Paure e vizzi

Salve a tutti sono una ragazza di 20 anni ho due problemi da esporre..
il primo è questo:
Da circa 7 anni ho "paura" (non so se è paura o vergogna) di frequentare posti dove si trovano altre persone soprattutto se ci sono ragazzi/e tipo se devo entrare in un bar e vedo che ci sono ragazzi/e io non ci entro solo a vedere quelle persone sto male mi sale l'ansia, adesso ho deciso di riscrivermi a scuola ma solo al pensiero che sono con altre persone sto male , non riesco proprio a capire il motivo di questa cosa anche perché prima non ero cosi anzi Più gente c'era e meglio stavo.Mia madre mi ripete tutti i giorni che dovrei andare da un psicologo ma io mi vergogno per questo mi sto rivolgendo a voi, si potrebbe fare qualcosa per combattere questa paura?

Il secondo problema (più che altro io lo definisco un vizio) è questo:
da quando sono nata mi metto il dito in bocca e con l'altra mano tocco uno straccetto ho fatto di tutto per provare a togliermi questo vizio ma non riesco proprio è più forte di me quando sento il bisogno lo devo mettere per forza è capitato una volta che ero a lavoro è sentivo la necessità di succhiarmi il dito ma purtroppo c'era un sacco di lavoro e non ho potuto e dopo una decina di minuti che ho resistito sono svenuta , da cosa può dipendere questo vizio? c'e un modo per riuscire a levarmelo? spero di riuscire ad avere una risposta a questi miei due problemi vi ringrazio
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Cara ragazza,
non posso dirle da cosa possa dipendere questo suo vizio, ma quello che le posso dire è che questi suoi due problemi sono molto radicati ed "invalidanti"(uno da 7 anni, l'altro dalla nascita!).

Il fatto che lei si sia resa conto e abbia chiesto un parere qui, già mi sembra un passo importante, ma il prossimo deve essere quello di andare da uno psicologo-psicoterapeuta.

Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, concordo con la collega. Diversamente da molti altri ragazzi/ragazze che hanno qualche difficoltà, lei ha la fortuna di avere l'appoggio di sua madre, sul rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, e credo che non dovrebbe sprecarla.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte..Sarà molto difficile che riesca a rivolgermi a un psicologo di persona, vi ringrazio ugualmente cordiali saluti..
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile ragazza,
immagino che per te sarà difficile rivolgerti ad un/una professionista, proprio perchè come hai scritto stare in mezzo agli altri non è facile.

Io penso che tu soffra di un disturbo d'ansia: probabilmente il "vizio" dello straccetto è una compulsione, che serve a tenere a bada proprio la tua ansia ed i tuoi pensieri.

Prova ad esempio a leggere questo articolo sulle ossessioni, e vedi se ti ritrovi

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html

Probabilmente l'ansia si ripercuote anche sulla tua sfera sociale: non ti senti sicura in mezzo agli altri, e magari hai quella sgradevole sensazione di sentirti sempre osservata.

E chi si sente osservato si sente a disagio, e per questo ha la tentazione di starsene chiuso in casa.

Il problema è che tutti questi sintomi tendono a peggiorare nel tempo: alcuni miei pazienti sono arrivati al punto di non uscire più di casa da soli, devono sempre farsi accompagnare da qualcuno.

Per questo motivo ti consiglio di farti aiutare.

La prima cosa da fare è far leggere questo messaggio a tua madre. Insieme potete rivolgervi ad un CPS della vostra zona.

So che hai paura, ma non credo ci siano molte alternative. D'altronde molte persone ogni giorno si sottopongono ad interventi chirurgici necessari, anche se hanno paura. E per te è la stessa cosa.

Parlane con tua madre, e poi decidete insieme: non decidere da sola, mi raccomando.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Buona sera dottore , ho letto il suo articolo beh se devo essere sincera ho letto molte ma molte cose che mi sono familiari..forse ha ragione mia madre a dirmi che io ho bisogno di un psicologo e che sono troppo insicura che non ho stima in me stessa ecc... io mi redo conto di essere ansiosa si immagini anche adesso che sto scrivendo sto sudando freddo e ho il cuore che mi batte velocissimo e faccio fatica a respirare..diciamo che la figura del psicologo mi fa un po' paura quando ero i seconda superiore avevamo un insegnante psicologo e ogni volta cercava di "analizzarmi" e a me questa cosa diciamo che mi ha un po' terorizato mi faceva restare troppo al centro dell'attenzione, dal comportamento che aveva nei miei confronti mi ha fatto capire solo una cosa secondo me che io sono una persona completamente diversa dalle altre e che in questa specie di mondo non ci faccio niente.anche io ormai non esco più da sola ma solamente con mia madre ma preferisco stare a casa, infatti adesso che devo riniziare la scuola sto impazzendo perché non so come fare..comunque la ringrazio tantissimo per la sua risposta adesso vedrò di fare qualcosa...che paura.. :-( grazie cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile ragazza,
ricordati che la paura è un'emozione "amica", non nemica. Se tu non avessi paura ogni volta che attraversi la strada avresti un incidente.

Per questo la paura non va soffocata, bisogna solo capire perchè viene, come puoi leggere in questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Il fatto che un tuo insegnante era anche psicologo non significa proprio nulla: nel contesto terapeutico le cose sono molto diverse da come ti immagini. Ad esempio secondo me potresti cercarti una psicologa donna: saresti più a tuo agio?

Però fai come ti ho detto: parlane con tua madre e decidete INSIEME.

Vedrai che tutto questo ti servirà a qualcosa, ne sono certo.
[#7]
dopo
Utente
Utente
buona sera dott Bulla : sono da 2 giorni cioè dal giorno che mi ha risposto lei che non dormo e sto tutta la notte piangendo non riesco a dire a mia madre che ho scritto a voi anche se so che non mi direbbe niente anzi sarebbe solo contenta ma io non voglio che lei sappia tutte le mie cose..non riesco a trovare il coraggio di andare da un psicologo tanto so benissimo che non riuscirei a spiaccicare una sola parola adesso sto riuscendo a parlare perché non vi ho davanti..se vi avessi davanti starei zitta e inizierei a sudare a tremare e ad avere capogiri..
Ogni giorno che passa mi sento sempre più sola sembra che ho bisogno di una persona al mio fianco che riesca ad apprezzarmi per come sono... o forse ho bisogno di amici/he che non mi vogliano solo per i soldi o per convenienza..lei mi sembra una persona veramente in gamba e le volevo chiedere se era possibile avere delle consulenze online in privato logicamente a PAGAMENTO..
Se sono arrivata a questo punto e perché sono veramente disperata poi si mette il pensiero che mercoledì entro a scuola...non so più che fare..uff..non voglio mettere in mezzo a mia madre....spero di non averle recato disturbo.cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Se vuoi scrivermi una mail privata fai pure, ma non ti posso fornire consulenze on-line (oltre a queste 4 righe sul Sito) perchè non è una cosa che faccio.

Oltre al fatto che personalmente credo non serva a nulla.

Allora, fai in questo modo: lascia passare qualche giorno, non hai nessuna fretta di parlarne con tua madre se non te la senti.

Se il sonno non ritorna puoi contattare il tuo medico e dirgli semplicemente che fai fatica a dormire in questo periodo.

Ricordati che tutta quest'ansia ti viene proprio per la "fretta": fretta di star bene, fretta di risolvere la questione scuola, ecc.

E poi, alla fine, fai un bilancio, guardandoti dentro. E' maggiore la paura di chiedere aiuto o la sofferenza che stai provando adesso, chiusa in camera tua?

Ti sei accorta tu stessa che hai "sentito" il bisogno di scrivermi e di avere altri consigli da me: questo è già un primo passo, e se ti fidi ti dico che dal vivo è davvero molto più facile.

Molti pazienti temono inutilmente la prima seduta, e poi quando sono davanti a me si lasciano andare in modo assolutamente naturale.

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