Sensi di colpa, hiv

Buonasera,
innanzitutto rigrazio e mi complimento per il servizio offerto!
Vi scrivo perchè mi sento veramente in colpa per aver trattato in un certo modo il mio corpo. Innanzitutto per quanto riguarda la sessualità: magari esagero, ma sono preoccupata per l'hiv nonostante i ragazzi con cui sono stata mi abbiano detto più volte di non averla. Ho avuto una sola penetrazione non protetta, e due fellatio. Il primo ragazzo si è fatto un esame completo del sangue risultando negativo. Gli altri due, quelli con cui ho avuto i rapporti più a basso rischio, hanno detto di non avere niente e di aver fatto il test. Ma non so come mai, nonostante ripetute rassicurazioni di questi ragazzi, non riesco a convincermi. Credo siano dei sensi di colpa e volontà quasi di "punizione" per essermi lasciata andare un pò troppo. pertanto non faccio altro che leggere storie deprimenti sui forum di gente che veramente questi problemi li ha.
Nello stesso periodo, qualche volta, in discoteca tra amici mi sono ubriacata, non pesantemente, senza mai perdere il controllo... Adesso non tocco una goccia di alcool da almeno maggio. So che queste cose le fanno tutti, ma sono veramente preoccupata per la mia salute, non riesco poi a capire come mai le preoccupazioni mi stanno venendo solo ora cioè a distanza di mesi da questi fatti, e così, di punto in bianco! Aggiungo, inoltre, che ho passato un periodo deprimente, x un esame andato male e una storia finita male, x cui ero sempre in ansia, ho perso 6 kg ed ero triste, andavo a letto prestissimo e mi svegliavo tardi. Poi ecco che arrivano queste preoccupazioni. Non so come tranquillizzarmi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Credo siano dei sensi di colpa e volontà quasi di "punizione" per essermi lasciata andare un pò troppo 8..)

gentile ragazza se pensa davvero di correre il rischio di entrare in una simile trappola allora ne parli subito con uno psicologo, prima che tale ansia possa degenerare e raggiungere livelli incontrollabili.
Tuttavia le consiglierei di parlarne con il suo medico e chiedere consigli su eventuali controlli da effettuare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
la Sua giovane età è proprio quella in cui si forma una consapevolezza di sè, dell'importanza del corpo, della salute, delle relazioni sociali, ecc.
Probabilmente prima d'ora Lei non aveva sperimentato alcun problema, nessuna defaillance, e quindi pensava (implicitamente), come moltissimi adolescenti e giovani, di essere "onnipotente" e "immortale".
Il "periodo deprimente" che dice di aver passato recentemente potrebbe invece averLa confrontata con la Sua "vulnerabilità", all'improvviso...
Ecco perchè Le consiglio di verificarsi con un/una professionista, per ritrovare il Suo coraggio di vivere pur nella nuova consapevolezza.
La Vita continua, non è che l'inizio.
Ad maiora, e cordiali saluti.

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Ragazza,
se la tua preoccupazione è determinata dall'ansia o meno potrai capirlo sottoponendoti ad un semplice esame del sangue, se questo riuscirà a rassicurarti allora era leggittima preoccupazione.
Credo anche, però, che questo non sia il vero problema ma probabilmente il problema con cui si è manifestato quello pincipale, ovvero la tua probabile insoddisfazione per delle condotte che non hai approvato e che non ti sei perdonata.
Questo genere di conflitto non è infrequente, sopratutto alla tua età, quindi ti direi che è assolutamente "normale", però il fatto che sia normale non significa che non ti faccia soffrire dunque se ritieni di fare fatica nel gestire questo aspetto che caratterizza questa fase della tua vita allora chiedi una consulenza psicologica.

Ti faccio un in bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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