Sto soffrendo per delle parole che mi sono state dette

Salve, sto soffrendo per una frase che mi ha detto un uomo da cui ero molto presa, ci siamo superficialmente frequentati per diversi anni.

ora e finita in un litigio verbale che ho scaturito io in cui lui mi ha detto di essere arrogante, penosa, viscida, piccola etc.

mi rendo conto razionalmente che il pulpito da cui provengono non e proprio il max di signorilità, ma mi hanno molto ferito e minato la mia autostima in modo tale da mettere in dubbio le mie capacita', mi fa soffire ed arrabbiare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
lei in pratica dice che certe parole pronunciate per offenderla l'hanno effettivamente offesa.
Forse in un colloquio clinico verrebbe in luce la vulnerabilità specifica da parte sua o la specifica virulenza da parte dell'uomo che l'ha offesa.
In altre parole, si potrebbe individuare il nervo scoperto che le offese hanno raggiunto oppure la modalità e il contenuto particolarmente velenoso delle offese.
Online, questo non è possibile. Posso consigliarle di autosomministrarsi un test proiettivo, la "tempesta di parole", che ha aiutato tante persone.
Glielo riporto di seguito. Tenga conto che non basta una sola somministrazione per capire la natura delle emozioni, e che a volte si rende necessaria la consultazione di uno psicologo.
Buone cose.

ESERCIZIO DI SCRITTURA ESPRESSIVA TEMPESTA DI PAROLE
Questo esercizio serve a fare emergere le emozioni e le idee sommerse. Non si deve cercare un nesso, solo lasciar fluire tante parole che nascono liberamente.
1) Con dei fogli piccoli o grandi (oppure un quaderno) e una penna scorrevole ci si siede in un luogo dove non si verrà disturbati per almeno mezz'ora. Nel caso di pensieri disturbanti, si richiamano quelli. Ci si rilassa con alcuni tranquilli respiri, si mette un contaminuti a cinque minuti e poi si scrivono tutte le parole che ci vengono in mente, una dopo l’altra, senza chiedersi perché o che cosa significano.
2) Iniziare con qualsiasi parola e scrivere tutte quelle che affiorano alla mente, anche se sembrano banali o ripetitive; le prime, in particolare, servono per sbloccarsi.
3) Scrivere senza fermarsi a rileggere - non importa se alcune parole si ripetono - fino a che suona il contaminuti; a questo punto, smettere di scrivere e rilassarsi per qualche minuto.
4) Poi leggere le parole scritte e sottolineare quelle che hanno un particolare significato emotivo.
5) Lasciar fluire dentro di sé le immagini, le emozioni, i ricordi evocati da quelle parole, guardandoli come un film e respirando tranquillamente.
6) Non necessariamente nella stessa occasione, meglio però nella stessa giornata, scrivere su quel foglio quali cose abbiamo scoperto di noi, del nostro stato emotivo, delle nostre idee, intenzioni, affetti, rabbie, paure, resistenze, etc.
7) Conservare il foglio -meglio se in un quaderno ad anelli- scrivendoci la data e l'ora; anche la ragione per cui abbiamo fatto l’esercizio, se ce n’è una, o la circostanza.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com