Gli altri mi spaventano

Gentili Signori,
sono un 21enne che da anni ormai ha problemi a rapportarsi con gli altri.
Da bambino ero molto timido ed attaccato a mia madre (ho iniziato la scuola materna solo al terzo anno), ero uno di quelli che a scuola piangevano perché volevano la mamma, mi vergognavo terribilmente di qualsiasi cosa, pure di parlare. Per questo motivo venivo sempre messo da parte dai compagni, vivendo in solitaria (o a contatto di 1 o 2 compagni timidi quando me). La solitudine vissuta a scuola non veniva messa da parte nemmeno a casa, avevo solamente uno o due amichetti con cui giocavo, a fatica perché i genitori non apprezzavano. (in tutto questo devo però ringraziare mia madre che mi è sempre stata vicina).
Crescendo i problemi sono andati via via aumentando, più crescevo e più (agli occhi dei bambini ero diverso) non giocavo a calcio quando tutti lo facevano e questo, non amavo sport e cose del genere e questo contribuiva sempre di più ad isolarmi. Da li a poco tempo i problemi sono peggiorati in un crescendo vertiginoso e a contribuire a tutto c’è stata la coscienza della mia omosessualità. Scuole medie e parte delle superiori sono state un incubo, e vivendo in un paesino le cose non erano migliori per la strada.
Ho iniziato a subire offese davvero pesanti, urlate, anche quando ero con altre persone (cosa che mi faceva vergognare ancora di più).
Ho sempre avuto pochi amici forse 2, forse 3.
Verso i 15 anni ho iniziato a credere nell’esoterismo (cosa cui adesso non credo più).
Verso i 18 anni sono in parte riuscito a farmi conoscere per quello che in realtà sono e non per stereotipi o sentito dire, dalla maggior parte dei compagni di scuola quindi la situazione è migliorata, non soffro di depressione e sono una persona tranquilla, pero' l’ansia e la “paura” delle persone, soprattutto quelli del mio stesso sesso e della mia stessa età mi da ancora da fare. Mi mette in ansia entrare ad esempio in un bar dove so che ragazzi si riuniscono, ho sempre la paura di essere nuovamente al punto di partenza tanto da non riuscire a espormi con questo genere di persone se non le conosco bene, o non sono in un ambiente da me conosciuto o “controllato”con troppe persone. . Il problema viene a meno con persone più grandi di me, anche di svariati anni.
Come posso reagire a questa cosa che mi blocca anche dal conoscere persone nuove e mi fa faticare a fidarmi, o andare in posti nuovi ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

esprime un'ansia di tipo sociale. Si tratta di un tipo di disagio noto, ovviamente per trattarlo si deve inquadrare la situazione anche sotto altri aspetti, perché il passato è importante per dare un'idea del tipo di "movimenti" che il suo cervello può fare da solo e sotto sollecitazioni di vario tipo.
Reagire è un meccanismo automatico, quando si sta male a lungo evidentemente l'organismo non trova risorse automatiche per farlo. Per questo esiste la medicina. Provi a consultare uno psichiatra.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi si tratta di fobia sociale anche se questi d'ansia avvengono solo in determinate occasione (quasi stereotipate e simili) e con persone più o meno simili tra loro ?
cioè, non mi succede ad esemprio se entro in un supermercato affollato...
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

anch'io penso si tratti di un tipo di ansia sociale. Lei stesso dice di essere timido quindi predisposto a questo tipo di disturbo. Che non si manifesti in tutte le ciscostanze è un fatto positivo.
Il suo disturbo è curabile ma prima occorre fare diagnosi quindi le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra.

Massimo Lai

Massimo Lai, MD

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dopo
Utente
Utente
grazie per le risposte.
buona serata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Ho parlato di ansia sociale e non di fobia sociale che è una diagnosi, e quindi non può essere fatta qui.
Non necessariamente comunque la fobia sociale prevede una reazione fobica dovunque e con chiunque.
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dopo
Utente
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ok, grazie
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