Problemi con lo psicoterapeuta

Buongiorno,
è ormai da più di due anni che mi reco presso uno psicoterapeuta per cercare di risolvere alcuni problemi sociali che ho. E' indubbio che sono migliorato sotto quel punto di vista, ma ho sempre il dubbio che forse l'aiuto del medico sia stato solo un lusso piuttosto che una necessità, sebbene stessi veramente male quando mi rivolsi a lui.
In questo momento ho ancora diversi problemi sempre della stessa natura che non mi fanno stare bene, ma mi chiedo se sia necessario ancora avvalersi di un supporto psicoterapeutico.
Ho paura che tutto peggiori nel caso in cui non andassi più da lui, ma vorrei per lo meno tentare di "farcela da solo".
E' opportuno porre fine alla psicoterapia in questa situazione?? SInceramente, e qui sta il grosso del problema, non saprei come comportarmi e cosa dire al mio psicoterapeuta per fargli capire che vorrei smettere momentaneamente.
Ringrazio già in anticipo per i Vostri interventi.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazzo, credo che la persona più appropriata per rispondere alla sua domanda (...)E' opportuno porre fine alla psicoterapia in questa situazione?(...) sia proprio il suo psicoterapeuta. Chi meglio di lui conosce il percorso che ha fatto in questi due anni e può quindi sapere se in questo momento è in grado di "farcela da solo". Provi a parlargli apertamente, esprima liberamente i suoi dubbi sul proseguire o meno la terapia e si confronti con lui. Si ricordi che i "non detti" influenzano anch'essi la terapia.

Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr. Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
Gentile ragazzo,
m sembra che dalla sua lettera trapeli un pò di confusione.
Da una parte sembra dire che il suo terapeuta forse è stato qualcosa di non necessario, dall'altra ammette di aver avuto dei miglioramenti con lui e ha paura di non farcela da solo. Provi a riflettere su questi elementi che mi sembrano in contraddizione ma soprattutto provi a farlo con il suo terapeuta.
Da ciò che lei scrive sembra avere ancora degli aspetti da elaborare e risolvere, e forse non è il momento di lasciar perdere un percorso che le ha portato benefici.
Ma soprattutto esprima le sue perplessità al suo psicoterapeuta, sono estremamente importanti per entrambi.
Per qualsiasi dubbio, a disposizione

Dr.ssa Valeria Cristiano

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
non le so rispondere, ma sono certo che affrontare il timore e la vergogna del comunicare al terapeuta che vuole interrompere il percorso sia già di per sé qualcosa di estremamente terapeutico.

Se riesce a parlarne, quindi, col terapeuta penso che otterrà il miglior risultato della terapia

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, alcuni tipi di psicoterapia tendono a formare un legame più intenso fra terapeuta e paziente. Ma è anche vero che in alcune persone il bisogno di dipendenza fa parte del loro problema.

È difficile dire quale possa essere delle due l'ipotesi più probabile, anche perché non specifica né il tipo di problema che l'ha portato in terapia, né il tipo di psicoterapia che sta facendo.

In ogni caso dando per scontato che il terapeuta abbia lavorato bene, dovrebbe essere lui a farle presente l'opportunità di porre termine al percorso.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti di cuore.
Il problema, ora che forse l'ho focalizzato un po' meglio, è comunque il seguente: ho ancora grossi problemi a stare cogli altri(mi sento a disagio, non riesco mai a dire nulla, col risultato che mi trovo sempre solo), ma pensavo che se riuscissi a non frequentare almeno per un po' di tempo lo psicoterapeuta, quello che "perderei" non andandoci lo guadagnerei colla consapevolezza che io posso farcela da solo, magari con più difficoltà, ma comunque da solo(soffro se non bastasse di un'enormemente scarsa autostima!!).
ULtimo ma non ultimo, eviterei ai miei genitori di permettermi economicamente di andare dallo psicoterapeuta così di frequente...a prescindere dal valore dei soldi in sè, soffro molto al pensiero che stiano facendo molti sacrifici senza osservare grossi risultati.
Vi ringrazio davvero per le Vostre gradite risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La preoccupazione per il bilancio dei suoi genitori, a fronte dei modesti risultati che starebbe ottenendo, la trovo assolutamente comprensibile e apprezzabile. Di questi tempi i soldi è bene spenderli oculatamente, e questo suo scrupolo le fa onore.

D'altra parte, forse potrebbe informarsi un po' e vedere se il tipo di terapia che sta facendo sia il più adatto al suo caso. Le rammento che per molti problemi, oggi, sono disponibili approcci terapeutici brevi e focalizzati che permettono anche di risparmiare tempo e soldi.

Può leggere quest'articolo, per farsi un'idea di che cosa ci si dovrebbe aspettare da una psicoterapia in generale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

E quest'altro su uno di questi approcci brevi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html

Cordiali saluti
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Dr. Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
Caro utente,
non è lo psicoterapeuta che fa qualcosa per noi, ma è uno strumento per capire di più di noi stessi: i traguardi che raggiunge li raggiunge da solo, e se davvero fanno parte di lei, non finiscono con la fine della terapia.
Quindi il problema di farcela da solo mi sembra un finto problema:ciò che ha fatto finora l'ha fatto con l'aiuto del terapeuta, ma lo ha deciso e messo in atto lei.
Riguardo l'aspetto economico la comprendo totalmente: ma se come dice, vuole farcela da solo, magari provi a pagarsi una parte di terapia con i propri soldi, magari con un lavoretto che la mette ancora di più alla prova.
Cordialmente