Cannabis trip e ricordi vividi infantili

Qualche giorno fa ho sperimentato un trip interminabile dopo aver mangiato una seria dose di brownie alla cannabis preparati con la mia Marijuana autoprodotta e la ricetta di un paio di miei amici (decarbossilazione compresa).


Ad ogni modo, il trip mentale mi ha prima introdotto ad alcuni vividi ricordi d'infanzia, ho potuto ricordare ogni sensazione vissuta nella mia vita infantile, qualsiasi emozione relativa a situazioni di comfort come sentirsi a casa durante un temporale, affetto dei genitori, gioia per una partenza o una bella notizia, ho improvvisamente visto tutti i miei giocattoli con cui ho giocato e che ho ricevuto, scartato o forse anche solo desiderato, e per ognuno di essi ho ricordato chiaramente le emozioni che ho provato ad averli, giocarci, toccarli, etc.


È stata un’esperienza pazzesca.
Questo mio entusiasmo merita un chiarimento tuttavia: dopo due anni di terapia (chiusa per incompatibilità sopraggiunta con la mia terapeuta) ho francamente accettato la mia disfunzionale abitudine a distaccarmi dalle emozioni, allontanandone le sensazioni e il vissuto, questo verosimilmente a causa di una gestione complessa e anch’essa disfunzionale di diverse patologie oncologiche affrontate dai 19 anni in poi.

Essendo così, ormai, emotivamente disconnesso dalla vita e godendo di questo stato di appiattimento emotivo se non per ciò che invece riguarda il lavoro, capirete che son stato entusiasta a dir poco di questo tornado di emozioni così autentiche.


La quantità di sentimenti che ho provato è stata incalcolabile, ma questo post non vuole essere la spiegazione di come ha funzionato per me un trip di cannabis.


Per farla breve: dopo essere stato positivamente intrappolato nel flusso di tutte le belle sensazioni, sono caduto dall'altra parte della giostra vedendo tutti i brutti ricordi di quella stessa infanzia.


Ho avuto un flash, meno vivido, di un episodio in cui, in uno sgabuzzino con mio nonno (padre di mio padre) questo mi mostrava il suo pene.


Sono saltato fuori velocemente da quel ricordo e mi sono rifiutato di tornare indietro spaventato da quello che avrei potuto trovare lì dentro.


Gli elementi che ricordavo con forza di questa dinamica erano tutti legati alle sensazioni vissute sulla scia di quel ricordo (e ne ho trovati vari di momenti in cui ci ho pensato da allora in poi), e molto meno al modo effettivo di come siano andate le cose.


Mi sono sentito così... strano.
Avrei molto da dire di più.
Ho già scritto alla mia analista e anche se abbiamo chiuso quel percorso credo proprio che sia lei la seconda persona con cui parlarne.
Mentre avevo il trip ne ho già parlato con la mia ragazza.


Ciò che vi chiedo è, può essere "davvero" reale?! Non vi chiedo se lo sia a conti fatti, vi chiedo se può esserlo.


Sono, così, stranito.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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