Frequentazione con ragazzo confuso

Buonasera, sono uscita dopo vari anni (4 quasi 5) dalla fine della mia relazione con un ragazzo.
Questo ragazzo si è lasciato da 3, 4 mesi, ma ha visto la sua ex per l'ultima volta 2 mesi fa.
Dopodiché scrisse a me, ci vedemmo, poi ci siamo visti una seconda volta dopo un mese.
Ci sn stati abbracci, baci, un pó di carezze.
Il giorno dopo lo scrissi e lui disse che nn voleva illudermi né illudersi, e disse" amici così nessuno si fa del male", disse anche che essendo che si è lasciato da poco non vuole una relazione (io dissi che sapevo la sua situazione già), mi disse anche che era stato bene, che gli piace parlare con me, vedersi ecc... IL giorno dopo mi scrisse, amica come stai, amica che mi dici e mi domandò che stessi facendo cose così.
Poi mi il giorno dopo non mi scrisse e lo scrissi io e gli feci capire che questa situazione non mi piaceva che o si definiva oppure finiva lì, lui mi ha risposto "xhè amici non ti va? ", poi mi scrisse che non voleva che mi affezzionassi perché non sa cosa ha in testa.
Allora io gli ho chiesto di parlare da vicino da amici, facendogli capire che x me è importante parlarci, lui mi ha detto "sì lo faremo", ho specificato anche che se non voleva me lo poteva dire o comq che nn me lo doveva dire tanto per farmi contenta.
Ora non si fa sentire da 3 giorni e questa cosa mi mette ansia, perché ho paura che mi scriva dopo settimane oppure non mi scriva più e nel frattempo sto in ansia.
Perché fa così?
Nel senso se non gli interessavo poteva dirmelo, dato che è stato veritiero fin ora. Ho paura che ho sbagliato qualcosa o che lui avrà capito qualcosa di me e si sente pressato.
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Dr. Stefano Bandini Psicologo 26 1
Gentile utente,

Vedo che questa richiesta di consulto procede sull'onda del precedente, che ho appena provveduto a ripercorrere rapidamente.

Le colleghe le hanno dato indicazioni piuttosto precise, e spunti interessanti.

Purtroppo bisogna riconoscere i limiti di un consulto via messaggio, che può evidenziare determinate problematiche, ma non può certo colmare quelle lacune con poche righe.

L'indicazione di una consulenza psicologica è in linea con l'idea di raggiungere una consapevolezza più profonda rispetto al disagio che prova, legato in parte alla relazione precedente ed in parte a questa nuova conoscenza.

La via breve, come forse avrà già iniziato ad intuire, ovvero quella di ricevere rassicurazioni o indicazioni sommarie (magari anche da amiche, quindi non da professionisti), è in grado di lenire il disagio solo parzialmente e per breve tempo; per apprendere a gestire quanto le è successo e le sta tuttora succedendo, potrebbe essere d'aiuto scandagliare più a fondo la sua emotività e la sua personalità.

Le auguro il meglio.

Dott. Stefano Bandini
Psicologo, Perfezionato in Psicologia Perinatale