Disturbo ossessivo compulsivo e identità di genere

Salve a tutti sono un ragazzo di 18 anni, quasi 19, di Roma.
Vi scrivo perché dal primo gennaio la mia vita è stata totalmente ribaltata.
Ero ad una festa e un mio amico stava fingendo di essere un poliziotto e io ero invece un guidatore che veniva fermato, mi chiede patente libretto e dati.
Alla domanda "sesso" rispondo "maschio" e improvvisamente sento un qualcosa di strano in me che però finisce lì.
Dal giorno dopo mi sveglio con questi dubbi continui sulla mia identità di genere che da allora non mi lasciano più vivere, vivo costantemente con queste domande nella testa.
Premetto di essere omosessuale e ho sempre avuto grosse difficoltà ad accettarmi, ho fatto coming out con i miei genitori in maniera quasi forzata una sera di ottobre dopo aver avuto per la prima volta un attacco di panico che mi ha portato al pronto soccorso.
Immaginarmi in un futuro con un uomo mi fa rabbrividire e non vorrei altro che una famiglia tradizionale.
Detto questo il problema dell'accettazione stava quasi quasi scomparendo quando improvvisamente mi trovo catapultato in questo nuovo problema.
Leggendo su internet ho trovato dei casi simili in cui si citava anche il DOC ed effettivamente io ne ho sempre sofferto, fin da quando ho circa 8 anni mi costringo a svolgere dei rituali per non arrecare danni ai miei amici o parenti.
Cito il DOC perché la sensazione che provo quando mi porgo queste domande sulla mia identità è proprio come quella di una voce che si immette nei miei pensieri.
Da quel giorno, primo gennaio, faccio caso al fatto che le persone si rivolgono a me al maschile e se prima non mi infastidisse, adesso non riesco più a capirlo, sento di impazzire davvero.
La scorsa settimana sono stato in camposcuola con la mia classe per una settimana ed è stato l'unico periodo in cui non ho avuto questi pensieri, mi capitava di fermarmi in alcuni momenti e pensare "non penso a quella cosa da un sacco" oppure "appena tornerò a casa nuovamente avrò quei pensieri" e mi sentivo impaurito.
Il giorno che sono tornato da questo camposcuola sono stato malissimo e ho pianto tutto il giorno, cosa che non faccio mai, proprio perché ero consapevole di dover essere nuovamente assalito da questi pensieri.
Una cosa che voglio aggiungere è che nonostante sia vero che fino a questo famigerato primo gennaio io non abbia mai avuto dubbi sulla mia identità, è anche vero che durante l'adolescenza ho avuto difficoltà ad accettare i cambiamenti del mio corpo in particolare la crescita di peli e barba.
Ho continuato a rasarmi in maniera completa fino ai 16 anni quando poi, al contrario, ho iniziato a sentirmi a disagio proprio perché ero completamente liscio.
Cio che è evidente è che se fossi nata donna tutto sarebbe stato più semplice:la vita sessuale, le amicizie (in quando non ho i tipici interessi da maschio etero) ma non credo di voler cambiare corpo ecco.
Mi scuso se le mie parole possano essere confuse ma davvero sono in una situazione critica da tre mesi ormai, grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
È utile che la conduzione sia valutata da uno specialista che possa stabilire se la sintomatologia sia ascrivibile effettivamente ad un doc e decida per un trattamento specifico.



Dr. F. S. Ruggiero


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