Come capire se alcuni comportamenti del mio compagno possono diventare tossici/violenti?

Gentili Dottori,
sono una donna di 39 anni ed ho un compagno delle mia stessa età, stiamo insieme da 5 anni ed abbiamo un figlio di un anno.
Ci siamo conosciuti sul posto di lavoro, dove ancora lavoriamo, lui era pendolare abitava in una città diversa dalla mia, a circa 50km di distanza.
Siamo andati a vivere insieme un anno e mezzo fa, quando ho scoperto di essere incinta.
È stata una gravidanza non cercata ed io non ero convinta di portarla avanti, appunto perché ci eravamo sempre vissuti a distanza.

Ma vengo subito al punto della questione, ho scoperto che il mio compagno è l'autore di una lettera anonima inviata a casa di un nostro collega in cui insulta lui, tutta la sua famiglia e lo minaccia perché considerato lecchino del nostro datore di lavoro, questo collega ha effettivamente creato problemi a tutti ma ciò non giustifica una cosa del genere.
Io l'ho saputo perché me lo ha confessato il mio compagno, dopo che ha saputo che il collega avrebbe esposto denuncja.
Io sono caduta dalle nuvole, un comportamento per me inaccettabile.
Lui sembra sinceramente dispiaciuto e ha parlato anche con il nostro collega che alla fine ha deciso di non denunciare.
Mi ha anche chiesto di aiutarlo e di cercare un percorso di psicoterapia.
Prima di questo episodio gli unici episodi che mi hanno messo in allarme sono stati degli scoppi di rabbia davanti a situazioni banali che gli procurano frustrazione (come per es non riuscire a montare un cassetto).
Io però adesso ho paura non riesco più a guardarlo come prima, ho paura di che padre ho dato a mio figlio.
Mi chiedo cosa devo fare, da un lato non riesco a lasciarlo da solo dall'altro ho paura di essermi messa com una persona totalmente diversa da quella che credevo essere.
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 592 12
Buongiorno,
quello che le posso dire è che il riconoscere - autenticamente e non in maniera accondiscendente - di avere un problema e agire per prendersene cura è indice prognostico positivo.
Intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sulle proprie difficoltà di gestione della rabbia è un'ottima idea.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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