Ansia, delirio, angoscia contagio hiv

Salve. Mi scuso a priori.
Esporrò brevemente l'argomento che mi causa da più di una settimana un profondo disagio psichico.
Luglio 2010.
Ho un rapporto occasionale protetto con una ragazza che conosco poco, ma che so avere abitudini sessuali abbastanza disinvolte. (anche se pare usi sempre il preservativo)
La causa della mia angoscia è l'averle praticato brevemente, prima della penetrazione, il cunnilingus.
Non ho avuto manifestazioni di infezione nelle settimane successive.
Agosto 2010.
Ho iniziato una relazione seria, con la ragazza di cui sono innamorato.
Prima di qualsiasi rapporto sessuale, preliminari compresi, ha accusato una sindrome mononucleosica, con febbre leggera, linfoadenopatia e placche in gola per un paio di giorni. Ha eseguito gli esami ed è risultata positiva alle IgM della mononucleosi. A distanza di qualche giorno dal primo cunnilingus che le ho praticato, ho avuto una febbre mattutina leggera ed ematuria dopo un giorno o due. Mi hanno prescritto ciprofloxacina per cistite per 9 giorni e non ho più accusato alcun sintomo. In seguito ho eseguito anche io gli esami per la mononucleosi (positivi gli IgG) e per lo streptococco (negativo).
La mia ragazza, dopo i primi rapporti sessuali completi, ha iniziato a sentire bruciore. Ora sta aspettando ulteriori analisi del sangue, urinocoltura e tampone vaginale.
Cosa c'è da temere? Nulla!
Non fosse che poco più di una settimana fa, ho avuto la notizia che la ragazza con cui ebbi a che fare l'estate scorsa, ha una dermatite che sembra averle coinvolto leggermente la faccia, gli avambracci e l'addome.
Il dermatologo le ha diagnosticato un semplice sfogo psicosomatico, mentre in realtà sta aspettando gli esisti degli esami del sangue, che avrà tra due giorni.
Io è da una settimana che, per la paura che si tratti di Hiv, ho disturbi del sonno, dell'appetito.
Stamane mi sono recato al laboratorio MTS del policlinico di milano per eseguire un test Hiv e uno per sifilide (anche se per questa patologia non sembra ci siano sintomi caratteristici).
Io avrò gli esiti fra tre giorni.

Un problema sullo sfondo, è che non riesco a pensare ad altro. Potrei rischiare di aver compromesso la salute della mia ragazza. Ho passato una settimana infernale, incollato ad internet alla ricerca di possibili eziologie per qualsiasi sintomo reale o ipotetico. Mi sono informato a 360 gradi su alcune malattia sessualmente trasmissibili.
Il risultato è che non ottengo pace. Spesso ciò che ottengo è solo ulteriore angoscia, raramente qualche sollievo (ad esempio ho appena saputo che la ragazza della dermatite si è recata da un altro dermatologo che ironicamente le ha prescritto una vacanza).
Non so più cosa fare!
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
se ci fosse stato il sospetto della presenza di HIV nella prima ragazza sicuramente il medico le avrebbe consigliato di fare i relativi controlli ma dato o che la diagnosi è stata diversa e lei ha già escluso la presenza di un eventuale contagio attraverso gli esami che ci ha descritto, non le resta che attendere la risposta dell'ultimo test che ha fatto.
Per quanto riguarda l'ansia è comprensibile ma come ha già verificato non è dalla rete che può ricevere risposte attendibili che richiedono esami specifici.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
L'origine psicosomatica della dermatite della ragazza inoltre, è un fattore che rende più remota la possibilità di presenza del virus hiv. In ogni caso, faccia riferimento ai risultati delle analisi del sangue della prima ragazza per fugare definitivamente i suoi dubbi.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte. Ovviamente, la ragazza avrà il risultato domani, e un mio amico mi farà sapere. Inoltre attendo il risultato del mio test, che mi sono premurato di svolgere il prima possibile e che avrò il giorno dopo il suo.
Ma io non so cosa fare. Ho anche un esame universitario in questi giorni, provo a studiare ma faccio una fatica immensa.
Molto raramente mi riesco a distrarre da ciò.
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
E' comprensibile che in questo momento non riesca a trovare la tranquillità necessaria per concentrarsi, a questo punto non credo ci possa essere altro che lei possa fare nell'attesa che per fortuna è molto breve, cerchi di avere fiducia sono certa che le cose si risolveranno nel migliore dei modi e grazie a questa esperienza anche se negativa scoprirà di aver imparato qualcosa su si sé. In bocca al lupo e ci tenga aggiornati se le fa piacere.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta, ma da psicoterapeuta quali accorgimenti teorici e pratici si può valutare di attuare?
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

il primo accorgimento da adottare in futuro sarà non metterti più in situazioni "a rischio", che possano provocarti ansia come è successo in questo caso.

In questo sito potrai trovare molte informazioni sulla possibilità di contagio tramite rapporti orali e scoprirai che si tratta di un'evenienza molto rara, ma il punto non è questo: credo che il nocciolo del problema sia il tuo senso di colpa per l'accaduto, comprensibile in quanto è coinvolta una terza persona (la tua attuale ragazza).
Penso che da questa esperienza imparerai ad essere più responsabile e a non correre più alcun rischio, probabilmente si potrà trattare di un episodio che ti farà crescere.

Al momento non ti resta che aspettare, è inutile dirti di non pensarci perchè sarà difficile che tu ci riesca.
Facci sapere l'esito degli esami tuoi e dell'altra ragazza!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
Credo lei ci abbia colto in pieno, tranne forse perchè dice che l'eventualità di contagio per rapporti orali è bassa. Qui nel sito, anche i Minforma, si dice l'esatto contrario!
Questa recente situazione, ad ogni modo, non ha fatto che portare a galla ciò che da tempo già stavo cercando di far sedimentare, nel subconscio diciamo, ma senza riuscirci evidentemente.
E non c'è dubbio che già il senso di colpa fu immenso dopo quell'evento, ma ora si è ampliato notevolmente. Sono solo contento che sono riuscito a tenere per me questa notizia, per non allarmare inutilmente la mia attuale ragazza. Solo che non poterlo dire a lei, è un peso enorme da portare. Mi sento Damocle. Credo che già stasera avrò notizie sugli esiti della ragazza, domattina dei miei. Ho paura!! E non riesco a distrarmi!
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Intendevo rassicurarti, visto che ora puoi solo attendere gli esiti, ma anche stimolarti a cercare quelle informazioni che ti sarebbero state utili anche prima del rapporto che hai avuto. Mi sembra che ora tu sia più consapevole e penso che in futuro starai più attento e cercherai informazioni quando sarà il caso.
Ovviamente il rischio c'è sempre e non ha molto senso quantificarlo dal momento che stiamo parlando del rischio di contrarre una patologia grave, l'Aids.
Sui rapporti orali puoi leggere questa e le altre risposte in materia:
www.medicitalia.it/consulti/Malattie-infettive/116745/Hiv-malattia-orale-il-rischio
Ti consiglio anche di porre un quesito in Venereologia, così da poter avere informazioni più accurate in materia.

Al momento non ti resta che aspettare, purtroppo non abbiamo soluzioni da consigliarti, ma ci auguriamo tutti che i tuoi dubbi si rivelino infondati!
[#9]
dopo
Utente
Utente
Ho ritirato stamattina i miei esiti, negativi sia per Sifilide sia per Hiv1-2.
I valori di riferimento per indicare la negatività della primo erano quelli minori di 1. Io ho 0,03.
Per il secondo lo stesso valore di riferimento e ho 0,13.
Quindi entrambi negativi. Ora attendo, seppur con meno ansia, il risultato della ragazza. Sono preoccupato anche per quello. Grazie della disponibilità!
[#10]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Grazie a lei di averci consultato.
AIDS-HIV

L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?

Leggi tutto