Dubbi orientamento sessuale: attrazione per entrambi i sessi?
Gentili dottori e dottoresse...richiedo questo consulto perché è un bel po di tempo che non riesco a capire il mio orientamento sessuale...penso sia giusto partirenda una premessa...durante la mia adolescenza è capitato diverse volte di avere rapporti (non penetrativi) di natura omosessuale con mio cugino...potrei stare a qui a dire che associavo il suo corpo ad una ragazza, per le sue caratteristiche fisiche, diciamo che c'erano dei ruoli...però è vero che mi eccitavo tantissimo e che Comuqnue è un maschio...episodi che non mi hanno mai fatto venire il dubbio di essere omosessuale perché ahimè anche io ho sempre pensato di essere etero sessuale per svariati motivi...il
primo tra questi è che in qualche modo le ragazze mi piacevano, o almeno così pensavo...capitava di eccitarmi con loro, per esempio in un contatto fisico (lei che si appoggiava su di me)...oppure in una serata in discoteca tra amici capitava di baciare una ragazza e mi provocava determinate risposte...sia di natura emotiva, come aumento dei battiti o comunque tutte quelle sensazioni che trovavo piacevoli, sia fisiche, parlo di erezione e quella comunque voglia di consumare ecco...cosa che con i maschi non è capitata mai (aldilà egli episodi descritti su)...in un contatto fisico con un maschio non mi veniva nulla...ho un cugino che posso serenamente dire che è un bellissimo ragazzo (biondo occhi azzurri fisico bellissimo)...ci ho dormito anche insieme e non mi è venuta ne pensieri strani e ne tanto meno eccitazione...stessa cosa con gli amici...faccio un altro esempio e mi scuso se sono ripetitivo...una sera (un anno fa) andai al cinema con una ragazza, eravamo chiaramente seduti vicino e c'erano dei contatti (es:avevo le mi mani tra le sue gambe) e ricordo che a fine film che dovevamo alzarci per andare via, non voglio dire che avevo in erezione completa, però avevo un po' vergogna ad alzarmi perché ero eccitato...sempre con la stessa ragazza ricordo che al primo appuntamento a fine serata decisi di baciarla, e ricordo che avevo un po' vergogna o Comuqnue ero un
Po' inibito quando ero sceso dalla macchina perché si vedeva dal pantalone che avevo in erezione...per quanto riguarda i rapporti con le ragazze, posso dire che ho trovato piacevole la penetrazione...il cunnilingus dipende, da quanto mi sento a mio agio emotivamente con lei e sopratutto
(Mi scuso se sono un po' diretto) mi rendo conto di essere un po' schifotico, nel
Senso che a determinate vagine era molto
Piacevole, con altre no...una cosa che forse mi rendo conto è che a me la ragazza deve davvero piacere per doverci andare a letto (sopratutto alcuni tratti di personalità)...forse mi rendo conto che il
Mio modo di fare con le ragazze è un po' distaccato dalla realtà...il fatto è che da quando penso di essere gay, quando guardo i maschi noto che non sono del tutto neutro...come se il maschi ha il
Potenziale di potermi eccitare...non so se provo attrazione, ma sicuramente qualcosa c'è...ed ho analizzato tante cose
primo tra questi è che in qualche modo le ragazze mi piacevano, o almeno così pensavo...capitava di eccitarmi con loro, per esempio in un contatto fisico (lei che si appoggiava su di me)...oppure in una serata in discoteca tra amici capitava di baciare una ragazza e mi provocava determinate risposte...sia di natura emotiva, come aumento dei battiti o comunque tutte quelle sensazioni che trovavo piacevoli, sia fisiche, parlo di erezione e quella comunque voglia di consumare ecco...cosa che con i maschi non è capitata mai (aldilà egli episodi descritti su)...in un contatto fisico con un maschio non mi veniva nulla...ho un cugino che posso serenamente dire che è un bellissimo ragazzo (biondo occhi azzurri fisico bellissimo)...ci ho dormito anche insieme e non mi è venuta ne pensieri strani e ne tanto meno eccitazione...stessa cosa con gli amici...faccio un altro esempio e mi scuso se sono ripetitivo...una sera (un anno fa) andai al cinema con una ragazza, eravamo chiaramente seduti vicino e c'erano dei contatti (es:avevo le mi mani tra le sue gambe) e ricordo che a fine film che dovevamo alzarci per andare via, non voglio dire che avevo in erezione completa, però avevo un po' vergogna ad alzarmi perché ero eccitato...sempre con la stessa ragazza ricordo che al primo appuntamento a fine serata decisi di baciarla, e ricordo che avevo un po' vergogna o Comuqnue ero un
Po' inibito quando ero sceso dalla macchina perché si vedeva dal pantalone che avevo in erezione...per quanto riguarda i rapporti con le ragazze, posso dire che ho trovato piacevole la penetrazione...il cunnilingus dipende, da quanto mi sento a mio agio emotivamente con lei e sopratutto
(Mi scuso se sono un po' diretto) mi rendo conto di essere un po' schifotico, nel
Senso che a determinate vagine era molto
Piacevole, con altre no...una cosa che forse mi rendo conto è che a me la ragazza deve davvero piacere per doverci andare a letto (sopratutto alcuni tratti di personalità)...forse mi rendo conto che il
Mio modo di fare con le ragazze è un po' distaccato dalla realtà...il fatto è che da quando penso di essere gay, quando guardo i maschi noto che non sono del tutto neutro...come se il maschi ha il
Potenziale di potermi eccitare...non so se provo attrazione, ma sicuramente qualcosa c'è...ed ho analizzato tante cose
Buongiorno,
Ho riletto la sua precedente richiesta di maggio, inerente lo stesso argomento. Lei sta mischiando passato, fantasie, episodi isolati, giudizi degli altri, paure di non sentirsi abbastanza maschio , paura di avere un DOC e ne sta traendo conclusioni che non riflettono il modo in cui vive il desiderio. Quello che descrive non mi pare tipico di una persona che sta scoprendo di essere omosessuale, quanto di qualcuno che vive un’ansia molto forte legata alla propria identità. Parla spesso di paura del rifiuto, timidezza, necessità di interpretare un ruolo . Allora mi chiedo: sta cercando una categoria che la rassicuri o sta cercando di capire come stare in una relazione senza sentirsi giudicato, schiacciato o esposto?
Un percorso sessuologico potrebbe aiutarla a capire cosa succede nelle dinamiche relazionali.
Cordialmente,
Dr. Elisabetta Carbone
Ho riletto la sua precedente richiesta di maggio, inerente lo stesso argomento. Lei sta mischiando passato, fantasie, episodi isolati, giudizi degli altri, paure di non sentirsi abbastanza maschio , paura di avere un DOC e ne sta traendo conclusioni che non riflettono il modo in cui vive il desiderio. Quello che descrive non mi pare tipico di una persona che sta scoprendo di essere omosessuale, quanto di qualcuno che vive un’ansia molto forte legata alla propria identità. Parla spesso di paura del rifiuto, timidezza, necessità di interpretare un ruolo . Allora mi chiedo: sta cercando una categoria che la rassicuri o sta cercando di capire come stare in una relazione senza sentirsi giudicato, schiacciato o esposto?
Un percorso sessuologico potrebbe aiutarla a capire cosa succede nelle dinamiche relazionali.
Cordialmente,
Dr. Elisabetta Carbone
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Dottoressa,grazie per la risposta...non sono sicuro di quello che dico,però non mi sento di dire do voler appartenere ad una categoria,nel senso che vorrei impegnarmi a non volermi etichettare per capire ,cosa che mi risulta particolarmente difficile perché a volte magari vedo quella ragazza che mi colpisce poi quando sto con i maschi mi vengono sensazioni strane che mi mettono in dubbio ed ho paura nel pensare "vabbè saranno cose comuni a tutti non significa niente non pensarci",perché fare finte di nulla mi fa stare ancora più male...non riesco proprio a capire...per la secondo domanda ,ho sicuramente tantissime difficoltà a relazionammo con le persone...nella mia vita ho avuto frequentazioni con ragazze ma è sempre andata "male"...ho smwore avuto la paura di essere rifiutato se mi mostravo per quel che sono o Comuqnue tante paure in generale che mi porto...il punto è che quella paura io le ho sempre associate al giudizio ,all'essere rifiutati ecc....da quando sono confuso,ho inziato a pensare che quelle paure le associavo a cause diverse,quando magari sono inerente al fatto che le ragazze non erano il mio posto al riguardo...ed ultimamente sopratutto mi rendo conto di essere diventato più solista di quanto lo ero prima ...è come se le ragazze le trovo pesanti,mi sento messo alla prova...è come se proietto su di loro il fatto che posso sembrare gay a suoi occhi,e aldilà di questo aspetto anche tante paure che mi porto da sempre...cioè di non essere abbastanza...un modo di relazionarmi con le persone molto distaccato...e con le ragazze ultimamente è come se quando vedo una bella ragazza o una ragazza che mi può interessare è come se tendo a a scappare o mettere in atto comportamento indiffidenti(un po' è sempre stato così)...non lo so spiegare bene a parole ma sta diventando tutto abbastanza confuso...ho 25 anni e sento di non avere punti di riferimento
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 179 visite dal 21/11/2025.
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