Vita in condominio, come capire se sono adatta?

Buongiorno, sto cercando di cambiare casa da qualche mese, sin dall'inizio ho cercato una casa singola o comunque che non fosse un condominio per non essere obbligata a pagare mensilmente le spese condominiali, sia per non dover essere obbligata a spese di manutenzione straordinaria, sia perché conosco gente che non ha avuto buone esperienze soprattutto perché si è trovata a pagare riparazioni costose, sia per problemi con gli altri condomini.

La settimana scorsa però ho visto un appartamento che mi è piaciuto molto, oltre ad essere in una zona molto centrale che mi permetterebbe di svolgere le attività quotidiane senza dover prendere l'auto o i mezzi pubblici, il problema è però che si trova in un condominio con amministratore e non avendo mai vissuto in una situazione del genere non so se potrebbe fare al caso mio oppure se mi ritroverei a litigare per ogni minima cosa.

Ho conosciuto l'amministratore e devo dire che non mi è piaciuto molto non sbaglio sulle persone, di solito la prima impressione che ho si conferma nel tempo e mai capitato di ricredermi su qualcuno.
Questo amministratore non mi è piaciuto perché anche se è stato molto chiaro nell'esporre la situazione, mi è sembrato uno che vuole sempre fare dei lavori extra, infatti mi ha dato informazioni sui lavori che ci saranno da fare nei prossimi anni e che sono già stati decisi, sono lavori per poche centinaia di euro, ma io ho l'impressione che ogni anno ci saranno sempre spese extra.
In più mi ha detto che ci sono stati problemi nel condominio perché ci sono dei bambini che corrono più volte al giorno sulle scale, io non sono una persona molto tollerante e devo dire che se mi trovassi persone che corrono due ore al giorno per le scale mi darebbe parecchio fastidio, se invece fosse una cosa sporadica sicuramente non avrei problemi.

Come capire se una situazione abitativa può fare al caso mio?

Una persona mi ha consigliato di fare una offerta un po' più bassa considerando i lavori e i problemi che mi ha indicato l'amministratore e vedere come va, potrebbe essere una soluzione?

Se la casa non fosse stata in un condominio l'avrei presa subito.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

capisco l'interrogativo, è pertinente nell'area di psicologia.
Non tutti sono adatti alla vita in condominio, non tanto (o non solo) per le spese straordinarie che anche in un casa singola vanno affrontate, quanto per la convivenza con gli altri.
Cani che corrono ed abbaiano al piano superiore,
bambini che corrono e gridano gioiosamente o piangono la notte,
briciole che dalla tovaglia cadono giù sul proprio terrazzo,
carte di caramella o odore di cane in ascensore,
ecc. infiniti,
ecc..

Quali dimensioni psichiche deve avere la persona per vivere gradevolmente in condominio?
Una sufficiente dose di adattabilità è sicuramente necessaria,
come del resto la capacità di comunicare diplomaticamente con le persone disturbanti.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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