Disturbo ossessivo per una coppia famosa

Gentili Dottori,
sono una donna di quasi 42 anni, felicemente sposata, con una solida famiglia alle spalle, laureata e con un buon lavoro.

Da alcuni anni ho maturato un fanatismo verso una coppia famosa, che ammiro sia artisticamente che umanamente: seguo con passione il loro lavoro, mi diverto a vedere le loro storie sui social e ad ascoltare le loro interviste.
Addirittura stavo pensando di pianificare una gravidanza in concomitanza con loro.

Il problema è sorto quando la coppia in questione ha deciso di separarsi: cerco ossessivamente notizie su di loro, non mi capacito della loro decisione, seguo sui social tutti i loro conoscenti, penso costantemente a loro, sogno che tornino insieme, scrivo in privato a tutti quelli che li hanno incontrati per avere info, sono di malumore e spesso faccio fatica a dormire.

Mio marito è a conoscenza della questione, perchè spesso ho avuto il bisogno fisiologico di sfogarmi con lui, ma non sò se ha compreso a fondo la situazione.

Vi scrivo per chiedervi se posso considerarla una cosa normale, se mi passerà, e come eventualmente devo comportarmi per risolvere il problema.

Vi ringrazio anticipatamente per i consigli e per il lavoro che svolgete, un caro saluto
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Gentile utente,

dal suo racconto emerge con chiarezza quanto questa vicenda la stia assorbendo emotivamente e stia influenzando i suoi pensieri quotidiani, fino a intaccare il sonno e l’umore. È comprensibile che l’ammirazione verso figure pubbliche, seppur lontane, possa trasformarsi in un forte coinvolgimento: spesso ci si rispecchia in aspetti della loro vita, si proiettano desideri o si immaginano scenari che, inconsciamente, parlano anche di noi.

Il fatto che lei riconosca di non riuscire a distaccarsi e che percepisca disagio è un segnale importante. Non è questione di normalità o anormalità , quanto piuttosto di capire come mai questo legame immaginario abbia assunto un peso così significativo nella sua quotidianità. A volte, fenomeni di questo tipo funzionano come una sorta di valvola di sfogo o come una modalità per compensare bisogni interiori che restano in secondo piano.

Può essere utile darsi il tempo per riflettere su cosa rappresenti davvero questa coppia per lei: idealizzazione, modello, rifugio, specchio di un desiderio personale? Affrontare queste domande, magari con l’aiuto di un percorso psicologico, le permetterebbe di comprendere meglio l’origine del suo coinvolgimento e di ritrovare un equilibrio.

Il fatto che abbia condiviso la situazione con suo marito è un elemento positivo: cercare di parlarne apertamente, senza giudicarsi, può evitare che la questione diventi motivo di distanza nella coppia.

La invito a considerare questo momento come un’opportunità per conoscersi meglio, senza colpevolizzarsi, e per capire come incanalare le sue energie verso aspetti della sua vita reale che possano arricchirla e darle soddisfazione.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita

Altri consulti in psicologia