Sono depressa per la mia situazione sentimentale

Salve, sono in una situazione sentimentale davvero male per colpa mia, soprattutto perche il mio compagno mi ha lasciata nel 2019 perche non mi ama più e non ha mai accettato la mia decisione di abortire x motivo economici e anche perché ai tempi ero seguita dagli assistenti sociali x cercare lavoro e avevo paura che questi ultimi e i miei ce lo avessero portato via come avevano minacciato di farci.
(i miei soprattutto mi han sbattuto fuori da casa e mi avrebbero rinnegato come loro figlia se lo avessi tenuto prima di trovarmi un lavoro stabile) per cui ahime ho dovuto fare quella scelta.

Lui voleva tenerlo anche se nessuno dei due aveva un lavoro ma solo una casa di sua proprietà, io avevo 27anni e lui 35all epoca, e mi aveva spesso detto di non fare cosi perche poi forse non mi sarebbe piu capitata una cosa cosi.

Negli anni sucessivi il mio compagno mi aveva detto che aveva accettato la mia scelta e ha voluto continuare a vivere con me fin ad ora per vedere come andavano anche le cose tra di noi ma purtoppo non son andate bene perché lui avrebbe voluto che diventassi magra (xche tutt ora peso 87kg) non avevo.
un lavoro stabile mentre da 2anni si, non ero vegana, non avevo un carattere solare e una persona matura ed ottimista, oltre al fatto che non mi sono mai presa cura di me stessa nella salute.

Ora io mi pento molto della mia scelta perche se avessi saputo che mi lasciava non avrei abortito e mi sarei cercata subito un lavoro per i primi mesi, faticando senza l aiuto della mia famiglia e magari le cose fra noi sarebbero andate meglio; piango spesso e lui non ne vuole sapere di ritornare insieme con me sia per questo motivo sia per gli altri.

Non so come comportarmi con lui, come uscire da questa nostra crisi perche' tutt ora abitiamo insieme nella sua casa ma tra poco si trasferirà col fratello nella casa dei vicini lasciandomi qua nella sua, da sola col nostro gatto e io tutto questo non riuscirò mai a superarlo perche ho aspettato tanti anni per poter andare a convivere e vivere per conto mio libera dalle regole dei genitori e ora che ho un lavoro stabile in cui potrei avere una famiglia con lui, lui non mi vuole mai più.

Cosa dovrei fare secondo voi, come posso rialzarmi?
Lui mi ha consigliato di chiedere aiuto ad un psicologo perche dice che nln è possibile che dopo 4anni non ho ancora eccettato la fine della nostra storia.

Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
per prima cosa dovrebbe seguire il suggerimento del suo ex: cercare al più presto un* psicolog* che l'aiuti a prendersi cura di sé, a non vivere più nel dolore, nei rimpianti e nelle scelte sbagliate. Alle ASL, nei Consultori, al Centro di Salute Mentale ne trova con onorari molto modesti.
Lei, ad un'età non avanzata ma nemmeno giovanissima, dice di sé:
- che pesa 87 chili per un'altezza che ne permetterebbe al più 67;
- che non è una persona matura e ottimista (quando e come pensa di diventare tale?);
- che non si è mai presa cura della sua salute;
- che ha un lavoro stabile solo da due anni;
- infine che ha abortito volontariamente senza considerare i sentimenti del suo compagno che invece voleva questo figlio.
Oggi, definitivamente lasciata dal compagno, scrive: "se avessi saputo che mi lasciava non avrei abortito e mi sarei cercata subito un lavoro per i primi mesi, faticando senza l aiuto della mia famiglia".
Dunque la vita di una persona, di suo figlio, è stata troncata con leggerezza perché lei non credeva che questo fatto avrebbe disamorato il suo compagno? E adesso rivorrebbe questo figlio solo per riavere il partner?
Inoltre si sarebbe cercata un lavoro per la stessa ragione futile, opportunistica, e non per trovare nel lavoro, come tutti, un dignitoso strumento di sussistenza per lei e per suo figlio?
In questa condizione di debolezza soltanto una riflessione attenta, guidata da un professionista, può venirle in aiuto, ancora di più perché dice dei suoi genitori che non hanno la capacità di supportarla... sempre se non è stata lei a non saper chiedere aiuto, oppure a precludersi il loro aiuto tramite comportamenti sconsiderati, autolesionistici.
Come vede, tutto riporta alla necessità di un curante a lei dedicato che l'aiuti a ravviare i fili della sua vita.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com