Come posso risolvere?

Salve dottore,
Sono una donna di 34 anni.
Sono sposata da 9 anni e ho 2 figli uno di 8 anni e una di 2 mesi.
Litigo spesso con mio marito, sempre x le stesse cose... il problema e' la mia reazione che poi mi fa stare male.
Lavoriamo entrambi, e molte volte il bimbo lo tengono I miei suoceri poiche' I miei genitori lavorano e si occupano il pomeriggio di mia nipote.
Una bambina disa bile con genitori separati.
Mio marito non fa altro che rinfacciarmi questa cosa, insultando con me I miei genitori definendoli persone inutili... mi ripete che sono sola e che se avessi bisogno d'aiuto I miei genitori mi farebbero morire... che lui ha sempre contato sulla sua famiglia (I miei suoceri)... e tante altre cose...
Molte volte le dico di smetterla, che mi sta ferendo... lui chiede scusa ma dopo 2 giorni siamo punto e a capo ed ecco che io sbrocco... inizio sd urlargli contro dicendogli le peggiori cose... e di conseguenza le insulto I suoi genitori dicendogli parole molto brutte... lui invece con tonocalmo e parat mi dice che sono pazza e che se non la smetto mi porta in ospedale... parla male della mia famiglia anche con altre persone che poi mi vengono a riferire...da premettere che la mia e' una famiglia onesta e fatta di lavoratori... ogni volta che litighiamo poi io nei giorni successivi sto male perche' mi pento delle brutte parole che dico... mio figlio e' dalla sua parte perche ' giustamente vede me insultarlo con toni alti...
Non ho problemi con nessuno, ho amicizie che durano da anni, a lavoro non ho problemi anzi sono calma e tranquilla... solo con lui ho questa reazione e pur avendo ragione poi passo dalla parte del torta...
Lui e' bravo, non ha vizi ed e' per la famiglia, pero' e' quello che sa tutto lui e bla bla bla...
Secondo lei come posso gestire questa mia reazione?
Come potrei riuscire a non cedere alle sue provocazioni?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Secondo lei come posso gestire questa mia reazione?
Come potrei riuscire a non cedere alle sue provocazioni?"

Gentile signora,

ritengo che nella situazione che descrive ci siano responsabilità da parte di entrambi e che, dal momento che ciò genera sofferenza, sia opportuno farsi aiutare da un professionista.

Lei ha senz'altro bisogno di non raccogliere le provocazioni di Suo marito, ma ritengo che Suo marito abbia bisogno di farsi aiutare perchè non solo non ha nessun beneficio per la coppia/famiglia rinfacciare di ottenere aiuto solo dai suoceri, ma mi domando come mai con una bimba di soli due mesi non ci sia tutto l'aiuto e la protezione verso la famiglia soprattutto da parte di Suo marito.

E poi, perchè arrivare addirittura ad insultare i Suoi genitori?

Quindi, a mio avviso, il trattamento migliore sarebbe quelle che coinvolge la coppia.

Mi pare, però, di capire che Suo marito abbia l'idea di fare bene nel comportarsi così, mentre probabilmente c'è qualcosa di non risolto. Da quanto tempo litigate così, da quando è nata la bimba? Quali altre difficoltà ci sono nell coppia? Come mai Lei ha già rcominciato a lavorare con una bambina così piccola? Non ha avuto l'opportunità di andare in maternità? Ha provato a spiegare a Suo marito con pacatezza, quindi in un momento in cui non c'è nessuna lite, che le sue parole La feriscono? E che sarebbe opportuno avere accanto un compagno che faccia da "custode" in questo momento delicato com il post partum, cioè che cooperi con Lei per il buon funzionamento della famiglia?
Che tipo di rapporto ha con i Suoi suoceri? E Suo marito che tipo di rapporto ha con i Suoi genitori? Per i Suoi suoceri è un problema accudire la bimba?

Cordiali saluti,
Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica