visita psichiatrica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ciao, grazie mille per la risposta!
La mia psicologa forense continua a dirmi che la mia diagnosi è quella però... E io in teoria dovrei continuare la mia terapia lì. Cosa mi consiglia di fare?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La psicologa non fa diagnosi mediche. E le diagnosi non si fanno così. I test in psicologia forense si usano per avere dei riscontri, non per fare la diagnosi, questo è purtroppo un discorso molto diffuso. La diagnosi si fa con molte altre informazioni sulla vita del paziente e con la visita diretta, che non è sostituibile dai test.

Dr.Matteo Pacini
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